lunedì 31 maggio 2010

ROBERT LOMAS
LA CHIAVE DI SALOMONE

I rituali massonici costituiscono la più antica tradizione orale dell’Occidente. Andando a ritroso nella storia Robert Lomas ci conduce alla scoperta di una civiltà basata sull’astronomia nella Gran Bretagna preistorica. Una straordinaria avventura della conoscenza durata ben quattordici anni, sorretta dall’ambizioso obiettivo di scoprire le dottrine segrete che si celano dietro alla
cappella di Roslin, vicino a Edimburgo. Alcune rivelazioni sensazionali sui primordi della storia dell’umanità – che riguardano soprattutto le origini del cristianesimo, della massoneria e della scienza – dimostrano l’esistenza di un
codice cosmico segreto in grado di connettere eventi e fenomeni astronomici, come per esempio l’esodo dall’Egitto, la fondazione del tempio di Salomone e l’apparizione della stella di Betlemme. Il libro di Hiram ci svela perché ai tempi della nascita di Gesù Cristo si attendesse con ansia l’arrivo del Messia. Una ricerca affascinante che interpreta in maniera innovativa antichi segni e premonizioni. Il racconto avvincente di un mistero che affonda le proprie radici nel cuore del pensiero biblico.

L’AUTORE Robert Lomas, ingegnere, si è occupato di sistemi di guida per i missili Cruise e di personal computer. Nel 1986 è entrato a far parte della massoneria e in breve si è affermato come conferenziere su temi legati alla storia delle logge massoniche inglesi.

venerdì 28 maggio 2010

TARQUIN HALL
VISH PURI E IL CASO DELL’UOMO CHE MORÌ RIDENDO

Il dottor Suren Jah, un famoso smascheratore di maghi ciarlatani, è stato ucciso per mano della dea Kali davanti agli occhi di tutti, ed è morto ridendo. Un caso incredibile, al limite dell’assurdo, e Vish Puri, capo della Investigatori privatissimi Ltd – la migliore agenzia di tutta l’India – vuole far luce sull’omicidio e smascherare il vero colpevole. Certo non aiuta che il Primo Ministro abbia come consigliere di fiducia il principale sospetto, Maharaj Swami, un santone dalle dubbie credenziali, né che il capo della polizia di Nuova Delhi sia un suo adepto. Ma ci vuol altro per fermare Vish Puri: assieme alla sua squadra, Luce Al Neon, Crema Da Viso e Freno A Mano, parte per la città santa di Haridwar, un luogo dove le illusioni e il soprannaturale sono
quasi perfettamente amalgamate. Ma Vish Puri deve affrontare anche un altro annoso problema: perché sua moglie e l’adorata madre si sono messe a inseguire piccoli criminali invece di stare a casa a cucinare per lui? Uivido affrescose ospite al Salone

L’AUTORE Tarquin Hall, scrittore e giornalista, è nato a Londra nel 1969. Ha trascorso gran parte della sua vita all’estero e ha viaggiato molto, soprattutto in Asia e Africa, dedicandosi al reportage. Attualmente vive tra Londra e New Dehli. Nel 2009 ha pubblicato con Mondadori Vish Puri e il caso della domestica scomparsa.

giovedì 27 maggio 2010

DAVID DOSA
LE FUSA DI OSCAR

La storia straordinaria di un gatto-infermiere e dei suoi pazienti

Dosa è un geriatra scettico che odia i gatti. Oscar è un micio fuori dall’ordinario, che se ne vive in disparte in una casa di cura e “sente” quando un paziente sta per vivere i suoi ultimi momenti. Oscar si avvicina dolcemente al letto del malato, si mette ai suoi piedi e gli fa compagnia con le sue fusa fino
al momento del trapasso. Dosa all’inizio, da bravo scienziato, non vuole credere a queste storie, ma col tempo è costretto a convincersi, e a rendersi conto di come la presenza di Oscar riesca a rassicurare i familiari, a lenire la loro paura e il loro dolore. E allora pensa che forse non importa da dove arrivi
questo dono sovrannaturale, ma conta soltanto il conforto che sa portare. Questo libro toccante è già un grande successo in America, perché sa parlare con lievità di temi difficili come la difficoltà di avere a che fare con una persona cara malata di Alzheimer, perché ci ricorda ancora una volta che i nostri gatti hanno qualcosa di magico.

L’AUTORE David Dosa è un ricercatore in geriatria alla Brown University in Providence, Rhode Island. Nel luglio 2007 è diventato famoso in tutto il mondo per un articolo sul gatto Oscar pubblicato sul prestigioso New England Journal of Medicine. Con l’aiuto dei due figli sta cercando di convincere sua moglie Dionne a comprare un gatto. Anche lui, come i personaggi del suo libro, si occupa dei propri genitori malati di Alzheimer.

mercoledì 26 maggio 2010

Riccardo ROSSI
Alla mia età

Lettera di un padre alla figlia, vantaggi del maltempo, dal dentista, la verità di una dieta, come s'incassa un Superenalotto, come si conosce una ragazza, il guardaroba essenziale, il pranzo della domenica. E ancora, regole per la convivenza, come si fanno i regali, quando un amore comincia, ma anche quando un amore finisce, donne che tornano a casa la sera, cosa regalerò a mio figlio... Sono solo alcuni dei temi affrontati da Riccardo Rossi nel suo nuovo, divertente e commovente libro. L'autore ci regala uno spassoso e nel contempo delicato codice di educazione sentimentale che raccoglie e cataloga il bello e il brutto della quotidianità. Un viaggio nella memoria di tutti noi e nel labirinto degli affetti, alla riscoperta della bellezza della vita e delle piccole cose di ogni giorno.

martedì 25 maggio 2010

ROSSELLA RASULO
TI VOGLIO VIVERE
“Una storia dolce e crudele sull’amore ai tempi del blog, che mi ha appassionato ed emozionato”, così è stato definito questo libro da Licia Troisi, la più importante scrittrice fantasy italiana. Mel ha diciassette anni, qualche incertezza, come tutte le ragazze della sua età, e una migliore amica. All’apparenza sembra una ragazza qualsiasi, come tante, ma dietro di lei in realtà si nasconte Queen Bee, pseudonimo con cui firma il blog che raccoglie tutte le sue disavventure sentimentali. Solo la fedele Simona conosce il suo segreto. Quando però il ragazzo della sua fedele amica comincia a corteggiare Queen Bee, la doppia identità entra in crisi e di conseguenza anche l’amicizia.

L’AUTRICE Rossella Rasulo è nata nel 1980 a Roma. Canta e scrive su www.ninna.it, dove si affollano i suoi fan. Ti voglio vivere è il suo primo romanzo.

lunedì 24 maggio 2010

Attilio Bolzoni
FAQ MAFIA

Che cosa è la mafia? Da quanto esiste la mafia? Quando spara? Quando tace? Come uccide e come pensa. Com’era e com’è. Le sue leggi, i suoi riti, le sue donne, i suoi capi. E i suoi misteri. Dai silenzi di una Palermo “felicissima” alla morte di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino: stragi di mafia ma non solo di mafia. Attilio Bolzoni risponde alle domande più semplici e a quelle dimenticate, presentando un ritratto lucido e aggiornato di Cosa Nostra e dei suoi intrecci con la politica e gli apparati. Patti e ricatti, latitanze infinite, depistaggi di Stato. Un lungo viaggio dentro e intorno alla mafia siciliana. Come è stata difesa dalla Chiesa. Come è entrata nella finanza. Come è stata raccontata dalla letteratura e dal giornalismo. Come l’hanno rappresentata il cinema e la tivù. La trama, lunga un secolo e mezzo, di un’associazione segreta sempre favorita dal potere.

Attilio Bolzoni è un giornalista di “Repubblica”. Ha pubblicato Parole d’Onore (Bur Rizzoli 2008), con Giuseppe D’Avanzo Il capo dei capi (Bur Rizzoli 2007), Rostagno, un delitto tra amici (Mondadori 1997), La giustizia è Cosa Nostra (Mondadori 1995) e con Saverio Lodato C’era una volta la lotta alla mafia (Garzanti 1998).

venerdì 21 maggio 2010

quando il tuo mondo sta per crollare
l'unica persona su cui puoi contare sei tu

FIONA O’BRIEN
IL MATRIMONIO DELL’ANNO

Come è cambiata la vita della famiglia Armstrong! Dublinesi doc, Rob e Carrie si sono conosciuti da ragazzini, si sono sposati (lui un po’ controvoglia perché già ai tempi amava fare il cascamorto con tutte, ma d’altronde lei era incinta), hanno avuto tre figlie e soprattutto – da poveri in canna che erano – sono diventati ricchissimi grazie alla carriera stellare di lui. Carrie si è sempre
dedicata alla casa e alle tre figlie: Hope, che vive solitaria vicino a Marbella, Stephanie, ancora a casa con i genitori, e la super top model Ali, che ha deciso di sposarsi in Spagna con una cerimonia ridicolmente sontuosa a bordo dello yacht dei più cari amici di famiglia. Ma i preparativi delle sue attesissime nozze sono funestati da veleni di ogni tipo: il matrimonio di Rob e Carrie è
finito ormai da tempo, Rob ha da anni una liaison segreta con una star della tivù e Carrie viene corteggiata da un aristocratico spiantato spagnolo...

L’AUTORE Fiona O’Brien è nata e cresciuta in Irlanda, dove ha lavorato come pubblicitaria. Ora è scrittrice a tempo pieno. Vive a Dublino.

giovedì 20 maggio 2010

L’identità maschile vs l’identità femminile: è una contrapposizione che ha ancora senso?


LE FERITE DEGLI UOMINI 
Edizione riveduta e aggiornata
euro: 12,75

L’identità maschile vs l’identità femminile: è una contrapposizione che ha ancora senso? La psicologia degli uomini spiegata ai non addetti ai lavori con chiarezza, rigore e sensibilità. Con vecchie e nuove testimonianze di personalità che appartengono al mondo della politica, della cultura e dell’informazione. Per lungo tempo l’uomo si è sentito sicuro del proprio potere, certo del proprio ruolo all’interno del sistema sociale, confortato dai privilegi derivati dalla posizione dominante. Poi sono intervenute le trasformazioni epocali che hanno profondamente mutato l’identità femminile, e di conseguenza anche l’identità del maschio ha subito pesanti contraccolpi. Venute a cadere le arcaiche certezze della società patriarcale, come in un effetto domino sono stati travolti anche quei modelli – il padre-padrone, il guerriero, l’eroe, il dongiovanni – a cui gli uomini si sono ispirati per secoli, ideali di comportamento che se da un lato potevano creare inadeguatezza, dall’altro rassicuravano. Post-patriarcali e post-femministi, gli uomini di oggi, dunque, non sanno più dove rifugiarsi, si guardano attorno disorientati. Il maschio di oggi si è scoperto nudo, vulnerabile. Il maschio di oggi è in crisi, è ferito. In questo quadro si inseriscono anche i recenti fatti di cronaca – amplificati dalla sovraesposizione mediatica perché riguardanti uomini di potere – che sembrerebbero evidenziare ferite “nuove”: un dilagare di bulimia sessuale e violenza fisica e/o psicologica nei confronti delle donne. In realtà una conferma del forte disagio maschile nella relazione col femminile, della volontà di degradare l’altro. La ridefinizione dei ruoli sessuali è quindi una partita ancora aperta, che si gioca tanto per gli uomini quanto per le donne. E Vera Slepoj, spaziando fra storia, mitologia, psicologia e antropologia, va al cuore della questione, oltre il luogo comune: partendo dall’analisi del significato profondo di “maschilità”, dà un fondamentale contributo alla ridefinizione della relazione tra sessi. Per “guarire” le ferite degli uomini, antiche e nuove, bisogna dunque obbligatoriamente ripartire dall’intero ambito relazionale. Abbandonare quella spirale di conflittualità endemica che sembra ormai caratterizzare i rapporti interpersonali, per avvicinarsi insieme a quel mondo dei sentimenti, che non è più da considerarsi prerogativa del femminile.

L’AUTRICE Vera Slepoj, laureata in psicologia, specializzata in psicoterapia individuale e di gruppo, vive e lavora tra Padova, Milano e Londra. Molte le attività che l’hanno impegnata negli anni: tra le altre, l’insegnamento presso l’Università di Siena, la presidenza della Federazione Italiana Psicologi e dell’International Health Observatory, la direzione di importanti scuole di formazione in psicologia. È stata membro dell’Authority per il Volontariato e del Comitato Tv e Minori del ministero delle Comunicazioni. Inoltre è stata assessore alla Cultura e politiche sociali della provincia di Padova. Autrice di pubblicazioni scientifiche e divulgative (Legami di famiglia, Capire i sentimenti, Le ferite delle donne, L’età dell’incertezza, Cara TV con te non ci sto più), partecipa a programmi televisivi e collabora con diverse testate, tra cui Diva e donna. Le nuove ferite degli uomini è la versione riveduta, ampliata e aggiornata di un volume già uscito nel 2004. Alcuni dei suoi libri sono stati tradotti da case editrici internazionali, tra cui Payot.

mercoledì 19 maggio 2010

MARGARET CARROLL
NON MI SFUGGIRAI

Solo Caroline conosce la verità su suo marito Porter, il brillante psicanalista che annovera tra i suoi pazienti molti tra i personaggi più noti di Washington, DC. Caroline ha visto il lato oscuro di questo crudele psicopatico, maniaco del controllo, che non le permette letteralmente di muovere un passo senza il suo permesso e la spia giorno e notte. Quando riesce a sfuggire alla sua sorveglianza per pochi, preziosi minuti, sa che deve cogliere l’occasione al volo: fugge, il più lontano e il più velocemente possibile, per salvarsi la vita. Ma non basta frapporre tra sé e il suo persecutore più di tremila chilometri di distanza. Non basta crearsi una nuova identità, una nuova vita in una nuova città, trovare un nuovo amore: niente e nessuno può proteggerla dalla furia dell’uomo che ha ingenuamente sposato pochi anni prima.

L’AUTORE
Margaret Carroll è un’autrice affermata di thriller e commedie romantiche. Vive con il marito e la figlia a Grosse Pointe Farms, Michigan, e trascorre le vacanze a Montauk, Long Island, dove è ambientato il suo prossimo romanzo.

martedì 18 maggio 2010

Grace e Diana
i destini di due principesse tra fiaba e tragedia
La storia indimenticabile di due principesse dal tragico destino.

Fidanzamenti e nozze fiabesche, alta società, gossip e segreti di Sua Altezza Serenissima e della Principessa Triste. Luci e ombre di due personaggi femminili tra i più affascinanti degli ultimi cent’anni.
Tratti aristocratici, portamento regale e glamour straordinario. Grace e Diana: le icone più ammirate e fotografate dal dopoguerra a oggi. C’erano una volta due principesse… che non vissero per sempre felici e contente. Grace e Diana hanno sposato il loro principe: ma la loro fiaba ha avuto un finale tutt’altro che lieto. La Diva di Hollywood e la Rosa d’Inghilterra hanno amato, sofferto, si sono votate ai figli e alle nobili cause. Sono diventate icone della moda. Hanno trovato la morte in un drammatico (e mai davvero chiarito) incidente d’auto. E hanno lasciato in eredità un regno diverso da quello che avevano trovato. Incrociando le loro vite, dall’infanzia al trionfo mediatico, dalla desiderata maternità alle difficoltà nel rapporto coniugale, si scopre un intreccio di destini che le avvicina in maniera davvero sorprendente. Dalle nozze spettacolo – riprese cinematograficamente quelle di Grace; costruite apposta per la tv, dalla scaletta ai dettagli degli abiti degli ospiti, quelle di Diana – alla tragica fatalità che ha spento, troppo presto, la loro vita. Fino allo show dei funerali con cui il mondo intero ha pianto la loro perdita. Ripercorrendo su due sentieri affiancati le loro storie, affiorano anche altri punti d’incontro: la fragilità – molto ben dissimulata in Grace, dolorosamente evidente in Diana – che le ha portate a cercare conferme proprio in quell’uomo, e in quella corona; la capacità di toccare il cuore della gente che ne ha fatto potentissimi mezzi di promozione del regno, di se stesse, dei mariti. E poi gli amori e gli amanti, le gioie e le solitudini, i sogni e le amare delusioni delle bellissime regine di cuori che nel loro castello hanno vissuto giorni di rado felici, mai facili. Questa è la storia di due donne che hanno lasciato un segno profondo nel secolo appena trascorso, un ricordo indelebile che il tempo non intacca. Storia che si apre con il loro unico vero incontro, alla prima uscita ufficiale di Lady Di subito dopo l’annuncio del fidanzamento. E si conclude con l’ultima uscita pubblica di Grace, coperta dalle sue adorate rose rosa in un luminoso mattino di settembre.

LE AUTRICI

Luisa Ciuni, giornalista e scrittrice, è palermitana ma vive da sempre a Milano, dove lavora come caposervizio moda al quotidiano Il Giorno, per il quale si occupa anche di cronaca bianca ed eventi mondani. Ha scritto diversi testi sulla moda e sulla storia della moda, oltre a Gossip terapia e Le bugie hanno le gambe lunghe (entrambi con Elena Mora). Ha partecipato alle raccolte di racconti Cuori di pietra, Facce di bronzo e Corpi.

Elena Mora è nata in Piemonte e vive a Milano. Giornalista per professione, è caporedattore centrale al settimanale Diva e donna. Scrittrice per passione, ha all’attivo diversi titoli tra cui Manuale anti-ansia per genitori (con Maria Rita Parsi), Gossip terapia e Le bugie hanno le gambe lunghe (con Luisa Ciuni). Ha partecipato alle raccolte di racconti Cuori di pietra, Facce di bronzo e Corpi. È anche autrice di libri per bambini e di cartoni animati.

lunedì 17 maggio 2010

DOPO DI LUI IL DILUVIO

“I post-italiani, paria senza alcun potere (se non quello di votare...), ignoranti, disinformati o informati ad arte sempre pro o contro uno dei due fronti e mai pro veritate.”
“Tutto cola nel medesimo recipiente in un Paese senza più classi: c’è chi ha i soldi e chi non li ha. Stop.”
“La Prima Repubblica ha la colpa di aver costruito un ceto medio che non ha neppure la consapevolezza di essere borghesia.”
Federico Zeri
“La catena si è spezzata. Spesso per i giovani è meglio non avere esempi se sono quelli che sappiamo e cominciare da capo, senza radici e senza bussola”.
“Come fatturato quella dei giochi d’azzardo è la terza industria in Italia dopo Eni e Fiat.”
Fonte Mediobanca, ottobre 2008
“Berlusconi governa un Paese fondato sul conflitto di interessi, sarebbe impensabile che la casta/cupola/cosca ‘si suicidasse’ autoregolandosi e facendo i propri disinteressi. Non si dà in natura...”
“Forza con il Malcalcio quasi tutti i giorni in tv, primario pensiero unico e unico linguaggio nel Paese dell’analfabetismo di ritorno che invade, pervade e occupa
la maggior parte di post-italiani, tifosi di una squadra come hanno imparato a tifare per un partito, che sia dell’odio, dell’amore o dell’invidia poco importa.”

DOPO DI LUI IL DILUVIO

“Noi fummo i Gattopardi, i Leoni, quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti gattopardi, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra…” scriveva Giuseppe Tomasi di Lampedusa, e dalla parafrasi dell’immortale GATTOPARDO, nella quale gli “sciacalli” sono coloro che ridono al telefono del terremoto dell’Aquila, parte Oliviero Beha per una ricognizione tra le macerie materiali e immateriali del Paese. A cinque anni dall’uscita del suo pamphlet CRESCETE & PROSTITUITEVI, preso alla lettera fino in fondo dalla classe dirigente di ieri e di oggi, l’autore si domanda che cosa succederà quando sarà finita la stagione di Berlusconi, se davvero “dopo di Lui” ci sarà “il diluvio”. Perché Berlusconi è il prototipo di quel “berlusconismo”che ha attecchito a destra e a sinistra. Per arrivare a concludere che non siamo più una “democrazia”, che tira aria da “Weimar” sia pure “all’amatriciana”, che ogni giorno che passa è peggio e il risveglio del Paese si allontana. Ma non è detto, ci sono albori all’orizzonte…
Oliviero Beha, giornalista di carta stampata, radio e tv, è nato a Firenze nel 1949, si è laureato in Italia in Lettere (Storia medievale) e in Spagna in Filosofia (Storia d’America). Inizia a fare il giornalista con «Tuttosport» e «Paese Sera». Dal 1976 al 1985 è a «la Repubblica», come inviato, dove si occupa di sport e società, con inchieste in molte parti del mondo. Editorialista e commentatore anche politico per «la Rinascita», «Il Messaggero» e «Il Mattino» (e successivamente per «L’Indipendente»), nel 1987 dà inizio alla sua attività televisiva con Andrea Barbato conducendo Va’ pensiero. Nel 1991 progetta e realizza Un terno al lotto, il primo programma televisivo dove domanda e offerta di lavoro potevano incontrarsi. Nell’aprile 1992 dà vita a Radio Zorro, che poi si fonde con lo storico 3131. Radio Zorro 3131 diventa il caso radiofonico dell’anno: oltre centomila richieste di intervento piovono in redazione da tutta Italia. Dal novembre ’95 al giugno ’96 Beha conduce anche una versione televisiva del suo programma (Video Zorro). La censura lo tiene lontano dalla Rai governata dal centrosinistra per due anni. Dal settembre 1998 è di nuovo ai microfoni di Radiorai con Radioacolori in onda tutti i giorni, fino a quando – nel giugno 2004 – la tanto seguita trasmissione radiofonica viene improvvisamente soppressa. La Rai è governata dal centrodestra. Comincia un lungo periodo di esclusione e di mobbing, sia in tv che in radio, favorito da qualunque versante politico con il concorso del mondo dell’informazione cui Beha in trent’anni non ha risparmiato dure critiche.
È anche autore di testi teatrali rappresentati, di numerosi saggi e di raccolte di poesie. Ha vinto nel 2001 il prestigioso premio Guidarello per il giornalismo d’autore per la radiofonia.
In questi anni pubblica il suo primo romanzo, Sono stato io (Marco Tropea Editore, tre edizioni), in libreria nel 2004. L’anno dopo esce con i saggi Crescete & prostituitevi (Rizzoli Bur) e Trilogia della censura (Avagliano Editore). Nel 2006 è la volta di Diario di uno spaventapasseri (Marco Tropea Editore) e Indagine sul calcio (Rizzoli Bur, con Andrea Di Caro). Nel 2007 pubblica con Chiarelettere Italiopoli. E nel 2008 Il Paziente italiano (Avagliano Editore), cui seguono nel 2009 I nuovi mostri (Chiarelettere) e il romanzo Eros Terminal (Garzanti). È editorialista de “il Fatto Quotidiano” fin dalla sua fondazione (2009) e dal gennaio 2010 conduce su Rai Tre la trasmissione Brontolo.

venerdì 14 maggio 2010

RICARDO BELNOME
DESIDERIO


Daniel Danielou, scrittore di origine russa, vuole pubblicare un romanzo erotico con un importante editore. Ma presto si accorge di quanto sia difficile scrivere qualcosa di originale sul sesso e, per documentarsi a fondo, esplora le migliori librerie erotiche parigine. Scopre molti esempi dell’arte di raccontare il piacere, ma lui vuole comporre un’opera totalmente nuova, che mira alla perfezione.
Proprio come il sesso migliore, al pari delle sue ambizioni letterarie, anche le sue esperienze erotiche sono di alto livello. Un grande aiuto nelle sue “ricerche” gli arriva dalla giovane assistente editoriale Julia...


L’AUTORE Ricardo Belnome è lo pseudonimo di uno scrittore italiano che, oltre ad avere lavorato in diversi campi, ha scritto alcuni libri di saggistica. Questo è il suo primo romanzo.

giovedì 13 maggio 2010

LIN CHI
NON PUOI PIANTARE UN CHIODO NEL CIELO
Gli insegnamenti di un maestro zen

Il maestro cinese Lin Chi è rimasto celebre per il suo metodo di insegnamento, diretto dalla mente e dal cuore del maestro alla mente e al cuore del discepolo. Le sue parole, tramandateci attraverso i secoli, spronano l’uomo a cercare la Verità non nel mondo assordante, ma nell’interiorità silenziosa di ciascuno, facendo così emergere un “uomo vero”, che tramite la meditazione in ogni istante della vita quotidiana possa raggiungere e vivere l’illuminazione nella pienezza di mente e corpo. Il suo messaggio è qui tradotto e commentato da Fabrizio Rondolino, che ne offre una versione semplice e non dottrinale, una lettura piacevole e ispirante per tutti.

L’AUTORE Lin-chi (Nanhua, Cina settentrionale, inizio IX sec. - 866), entrato in monastero da ragazzo, a vent’anni intraprende un lungo viaggio, di maestro in maestro, che lo porterà da Huang-po Hsi-yun. Dopo averne seguito gli insegnamenti per tre anni arriva da un altro maestro, Ta-yü, presso il quale raggiunge l’illuminazione. Nell’851 si sposta in un tempio di cui adotta il nome (Lin-chi, appunto) e fonda una scuola destinata a un grande successo, dalla quale è poi derivato lo
Zen Rinzai in Giappone

mercoledì 12 maggio 2010

Nina Palmieri
RAGAZZE CHE AMANO RAGAZZE
I viaggi di Nina nel mondo lesbo

Ragazze che amano ragazze è il viaggio nel mondo lesbo dal punto di vista di un’eterosessuale. Nina incontra persone, le conosce, entra nelle loro case, viene adottata dal loro universo – fatto di amici, amiche, bambini, cani e gatti –si affeziona, si commuove e, soprattutto, ride insieme a loro. Prima di diventare libro, le storie di Raffaella detta Gnegna, un vulcano di energia bresciana, di Benedetta e del suo desiderio di maternità, di Annalisa e del suo sogno d’amore infranto, di Donata, Gabriella, Anna e Silvana e del loro modo di “fare famiglia”, di Cristina e della sua fuga dalla grande città, di Agata e Angela, coppia di lungo corso, di Sara e delle sue pene d’amore sono state trasmesse su La7 come “I viaggi di Nina”, programma seguitissimo nel quale la giornalista, armata di telecamera, riprendeva racconti ed esperienze in presa diretta, restituendoci il suo sguardo stuzzicato e curioso di fronte alla scoperta di nuovi modi di essere e di amare. Grazie ai suoi reportage, Nina è diventata una sorta di icona. Non solo del mondo gay, ma anche e soprattutto di quella fetta d’Italia interessata a capire ciò che succede intorno a noi e che spesso nemmeno percepiamo, per mancanza di tempo o solo di uno sguardo attento. Diretto a un pubblico che travalica i confini della comunità gay per rivolgersi a tutte le persone curiose, aperte di mente, disponibili a stupirsi, Ragazze che amano ragazze è un libro intrigante e divertente, impudico come sanno essere le donne quando chiacchierano tra loro, e apre una finestra a trecentosessanta gradi sull’universo femminile e la sua autoironia, le sue sfide, le sue paure e il suo fascino.

martedì 11 maggio 2010

Massimo Fini
SENZ'ANIMA

Un ritratto dell’Italia contemporanea, un paese privo di principi, di valori condivisi che non siano il Dio Quattrino, inguaribilmente volgare, senza dignità e onore, spietato senza essere virile, femmineo ma non femminile, corrotto, intimamente mafioso,
devastato nel suo straordinario paesaggio, naturale, urbano, artistico, che lo ingentiliva insieme alla sua gente. Una parodia di democrazia sequestrata dai partiti e dai suoi mediocri esponenti che la violentano, la abusano, la stuprano a comodo loro. SENZ’ANIMA fotografa uno spazio, mentale, antropologico, politico, quello dell’Italia degli ultimi trent’anni, seguendo l’avventura giornalistica di Massimo Fini, uomo senza appartenenze, dal mitico “Europeo” all’“Indipendente” fino al “Fatto Quotidiano”. Della penna dissacrante di Fini non potevano mancare le “stroncature” e anche i ritratti (mai disgiunti, questi, da una dolente pietas) dei personaggi – da Craxi a Martelli, da Cossiga a Berlusconi, da Gardini a Scalfari, da Costanzo a Vespa – che hanno contribuito a conciare l’Italia così com’è.

“Non c’è niente da fare, oggi per vivere un po’ bene bisogna vendere l’anima.”
Ignazio Silone, Vino e pane.
“Vorrei essere un talebano, un kamikaze, un afghano, un boat people, un affamato del Darfur,
un ebreo torturato dai suoi aguzzini, un bolscevico, un nazista, un fascista.
Perché più dell’orrore mi fa orrore il nulla.”
“Svegliati, lettore, svegliati! Alza la testa dalla tua scrivania, dalle scartoffie, dal computer, dalle presse, dalle merci della tua bottega.
Spegni l’assordante fracasso dei televisori... e ascolta le parole di un antico ribelle:
Il mio animo va sempre più fremendo quando penso al genere di vita che ci aspetta se non ci rivendichiamo da noi in libertà
(Sallustio, La congiura di Catilina).”
“È un’Italia ipocrita, pronta a commuoversi su tutto, solo per potersi autocompiacere della propria commozione...
Un’Italia senza misericordia.”
“Guardo alla Tv i nostri uomini politici e mi chiedo perché mai questi personaggi da avanspettacolo devono comandarci.”
- Che cosa può fare il cittadino per cambiare questo stato di cose?
- Niente. In democrazia niente... la vera scelta del cittadino è fra queste due possibilità: o si infeuda in qualcuna di queste oligarchie, partiti,
lobbies, mafie, promettendo l’obbedienza in cambio di vantaggi, oppure la sua sorte è di vivere ai margini rinunciando a realizzare le proprie legittime ambizioni.



lunedì 10 maggio 2010

Francesca Bertoldi
FORSE TU SI'

"La strada scorreva ancora veloce inquadrata dal finestrino, un vecchio palazzo intrappolato dalle impalcature sembrò chiedere aiuto attraverso le orbite delle finestre buie, l'immagine di un uomo in divisa da ufficiale sfumò per lasciare il posto a un netturbino che si dileguò nel buio opalescente della notte, e tutto fluì come in una strana sequenza dove s'intrecciavano le idee e i pensieri s'incastravano, s'intersecavano con la violenza di un riverbero, sgorgando fino a incontrarne ancora e mettendo sempre di più in luce una potenzialità che lei non supponeva di avere". Tu che alla finestra studi la gente per intuirne e inventarne la storia e tu che vivi del ricordo, che ti dà forza e che ti incanta. Tu che giri per le strade, senza meta, a caccia di odori buoni e di rumori. Tu che guardi la casa di fronte come se fosse uno specchio, che forse è uno specchio. Tu che segui e sei inseguito, in un altro tempo, in un altro giorno. Tu che con quel tappeto alla finestra guardi giù, forse troppo giù. E tu che fuggi per lasciare tutto in sospeso, quando di sospeso ormai non c'è più nulla. Forse tu sì".

venerdì 7 maggio 2010

ALBERTO DE MARTINI
PERCHÉ GLI UOMINI SONO STRONZI E LE DONNE SONO
ROMPICOGLIONI

Chiedete a dieci donne di definire con una sola parola gli uomini. Tutte diranno: stronzo. E chiedete a dieci uomini di fare lo stesso con le donne. Tutti diranno: rompicoglioni. Parte da questo dato empirico il brillante saggio di Alberto De Martini, pubblicitario milanese, che tratta un tema vecchio quanto il mondo: la differenza fra il maschile e il femminile. Con piglio tutt’altro che professorale, ma con divertenti esempi tratti dalla quotidianità in cui è matematico riconoscersi, De Martini argomenta che la conflittualità fra i due sessi non può essere risolta perché insita nella natura stessa delle cose, differenza irriducibile e assoluta. Ai contendenti, stronzi e rompicoglioni, non resta dunque che accettarsi a vicenda,
per provare, finalmente, ad amarsi.

giovedì 6 maggio 2010

Presentazione dell'antologia di nanoromanzi a cura di Gianni Puca, opera seconda del GULP (Gruppo Umoristi Ludici Postmoderni)

Antologia di nanoromanzi d'amore umoristici, a-lieto fine (dove la "a" è intesa nel senso di alfa privativo). Autori vari, tra cui scrittori di fama nazionale e giovani esordienti, hanno offerto il loro contributo per questa antologia in cui in ogni storia c'è un personaggio di troppo: la coppia. Uno più una non fa mai due: in amore, l'aritmetica è un'opinione. La cifra ideale è uno, più una, più un altro, più un'altra, più molti. Ovviamente, nella fattispecie, la somma non fa il totale, ma crea il caos più totale... Le storie narrate sono tutte assolutamente surreali; i protagonisti, però, estremamente realisti, giungono alla unanime conclusione che la felicità non esiste e che quindi non resta che provare a essere felici senza. La sofferenza è un vuoto a perdere, quindi affrontano le delusioni d'amore con auto-ironia, invitando il lettore a soffrire solo quel giusto indispensabile per distinguersi dai coccodrilli. La robusta convinzione di ciascun autore è che l'amore è nano!

martedì 4 maggio 2010

BRUNO TOGNOLINI
CUORE PAROLE

I bambini lo hanno capito bene: le parole dei poeti sono forti e inarrestabili, nascono e si muovono come creature vive e diventano parole di tutti e per tutti. Per questo motivo loro sanno avvicinarsi meglio dei grandi all’esperienza poetica, con componimenti maturi e toccanti. Questa è una breve ma emozionante antologia di poesie scritte da alunni della scuola primaria che hanno partecipato al concorso nazionale “Poesie per Bambini” indetto dall’associazione culturale apolitica e senza fini di lucro Cuore e Parole Onlus. Bruno Tognolini, uno dei più grandi poeti e autori per l’infanzia di oggi, ha scelto le migliori poesie commentandole con grande sensibilità e acutezza e raccogliendole in sezioni tematiche.

lunedì 3 maggio 2010

ILARIA DAGNINI BREY
SALVATE VENERE!

In un’Italia sconvolta dalla guerra, un piccolo gruppo di militari alleati, reclutati tra architetti, insegnanti, bibliotecari e storici dell’arte, ricevette un incarico difficile e ambizioso: cercare di salvare il patrimonio artistico italiano, considerato dal generale Dwight Eisenhower “alla radice della stessa civiltà occidentale”. Fu così che una ristretta task force – i Venus Fixers (gli “aggiusta Venere”) – risalì la penisola mettendo in salvo, spesso in modo
rocambolesco, quadri e sculture, riparando tetti di musei e antichi ponti distrutti, segnalando ai bombardieri i monumenti da salvaguardare, rincorrendo su scassatissime jeep i convogli tedeschi in fuga con capolavori del Rinascimento. Frutto di una ricerca durata più di quindici anni, scritto da una giornalista e scrittrice italiana, americana d’adozione, Salvate Venere! è il racconto avvincente di un’avventura a lungo trascurata dalla storia ufficiale. Un contributo prezioso alla memoria di chi, in un teatro di distruzione e morte – rischiando la propria vita – decise di lottare e sacrificarsi per un ideale superiore di etica e di bellezza.