giovedì 30 giugno 2011

Ci danniamo per dare un senso al sesso, all'amore e...

Copertina: EUR 14,00
Risparmi: EUR 4,90






GLI UOMINI VENGONO DALLA TERRA LE DONNE PURE
di B.E. Happy

Marte e Venere non c'entrano nulla!

La nostra è la generazione dei CUS, Cupi, Umorali e Sciroccati.

Uomini e donne si dannano per dare un senso al sesso, all'amore e anche al partner. In realtà dovrebbero solo capire che non sono specie diverse e contrapposte ma due metà della stessa mela. E che, per essere felici, devono cercare di combaciare.

Uomini e donne non si capiscono, vengono da pianeti diversi, sosteneva all'inizio degli anni Novanta il guru della coppia John Gray nel suo bestseller Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere. Tutto sbagliato, la realtà è un'altra: i due sessi hanno i piedi ben piantati sulla Terra, il problema semmai è l'incapacità di comunicare tra loro. È la tesi controcorrente dell'autore di questo libro che si cela dietro lo pseudonimo augurale di B.E. Happy (ovvero "Siate felici"). Ruoli e stereotipi maschili e femminili sono cambiati, afferma Happy: le donne non sono più alla costante ricerca di conferme sentimentali o sicurezza economica, né gli uomini pensano solo e sempre al sesso. Ora sono i pantaloni delle signore ad aver bisogno di essere stirati per le riunioni manageriali, e risulta che siano i maschietti – molto più attenti alla propria immagine – a spendere fortune in prodotti di profumeria. Detto questo, i due sessi continuano a non capirsi ma, provenendo dallo stesso pianeta, con un po' di sforzo e di buona volontà è possibile che si intendano: basta tenere presenti alcuni accorgimenti, visti dalla parte di lei e dalla parte di lui, che qui vengono proposti e spiegati in tono arguto e semiserio. Prendendo in esame gli ambiti più comuni della vita quotidiana – il lavoro, il tempo libero, i figli, l'amore, il sesso, il denaro, gli amici – e utilizzando molti esempi emblematici del mondo attuale e dei recenti cambiamenti sociali, l'autore arriva a sfatare pregiudizi e luoghi comuni diffusi, favorendo il dialogo tra uomini e donne con il risultato di un migliore e più soddisfacente rapporto di coppia. Gli uomini vengono dalla Terra, le donne pure è una lettura sempre brillante e acuta, permeata di ironia e di ottimismo, che si pone su un piano inedito rispetto ai tanti saggi e manuali che mettono l'accento sulle diversità e gli insanabili conflitti tra i due sessi. La sua tesi rivoluzionaria è che uomini e donne – non marziani né venusiane – sono in realtà entrambi terrestri e, con qualche piccolo sforzo, possono essere felici insieme.

L'AUTORE B.E. Happy ha maturato più esperienza di vita di un'intera squadra di tromboni plurititolati e offre consigli preziosi nel campo minato delle emozioni. Con il suo aiuto, potrete evitare che le piccole trappole dell'esistenza si trasformino in tragedie.

mercoledì 29 giugno 2011

Dipende dal marito. Vale anche il contrario...

presto su:







MEGLIO VEDOVE CHE MALE ACCOMPAGNATE
di Carla Signoris

Cinque amiche.
Cinque storie d’amore.
Cinque sistemi per sbarazzarsi dell’uomo sbagliato o per tenersi quello giusto.
Debbie festeggia i quarant’anni da un decennio. Il tempo è relativo, mentre lei è obiettivamente perfetta. O almeno così dice.
Esmeralda è una single inespugnabile e non crede all’uomo dei sogni: “Ogni individuo, maschio o femmina che sia, cerca nell’altro la propria idea di perfezione. Al momento, io non ho idee”. Se Vincenza è una donna forte che ha scelto un uomo debole per complicarsi la vita, a Lavinia è andata anche peggio: ha sposato un mostro che non sa cos’è la vergogna, ma sa tutto di turismo sessuale. E poi c’è Carla, che vorrebbe tanto rimanere in disparte, ma si ritrova impigliata in questo intreccio in cui amanti e mariti sono la causa e la soluzione di tanti problemi. Tanti, ma non tutti. Cinque donne. Ognuna pensa che le altre quattro sono iene, ma guai se qualcuno al di fuori del branco parla male di una di loro. Sono amiche. Oggi iene, domani no, dopodomani sì... Semplicemente amiche, finché durerà.
Carla Signoris racconta una storia dove tutto è un po’ giallo come una risata al sole, un po’ nero come un bel funerale in agosto, e un po’ rosso come il sangue e l’amore. Perché se per trovare l’uomo giusto serve tanta fortuna, per sbarazzarsi di quello sbagliato è necessario un buon avvocato e, in casi estremi, un alibi di ferro. Lasciatevi prendere dalla lucida follia di queste pagine, perché nalla vita può succedere che il peggio sia la cosa migliore che vi possa capitare e, quando meno ve lo aspettate, potreste aprire la porta all’uomo giusto, quello che invece di riempire i vostri silenzi ha imparato ad ascoltarli.

L'AUTRICE Carla Signoris attrice pluri-venticinquenne, esordisce in teatro nel 1980 con Elio Petri e Giorgio Gallione. Unica donna dei Broncoviz, ha fatto parte del cast di Avanzi, Tunnel, Hollywood Party, La Grande Notte e Crozza Italia. Ha condotto Colorado Cafè. Dal 2006 tiene una seguita rubrica sul mensile di moda “Velvet”. Tra i suoi ultimi film, Ex (2009), Maschi contro femmine (2010) per la regia di Fausto Brizzi, e Happy Family (2010) di Gabriele Salvatores. Per Rizzoli ha pubblicato Ho sposato un deficiente (2008).

martedì 28 giugno 2011

Napoleone, between gossip and legend...

edizioni
iltrovalibri.it

amazing! the source of this tale is an incredible document never published before

THE ATTACK ON BARD.THE
LEGEND
di Massimo De Muro

Have you ever heard about true legends?
What do you mean? There are either legends or….
This is a story which is both a legend and a historical fact, really happened. The destinies of two very famous figures, lived in the same period, meet. Their meeting is real as documents in the archives witness. The tale is both in Italian and in English. Nobody has ever recorded this event , so what we get is just an oral tale, told from generation to generation . The limit between reality and legend is really subtle. But we like supposing that things went on like this….

One of the two protagonists is Napoleon Bonaparte, the other is….

This is the surprise of il trovalibri for his readers




Tutto quello che ho imparato dalla vita e che spiegherò a mio figlio

seconda pubblicazione





VASCO PER MAESTRO
di Moreno Pisto


Tutto quello che ho imparato dalla vita e che spiegherò a mio figlio
Istruzioni per vivere e sopravvivere. Amore, donne, sesso, sogni, eccessi. attraverso le parole delle canzoni più famose del Blasco

Un ragazzo cresce ascoltando Vasco Rossi.
Il primo bacio, la prima scopata, la prima canna. E quando diventa padre decide di raccontare al figlio le emozioni che Vasco gli ha trasmesso. Queste emozioni sono diventate un libro che ci fa finalmente capire perché questo "ultracinquantenne" con gli stivali, la pancetta, la barba incolta e la voce intrisa di Lucky Strike è diventato un Maestro di vita. Perché Vasco ha fatto molto di più che intercettare i bisogni di una generazione, lui è uno che ha vissuto: ha fatto degli errori, a volte anche grossi, ma li ha ammessi e pagati. Vasco per maestro è un libro che è come le sue canzoni: provoca, fa riflettere, commuove. Affronta i capitoli fondamentali della vita, senza filtri, puntando dritto al cuore. "Eh. già!"

L'AUTORE Moreno Pisto vive a Pescia, in Toscana. Ha 31 anni, due figli, un sito (writeandroll.it) e un'agenzia creativa (solomasagio.com). Lavora per il mensile «Riders».

lunedì 27 giugno 2011

Tutto quello che serve sapere sull’amore e il sesso.

presto su:





FOCUS
CHE COS’È L’AMORE?
Tutto quello che serve sapere sull’amore e il sesso.

Esiste il colpo di fulmine? Perché si fa piedino? Gli uomini tradiscono per sesso e le donne per amore? Come “funziona” l’orgasmo? I preliminari sono davvero importanti? Le dimensioni contano? Come si stimola il punto G? La posizione del missionario è più adatta alla procreazione? Il sesso in gravidanza fa male al bambino? Cosa c’entra la masturbazione col cancro alla prostata? Niente ci incuriosisce, ci fa discutere, ci stupisce più dell’amore, delle dinamiche che guidano i nostri comportamenti amorosi e sessuali. Niente ci appare più incomprensibile, e al tempo stesso bisognoso di spiegazioni, del modo in cui ci innamoriamo, corteggiamo, ci eccitiamo o veniamo traditi. Negli ultimi anni il sapere scientifico ha fatto passi da gigante nella comprensione di questi aspetti “magici” della nostra vita, grazie alla psicologia, alla genetica, alla biologia, alle neuroscienze. Questo libro svela tutto quello che credevamo di sapere su sesso e amore con test, domande e risposte, e tutta la capacità divulgativa che ha fatto di Focus il periodico più letto d’Italia. Per Mondadori è uscito Focus, Chi sei? (2010).

Focus, presente in Italia dal 1992, è il periodico più letto d’Italia, con sei milioni di lettori. Per Mondadori è uscito Focus, Chi sei? (2010).

venerdì 24 giugno 2011

Un romanzo sul fallimento della meritocrazia in Italia

seconda presentazione




LA COSPIRAZIONE DELLE COLOMBE
di Vincenzo Latronico

Facciamo di tutto per essere onesti con chi si fida di noi. Ma lo faremmo anche se fossimo convinti che non meritano la nostra fiducia? Anche se ci trovassimo in difficoltà tali che nemmeno possono capire? Anche se avessimo lottato più di quanto hanno fatto loro, per ottenere ciò che si sono conquistati e che noi ancora aspettiamo? Alfredo Cannella è il figlio di un ricco costruttore veneziano; Donka Berati, un orfano albanese. Tutto comincia a Harvard, dove il veneziano non viene accettato, e l’albanese entra con una borsa di studio, ma viene espulso per una compravendita di tesi. Si conoscono in Bocconi, e nasce un’amicizia intensa, fortissima, ma sempre accompagnata da un sottofondo di invidia. Dopo l’università Alfredo incomincia a lavorare nell’impresa edile del padre; Donka inizia una brillantissima carriera accademica al fianco di un professore che ha preferito lui ad Alfredo. I loro primi passi nel mondo del lavoro sembrano costellati di successi – un successo che li avvicina; ma proprio una serie di risultati professionali strepitosi sarà la causa del primo fallimento della loro amicizia. Alfredo, divenuto troppo fiducioso di sé, tenterà di ottenere un’enorme commessa con alcune tangenti, ritrovandosi a vivere una situazione che non saprà controllare: perderà una grossa cifra dell’azienda paterna, litigando con Donka che aveva tentato di metterlo in guardia, e si trasferirà in Inghilterra per lavorare nella finanza. Si rivedono solo alcuni anni dopo. La carriera di Donka è stata troncata dalla morte improvvisa del suo professore; Alfredo, è tornato a Milano e alla speculazione edilizia. Accanto a lui c’è una donna, Drina, una psicologa che si occupa dei problemi degli uomini in carriera, che in gioventù è stata a lungo l’amore di Donka, il quale è adesso è un modesto impiegato che apprende dei nuovi successi dell’amico dall’ex fidanzata, spesso a Milano e spesso da sola. È in quei momenti che qualcosa scatta, che la scena cambia e si svela. Ma quel è la scintilla che scatena gli eventi? È l’invidia per Alfredo, il desiderio di Drina, la sensazione di essere stato sempre il migliore, e di aver perso? Donka decide di impiantare un servizio di microcredito per gli immigrati, un’impresa geniale e socialmente meritevole che, in realtà, costituisce la facciata “pulita” di una truffa piramidale. Si sforza di non pensare che, in Albania, i suoi genitori sono rimasti vittima di un raggiro analogo che li ha rovinati e condotti alla morte. I grattacieli di Alfredo continuano a crescere giorno dopo giorno, finché, ritrovatosi in guai finanziari, propone a Donka di unirsi a lui per portare a termine l’ultima, disperata truffa. Nessuno dei due, però, sarà sincero: nel gioco del traditore, vince chi tradisce per primo.

L'AUTORE Vincenzo Latronico, nato a Roma nel 1984, ha studiato prima lettere, poi filosofia. Ha tradotto opere di P. G. Wodehouse, Hanif Kureishi, Seth Price, Daniel Spoerri, Max Beerbohm, Markus Miessen e Rudolf Carnap. Il suo primo romanzo, Ginnastica e rivoluzione, è uscito per Bompiani nel 2008 (Premio Giuseppe Berto - Premio Vailate - Premio Città di Milano). Sempre per Bompiani ha pubblicato, nel 2009, un testo teatrale, Linee guida sulla ferocia. Ha scritto una collezione di 32.768 racconti d’amore, che in forme diverse esiste in italiano, inglese e tedesco. Ha condotto per un anno una rubrica quasi satirica su Radio Onda d’Urto, “Mai più soli”, e curato una sezione letteraria nell’edizione 2010 di Artissima. Scrive di arte contemporanea per Domus. Vive a Milano.

giovedì 23 giugno 2011

Cambiare vita? si può fare...






L'ARTE DI REALIZZARE I SOGNI
di Mike Dooley

Realizzare cambiamenti non potrebbe essere più semplice, una volta compresa la natura del gioco e una volta che si comincia a giocare intenzionalmente. Preparatevi a qualche sorpresa sbalorditiva.

Dopo aver dimostrato l'infinito potenziale di ogni essere umano nel bestseller L'arte di far accadere le cose, Mike Dooley ci guida al di là dei confini del tempo e dello spazio per rivelarci come siamo giunti dove siamo ora e come possiamo iniziare a cambiare fin da subito ciò che non ci piace. Introducendo il suo rivoluzionario concetto di matrice, che porta l'arte della realizzazione dei sogni a un nuovo, esaltante livello, ci aiuta a scegliere gli obiettivi evitando di perderci nei dettagli e di farci manipolare dagli altri.
Con questo libro ci regala uno strumento pratico e potente che - attraverso un semplice schema testato con successo su migliaia di persone - insegna concretamente dove e come dirigere la concentrazione per fare in modo che "i pensieri diventino cose" e spiega che cosa invece delegare ai poteri dell'Universo. Superando le difese di ciascuno e innescando un profondo processo di rinnovamento, Dooley si serve di esercizi, aneddoti e analogie per mostrare come la matrice crei il flusso degli eventi che generano cambiamenti in base ai nostri desideri, parole e azioni. Ci aiuta a capire che cosa vogliamo davvero, perché lo vogliamo e come procedere, passo dopo passo, per ottenerlo.

L'AUTORE Mike Dooley è uno dei maestri che hanno contribuito alla creazione del bestseller mondiale The Secret. Con un passato da manager e imprenditore, Dooley è oggi conosciuto a livello internazionale. Autore di libri di successo, ha prodotto il CD Infinite Possibilities: The Art of Living Your Dreams, che ha venduto centinaia di migliaia di copie, e da cui ha preso spunto per scrivere questo libro. Tiene conferenze in tutto il mondo e si dedica all'insegnamento del principio che "i pensieri diventano cose".

mercoledì 22 giugno 2011

A chi somiglierebbe la Penelope di Ulisse se vivesse ai giorni nostri?

presto su:





PENELOPE NON NE PUO' PIU'
di Lisa Klimt

Il romanzo per tutte le donne stufe di aspettare l'uomo che dice di...

oh, Penelope... regina fondatrice della condizione femminile. Aspattando Ulisse davanti alla tua opera interminabile, sei diventata un mito, un esempio per noi donne, condannandoci all'attesa. Ti sei murata nel tuo amore per un ingrato, dando il cattivo esempio a generazioni di giovani donne. Mi hai condannata a colmare le assenze del mio uomo aspettando il prossimo episodio di stupide serie TV (meno male che esistono).
Ormai ne sono certa: la tua maledizione ha colpito anche me

A chi somiglierebbe la Penelope di Ulisse se vivesse ai giorni nostri? A tutte le donne naturalmente!
Certe storie si ripetono attraverso i secoli. Come per esempio quella di Stéphanie, vittima della "maledizione di Penelope". La nostra eroina nella vita ha tutto quello che serve: è bella, ha un lavoro invidiabile in una prestigiosa casa editrice, un appartamento nel cuore di Parigi e tante amiche che si prendono cura di lei. Ma un filo misterioso la lega a un'epoca antica e a quella sposa modello che attendeva pazientemente il ritorno del suo Ulisse. Rispetto ai tempi di Omero, sembra che siano cambiati solo gli accessori: al posto del telaio Stéphanie inganna il tempo con il telecomando, mentre il suo Ulisse - fotografo di moda - va in giro per il mondo con uno stuolo di modelle. Aspettando che lui si faccia vivo, lei se ne sta tutta la sera sul divano davanti al televisore. A farle compagnia c'è solo Telemaco, il molesto cagnetto che il fedifrago le ha regalato per il loro anniversario. Finché un fatale incontro con un uomo a metà tra Brad Pitt e George Clooney, forse inviato da Zeus in persona, muterà il destino di Stéphanie, trasformandola nella vendicatrice di tutte le penelopi. Passate, presenti e future.

L'AUTRICE Lisa Klimt come la protagonista del romanzo, lavora in una casa editrice. Vive a Parigi con il suo compagno (ovviamente bello come un dio greco) e il suo cane, che l'hanno ispirata a scrivere questo romanzo.

martedì 21 giugno 2011

Una figlia è una gioia, due una sfida, tre un partito di maggioranza relativa







PICCOLE DONNE ROMPONO
di Lia Celi


Una figlia è una gioia, due una sfida,
tre un partito di maggioranza relativa


L’esilarante e immaginifico diario
di vita familiare, scritto da una delle
migliori firme della satira italiana

Antesignana di tutte le mamme blogger, grande firma della satira italiana, Lia Celi ha iniziato la sua carriera di «mamma imperfetta » nel 1998, quando «Travaglio» significava solo «dolori del parto», non «giornalista scomodo». Le Spice Girls stavano ancora insieme. Per collegarsi a Internet c’erano i modem analogici, quelli che facevano «fiiiiii-chchchchch». Anche le mamme erano analogiche. Cioè, si sbattevano solo tra famiglia e lavoro, non tra famiglia, lavoro, palestra, estetista e Facebook. Non esistevano ancora le Milf (Mothers I’d Like to F***k). E nemmeno le mamme imperfette - o meglio, esistevano eccome, ma non erano state sdoganate. Erano una maggioranza silenziosa e ansiosa, tormentata dall’impari confronto con il fantasma della Mamma Perfetta, o con la sua ultima (sedicente) incarnazione: la suocera. Quali erano i requisiti della Mamma Perfetta? Non avere un lavoro, né desiderarlo. Non essere soggetta a pulsioni egoistiche come fame, sonno e desiderio sessuale. Non sentire mai il bisogno di un po’ di tempo per sé. Una spiccata tendenza alla pulizia compulsiva completava il quadro, titolo Madonna con Bambino e sterilizzatore. Da allora la famiglia di Lia è diventata un clan numeroso e bizzarro, dove i bimbi si partoriscono in casa e vengono svezzati a tortellini, il papà disegna fumetti, la gatta fa la babysitter e la tv è quasi sempre spenta. E chi ne ha bisogno, con tre ragazzine? Emma, the Brain, Gioconda, the Body e Iris, the Voice, bastano a riempire il palinsesto quotidiano di commedie, tragedie e cabaret, talent show e sport. Il quartogenito è un piccolo uomo: Orlando, the Darling. E meno male, perché perfino il virtuoso papà delle alcottiane Piccole donne, giunto a quota quattro figlie, aveva pensato bene di partire volontario per la guerra di Secessione. Per la madre di una famiglia numerosa, la realtà spesso sconfina nella fantasia: in questo libro, scritto con penna irresistibile e arguta, Lia Celi racconta quasi dodici anni vissuti pericolosamente, vivacemente, appassionatamente. Una storia in cui la quotidianità diventa, grazie a una mamma imperfetta ma sempre ironica, un susseguirsi entusiasmante di sorprese.

L'AUTRICE Lia Celi è nata a Parma e vive e lavora a Rimini. Autrice di satira, per sei anni ha fatto parte della redazione di “Cuore”. Ha scritto anche per Smemoranda, “Avvenimenti”, «Insieme » (dove da dodici anni tiene la rubrica cult Diario di una mamma imperfetta), “Gulliver” e lo “Specchio della Stampa”, per la tv e la radio. Ha pubblicato numerosi racconti per adulti e libri per ragazzi, fra cui la serie Ice magic (EL) e Anita Garibaldi (Einaudi 2008).

L'Italia non investe in ricerca ed è una terra di scienziati di prim'ordine






I NIPOTI DI GALILEO
di Pietro Greco

L’Italia è la patria di Galileo, il pioniere della scienza moderna. Vantiamo un passato di geni isolati, ma oggi siamo fanalino di coda negli investimenti in ricerca e università. Eppure, nonostante tutto, l’Italia gode di un paradosso felice: pur essendo un Paese che non crede nella scienza, è ancora terra di scienziati di prim’ordine. Questo libro vuole inaugurare la collana Zenit scegliendo – senza presunzione di completezza – sette storie di successi scientifici in sette ambiti cruciali, sette «nipoti di Galileo» i cui meriti sono riconosciuti dai loro colleghi di tutto il mondo, e le cui storie «esemplari» dimostrano come in Italia si possano raggiungere traguardi d’eccellenza. Sono: Alessio Figalli, matematico, a 26 anni già docente in un’università degli Stati Uniti; Lucia Votano, prima donna-fisico a dirigere il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso; il chimico Vincenzo Balzani, tra i maggiori esperti al mondo di «macchine molecolari» con cui cerca di catturare l’energia del Sole; l’ingegnere Bruno Siciliano, punto di riferimento mondiale per la robotica; Giacomo Rizzolatti, il neuroscienziato che ha scoperto i «neuroni specchio» e le basi dell’apprendimento per imitazione; Pier Giuseppe Pelicci, l’oncologo che ha individuato il gene dell’invecchiamento che ha dato un impulso straordinario alla conoscenza e alla cura di alcune forme di leucemia; la biologa Elena Cattaneo, paladina della ricerca sulle staminali e pioniera negli studi sui meccanismi molecolari che determinano la Malattia di Huntington. Questo racconto corale non solo fa capire come nasce la passione scientifica, ma tratteggia una «storia più ampia», quella delle prestigiose «scuole» di matematica, fisica, chimica, biologia, ingegneria del Novecento italiano, un secolo di uomini che hanno reso grande la nostra scienza, come il matematico Vito Volterra (fondatore del CNR), il fisico Edoardo Amaldi (padre del CERN) e il chimico Giacomo Ciamician (profeta dell’energia solare). Ed è in questo mix di talenti individuali, immersi in tradizioni e contesti stimolanti, che è possibile trovare le risposte all’anomalia italiana, e individuare gli ingredienti giusti per rilanciare la ricerca, e con essa il nostro Paese.

L'AUTORE Pietro Greco, laureato in chimica, giornalista scientifico, è condirettore di Scienzainrete , la rivista online del Gruppo 2003. È membro del CdA della Fondazione IDIS-Città della Scienza di Napoli. Collabora con numerosi quotidiani e periodici, e conduce, insieme ad altri, la trasmissione radiofonica Radio3Scienza. È fondatore e docente di alcune scuole post-laurea sulla comunicazione della scienza. Si occupa di storia e politica della scienza. Ha scritto diversi libri di argomento scientifico.

lunedì 20 giugno 2011

Soldi, potere, verità. Tutti abbiamo sete di qualcosa...






SETE
di Alberto Riva

Sotto i cieli azzurri di Bahia, tra le pianure bruciate dal sole e dai pesticidi chimici lungo il fiume São Francisco e nei grattacieli delle potenti multinazionali di un Brasile inedito, si sta giocando una partita che può segnare il futuro dell'umanità. La lotta per il potere di una delle più ricche e spregiudicate famiglie brasiliane, i Johannsen, si intreccia con gli interessi di uno dei più temibili uomini d'affari dei nostri giorni, il Drago. Un uomo dal passato misterioso che ha costruito il suo impero economico sulla più grande ricchezza del pianeta: l'acqua. E che per tutta la vita è stato tormentato dal sogno proibito di possedere non solo la fonte, il luogo fisico da cui sgorga, ma possedere lei. Tutto rimane nascosto dietro a un velo finché un giovane scienziato di talento, Matheus Braga, e una caparbia attivista di nome Sarah Clarice si trovano di fronte a una serie di fotografie sconvolgenti di corpi che l'acqua ha deformato e reso irriconoscibili. Da quel momento restano intrappolati in un'indagine che li catapulterà nel cuore nero della politica di un paese in vertiginosa ascesa. Sulla scia del miglior thriller europeo, un romanzo febbrile sul lato oscuro di una terra bellissima, travolgente e crudele. Una grande saga dove la sete di potere e la sete di giustizia sono fatalmente intrecciate.

L'AUTORE Alberto Riva è nato a Milano nel 1970. Dopo aver lavorato per giornali, radio e Web, alla fine del 2004 si è trasferito in Brasile, dove ha seguito i principali fatti brasiliani e sudamericani per “Il Venerdì di Repubblica”, “Il Riformista”, “Il Corriere della Sera”, “Lo Straniero”, “Capital” e l’agenzia di stampa Apcom. È coautore della biografia del trombettista jazz Enrico Rava, Note necessarie (minimum fax, 2004) e del reportage su Rio de Janeiro Seguire i pappagalli fino alla fine (Il Saggiatore, 2008). Il suo blog è l’Osservatore Carioca. Sete è il suo primo romanzo.

sabato 18 giugno 2011

Il mistero si infittisce...

presto su:





CODICE MCCARTNEY
di Fabio Andriola e Alessandra Gigante

Kurt Cobain, Jim Morrison, Elvis Presley sono morti lasciandosi dietro una scia di mistero. Paul McCartney ha fatto di più: è riuscito a diventare un enigma (forse) vivente. “Paul è morto. Mi manca, mi manca, mi manca…” — John Lennon, I’m so Tired
“Paul è morto nel 1966. La scienza conferma la leggenda. 5 prove: c’è un sosia.” — Wired PID: un acronimo fitto di mistero che in tre lettere condensa una delle storie più discusse degli ultimi cinquant’anni. Paul is dead, ovvero Paul McCartney sarebbe morto il 9 novembre 1966 in un incidente stradale, costringendo compagni e produttore a mettere al suo posto un sosia che a tutt’oggi vive la sua vita. Verità o montatura? Complotto o allucinazione dovuta all’isteria collettiva che circondava i Beatles? Oggi queste domande che hanno ossessionato fan ed esegeti trovano una risposta precisa, perché per la prima volta l’ipotesi di un “secondo Paul” è stata messa a confronto con la scienza. Fabio Andriola e Alessandra Gigante hanno infatti avuto un’idea semplice quanto rivoluzionaria: sottoporre le foto di Paul McCartney “prima” e “dopo” l’incidente alle più sofisticate prove tecniche e scientifiche: analisi grafologiche, identificazione antropometrica, perizie vocali, tutti metodi che hanno ormai raggiunto livelli di precisione tali che i risultati vengono comunemente usati come prove nei tribunali. Il Codice McCartney ripercorre la carriera dei Beatles in quei fatidici anni e analizza uno per uno gli eventi salienti, le domande senza risposta, le tracce nascoste sulle copertine degli album e nei versi delle canzoni. Prende nota delle strane coincidenze: l’improvvisa assenza dai palcoscenici, la riluttanza a concedersi ai fotografi, la comparsa dei baffi e del nuovo look, la svolta esoterica, la maturazione musicale improvvisa con capolavori come Let It Be e Hey Jude, e moltissimi altri indizi. E parallelamente racconta l’indagine degli autori sulle tracce di una verità che sembrava inghiottita dalle incertezze del tempo e dal fumo delle congetture. Un’impresa degna della popolare serie televisiva CSI, affrontata assieme ai principali esperti e periti forensi, i cui inattesi risultati vanno tutti in un’unica, sorprendente direzione.

GLI AUTORI
Fabio Andriola (Brescia 1963) è giornalista oltre che, con Alessandra Gigante, curatore e produttore di documentari di storia per la Tv. Ha all’attivo vari libri di storia, che vanno dalla Prima guerra mondiale a Tangentopoli.

Alessandra Gigante (Roma 1960) è regista e autrice televisiva. Ha lavorato per Rai, Mediaset e La7. Attualmente cura e produce, con Fabio Andriola, i documentari di “Storia In Rete” tra cui, nel 2010, l’inchiesta che ha preceduto questo libro: “Codice McCartney”. Da anni è costretta a sentire i Beatles e Paul McCartney ma preferisce la musica classica.

venerdì 17 giugno 2011

La coesistenza pacifica fra tutte le religioni è possibile





LE RELIGIONI SONO TUTTE SORELLE
Dalai Lama

La sfida più urgente per regalare un futuro di pace ai nostri figli: la coesistenza pacifica fra tutte le religioni è possibile. Un appello del Dalai Lama: "promettete solennemente, oggi stesso, che non acconsentirete mai a trasformare la vostra fede in strumento di violenza".

Siamo tutti ospiti della Madre Terra, uniti dall'appartenenza alla famiglia umana, legati da un sentimento di fratellanza e reciproca responsabilità e, oggi più che mai, vicini l'uno all'altro in un mondo globalizzato e apparentemente senza frontiere. Non possiamo quindi rimanere indifferenti ai conflitti che dilagano ovunque, in Paesi distanti ma anche intorno a noi, nelle nostre città.
Conflitti bollati come religiosi, e che invece tradiscono con violenza il nucleo profondo di qualunque confessioni. Da anni il Dalai Lama si occupa incessantemente del dialogo tra le fedi e ora, per la prima volta, accetta la sfida di analizzare le maggiori religioni mondiali per spiegare quali sono le basi comuni su cui potremo costruire la pace del terzo millennio.
Ripercorrendo le sue esperienze personali, gli incontri con uomini e donne comuni e con i leader illuminati di ogni credo, e passandone in rassegna gli insegnamenti, Sua Santità individua nella compassione il denominatore comune che rende sorelle tutte le religioni. Grazie a essa possiamo vedere l'altro nella sua umanità, comprenderne appieno la mentalità e capire come ognuno di noi può dare il suo contributo al benessere collettivo. In questo sentiero comune trova risposta la sfida più urgente del nostro mondo: la coesistenza pacifica tra tutte le fedi del mondo.

DALAI LAMA Sua Santità Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama, è la massima autorità spirituale e politica del popolo tibetano. A causa dell'invasione cinese del Tibet, vive in esilio in India dal 1959; insignito nel 1989 del premio Nobel per la Pace, è uno dei maggiori esponenti mondiali della cultura del dialogo e della non-violenza. Molti suoi libri sono pubblicati in Italia da Sperling & Kupfer.

mercoledì 15 giugno 2011

La nostra capacità di leggere il cielo





IL MIO INFINITO
di Margherita Hack

Fin dagli esordi dell’umanità, la volta stellata è sempre stata la culla di dèi e cosmogonie, racconti per esorcizzare il mistero della vita e della morte. Nel contempo, in ogni civiltà, alla visione religiosa del mondo si sono contrapposte menti curiose che hanno cercato spiegazioni razionali dei fenomeni naturali e celesti. Questo libro racconta come si è evoluta la nostra capacità di leggere il cielo e con essa la visione scientifica del mondo, dagli astronomi della Grecia classica alla nascita della scienza moderna con Galileo e Keplero, alle scoperte di Newton, per arrivare all’astronomia e alla fisica quantistica dopo le rivoluzioni del Novecento. Ci pone di fronte ai problemi cui ancora la scienza non sa rispondere: l’origine dell’universo e della vita. Ci interroga sulla natura del nostro universo: è tutto ciò che esiste? È finito o infinito nel tempo e nello spazio? È uno fra tanti? Com’è possibile che da una caotica zuppa di particelle elementari si sia originato il Cosmo gerarchicamente ordinato in stelle e galassie, dai cui elementi è nata la vita biologica evolutasi fino ad arrivare a quello straordinario strumento di conoscenza che è il cervello umano? A tanta meraviglia si può rispondere invocando un Creatore, oppure accettando la bellezza di un mondo governato dalle leggi della materia, senza altri fini.
Margherita Hack, che non fa mistero del suo ateismo disincantato, nel guidarci in questo viaggio negli enigmi dell’universo e della vita, ci mostra i pregi e i limiti dei due approcci: la scienza cerca di spiegare il «come», la fede pretende di rivelare il «perché» delle cose. Il primo approccio soddisfa chi vuole capire bene quali leggi reggono il mondo; il secondo soddisfa chi ha bisogno di credere che il mondo sia fatto per un Bene superiore. Nelle sue riflessioni, la Hack non offre risposte definitive, che la scienza forse non potrà mai dare, ma delinea la visione non consolatoria di un mondo che non ha bisogno di Dio per reggersi, in cui il miracolo più grande è la capacità della mente di schiuderci le frontiere dell’infinito.

L'AUTRICE Fiorentina, classe 1922, Margherita Hack ha insegnato astrofisica e astronomia, tra Firenze, Milano e Trieste, per cinquant’anni. Attualmente professore emerito dell’Università di Trieste, è socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei, nonché membro dell’Unione Astronomica Internazionale, della Società Italiana di Fisica, e della Società Astronomica Italiana. Ha all’attivo più di 250 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali ed è molto nota al grande pubblico come divulgatrice scientifica. Tra i suoi libri più recenti: L’Universo alle soglie del terzo millennio (BUR 2000); Vi racconto l’astronomia (Laterza 2002); Dove nascono le stelle (Sperling & Kupfer 2004); Qualcosa di inaspettato (Laterza 2004); Così parlano le stelle (Sperling & Kupfer 2007); Libera Scienza in Libero Stato (Rizzoli 2009, Premio Piovene nel 2010); Notte di stelle (Sperling & Kupfer 2010). Nel 2004 ha vinto il premio Grinzane Cavour per la divulgazione scientifica.

Una grande idea per un grande evento



Un grande evento ha recentemente coinvolto il mondo, e non solo quello cristiano: la beatificazione di Karol Wojtyla, il grande Papa che ha cambiato la storia.
Per esaltare l‘avvenimento, tre aziende piemontesi (Hever Edizioni di Ivrea, Arti Grafiche Martinetto di Romano Canavese, Vincenzo Bona spa di Torino), con il contributo progettuale di P.L. Bonatto di Milano, hanno realizzato uno speciale e inconsueto progetto editoriale: un album virtuale e reale per illustrare in modo innovativo e tradizionale i 104 viaggi pastorali che Giovanni Paolo II ha compiuto nei ventotto anni del suo pontificato, durante i quali ha incontrato milioni di persone di ogni religione, stretto mani, baciato bambini, abbracciato idealmente e concretamente tanta gente, lasciando un’impronta indelebile nell’animo di ogni persona.

È ora possibile ripercorrere questo suo eterno peregrinare, raccogliendo a computer le immagini da posizionare in un album virtuale, con un simpatico gioco interattivo che racconta vita e viaggi del Papa assunto all’onore degli altari. Giocare è semplice: basta cliccare su www.papakarol.com e seguire le istruzioni riportate in quattro lingue (italiano, inglese, spagnolo, polacco), francese e tedesco in previsione. L’album virtuale è composto da 48 pagine a colori, in cui possono essere inserite 280 immagini interattive. Ogni immagine, ingrandibile in zoom, è dotata di una completa didascalia nelle varie lingue. L’album è acquistabile in forma virtuale e/o cartacea e, a raccolta completata, verrà inviato direttamente a casa del partecipante all’iniziativa.

È un modo indubbiamente innovativo per seguire, divertendosi, gli spostamenti di Giovanni Paolo II da Santo Domingo a Lourdes, dalla Turchia al Regno Unito, dal Polo Nord al Madagascar, dal Senegal all’amata Polonia, dall’Australia all’India, da Cuba alla Romania, dalla Terra Santa alla Grecia, e via peregrinando. Dal 1979 al 200 il Santo Padre, infatti, ha viaggiato più di tutti i 263 predecessori messi insieme, trattando temi sociali e religiosi, riavvicinando popoli in guerra, visitando paesi dove nessun Pontefice era mai stato prima.
Vero Apostolo tra le genti, Giovanni Paolo II non ha mai smesso di cercare (e trovare) punti in comune con le altre religioni, sia a livello dogmatico che dottrinale, essendo portato al dialogo ecumenico e al franco confronto interreligioso.

Nel suo viaggio dalla Grecia alla Siria sulle orme di San Paolo, è stato il primo Pontefice a mettere piede in una moschea, così come è stato il primo a recarsi nel Regno Unito, dove ha incontrato la regina Elisabetta II e l’arcivescovo di Canterbury, capo della chiesa anglicana. Nei tantissimi viaggi in aree a maggioranza ortodossa il Papa non ha mai nascosto il suo profondo desiderio che fosse posto fine al Grande Scisma del 1054. Profondi rapporti, inoltre, ha mantenuto con le comunità ebraiche di tutto il mondo, rendendo spesso omaggio alle vittime dell’olocausto e promuovendo la riconciliazione con gli ebrei, da lui ritenuti i “fratelli maggiori” dei cristiani.

Ha creato e promosso, infine, le Giornate Mondiali della Gioventù, raccogliendo attorno a sé, da Roma a Sydney, da Parigi a Buenos Aires, da Manila a Santiago di Compostela, milioni e milioni di “Papaboys” giunti dai quattro angoli della terra per applaudirlo e ascoltarlo.

Convivere con le proprie fobie.






FOBIE
di Giampaolo Perna

Non riuscire a chiudere occhio tutta la notte pensando al ragno che potrebbe essere entrato nella stanza; dover limitare i propri viaggi o la propria carriera perché salire su un aeroplano è come smettere di respirare; essere costretti a rinunciare a concerti, shopping e cinema per via del malessere che ci procura la folla. Sono solo alcuni esempi di come le fobie possano paralizzarci la vita. Agorafobia, fobia sociale, fobia delle malattie, fobia del sangue, fobia del cibo: le paure irrazionali che colpiscono oltre 10 milioni di Italiani sono le più diverse. Come nascono? In realtà non sono che versioni eccessive e sproporzionate di semplici reazioni di paura, la più importante emozione difensiva dell’essere umano e, in generale, di tutti gli esseri viventi. La paura ci aiuta a reagire di fronte ai potenziali pericoli, attivando il corpo e la mente a elaborare le risorse necessarie ad affrontare un ostacolo o a schivarlo, suscitando in noi la tipica reazione di “lotta o fuga” che è fondamentale per la nostra sopravvivenza. La paura è come un campanello d’allarme, che merita tutta la nostra attenzione perché solo così riusciamo a individuare il pericolo che l’ha fatto scattare, per poi superarlo e ritrovare la serenità perduta. La paura ha anche una funzione preventiva, perché attiva in noi una serie di comportamenti che allontanano o sviano le situazioni potenzialmente rischiose. Ma se diventa eccessiva o male indirizzata può trasformarsi in fobia, un condizionamento potentissimo alla nostra libertà di agire, esplorare, conoscere il mondo e noi stessi. Oggi la scienza ci offre valide tecniche terapeutiche per riconoscere le fobie, curarle e sconfiggerle, in modo da poter tornare padroni di noi stessi e della nostra vita.

L'AUTORE Giampaolo Perna nato a Hartford (USA) da padre italiano e madre giapponese, è uno dei massimi esperti mondiali dei disturbi d’ansia, con oltre vent’anni di esperienza clinica. Ha ricoperto numerosi incarichi accademici e attualmente è Professore Onorario in Psichiatria e Neuropsicologia dell’Università di Maastricht (Olanda). È Direttore Scientifico e Primario del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche della Casa di Cura San Benedetto Menni delle Suore Ospitaliere del Sacro Cuore di Gesù ad Albese con Cassano (Como) e del Centro Europeo per i Disturbi d’Ansia ed Emotivi (CEDANS) a Milano. È inoltre Responsabile Scientifico del progetto FIDANS per i disturbi d’ansia e da stress. Per Piemme ha pubblicato anche Ansia. Come uscire dalla gabbia e riprendersi la vita.

martedì 14 giugno 2011

Altro che crisi di nervi, donne furibonde...







DONNE CHE ABBAIANO E MORDONO
di Ana Manrique

Le tragicomiche avventure di Carmen e le altre
Le tre donne di questo libro non sono solo sull’orlo di una crisi di nervi, sono proprio furibonde

Carmen, Susana, Rebeca.
Gli uomini che hanno sposato sembravano quelli giusti, e invece si sono rivelati una delusione o un inferno

Per Susana, Rebeca e Carmen la resa dei conti arriva nel momento in cui si vedono costrette a riconsiderare la propria esistenza.
Susana ha scoperto che suo marito la tradisce nel letto coniugale. Rebeca ha capito che, nonostante abbia lottato per i diritti delle
donne, si trova intrappolata nella relazione con un uomo inetto. Quanto a Carmen, per lei è ancora più dura: il marito è uno
scansafatiche, alcolizzato e cocainomane che la picchia; e uno dei tre figli, il più ingombrante, si allea con lui, quando non
si ingozza di patatine davanti alla tv.
Con una bella dose di ironia e senso dell’umorismo, a metà tra un film di Almodóvar e un episodio di Desperate Housewives,
Donne che abbaiano e mordono è il ritratto definitivo e indimenticabile delle donne del post post post femminismo. Si sono
emancipate, hanno imparato a essere sexy, portano a casa i soldi, e ora si ritrovano immerse nella delusione fino al collo. Pronte
però a venirne fuori. Costi quel che costi.

L'AUTRICE Ana Manrique vive a Barcellona dove oltre a scrivere romanzi si occupa di arte. Prima di Donne che abbaiono e mordono ha pubblicato il romanzo Nadie dura siempre. Questo è il suo primo libro tradotto in italiano.

lunedì 13 giugno 2011

Dieta e cucina. La scatoletta come ultima risorsa...






UN ROMPISCATOLE IN CUCINA
di Marco Squizzato

Se una scatoletta di tonno o di piselli vi fa pensare a una triste cena da single, forse non conoscete l'ultima tendenza in fatto di cucina: piatti doc pronti in pochi minuti grazie all'aiuto di una scorta intelligente di scatolette. Sono loro le vere protagoniste della nuova cucina creativa, le piccole casseforti della natura che custodiscono a lungo sapori e aromi di verdure, legumi, cereali, carne e pesce. Una risorsa preziosa, da rivalutare e valorizzare: non più l'ultimo espediente davanti al frigorifero vuoto o l'occasionale rinforzo del pic nic, ma la base di piatti calibrati e ricchi di gusto, economici e di grande effetto, realizzati, con l'aggiunta di pochi ingredienti freschi, in una manciata di minuti. Con coraggio e ironia, Marco Squizzato smantella i miti dell'orto dietro casa, degli ingredienti scelti al mercato, delle lunghe preparazioni fedeli alla tradizione culinaria e mostra come trasformare i cibi conservati in ricette a cinque stelle, unendo le esigenze del gusto e quelle della praticità. Gli alimenti in scatola hanno fatto un salto di qualità: sono prodotti selezionati, conservati in modo ottimale, garantiti da marchi affidabili, che hanno trovato spazio anche nelle fiere gastronomiche e nelle boutique del gusto. Perché snobbarli? Lo Chef Rompiscatole propone una sperimentazione allegra, alla portata di tutti, e con le sue videoricette diffuse su YouTube e Facebook ha già conquistato molti giovani e maturi buongustai.

L'AUTORE Marco Squizzato Classe 1969, diplomato Istituto Alberghiero di Castelfranco (TV). Ha prestato opera in rinomate case di Torino e del Trevisano per approdare quindi nella zona Termale Aponense in qualità di Chef. Fa parte della "Confrére Chaine des Rôtissseur". Attualmente è responsabile di cucina del Ristorante Trattoria al Corso di Camposampiero (PD).

venerdì 10 giugno 2011

L'Italia non sarà più la stessa...







L' INIZIO DEL BUIO
di Walter Veltroni

L’11 giugno 1981, poco dopo le 13, l’Italia resta paralizzata davanti alla tv. Durante il Tg2, da un pozzo nella campagna di Vermicino, vicino a Frascati, proviene l’urlo di un bimbo che chiama la mamma. “È il pianto di un bambino che si sveglia nella notte, nel cuore di un incubo mostruoso, senza sapere se quella che ha vissuto è realtà o cattiva fantasia. È il pianto di un bambino che viene deportato, che vede la mamma allontanarsi e poi sparire, dietro una curva. È il pianto di un bambino al quale un adulto ha fatto la più orrenda delle violenze. È tutti i pianti di tutti i bambini del mondo. Tutti in una volta. Tutti in un bambino solo.” Quell’urlo, le interminabili ore di angoscia che seguiranno, il nome del bambino — Alfredino Rampi — sono impressi a fuoco da trent’anni nella memoria degli italiani. Che forse non ricordano una coincidenza: mentre Alfredino precipita nel pozzo, nel tardo pomeriggio del 10 giugno, alle 19, a San Benedetto del Tronto un giovane antennista, Roberto Peci, viene rinchiuso nel bagagliaio di una 127 e condotto in una “prigione del popolo”, dove le Brigate rosse l’avrebbero “processato” e poi ucciso per vendicarsi del fratello Patrizio, il primo pentito delle Br. Nel suo nuovo libro, Walter Veltroni racconta con lo scrupolo di un reporter e la partecipazione emotiva di uno scrittore quelle due tragedie parallele. Ripercorrendo i luoghi e intervistando i protagonisti, rivela aspetti inediti e coglie nei due episodi l’inizio di quello che sarebbe diventata la televisione: il grande occhio che trasforma la realtà in reality. A Vermicino fa irruzione, armata della sua potenza, nella vita vera di persone vere, annulla persino la distanza tra la dimensione pubblica e il momento della morte. Nella prigione di Roberto Peci, i brigatisti adeguano le modalità del sequestro alle nuove regole della società della comunicazione, usando la telecamera come faranno poi i terroristi di al-Qaida. È in quel giugno del 1981 che si è messa in moto l’onda nera, la coltre di buio che sempre più ci soffoca.

L'AUTORE Walter Veltroni è stato direttore dell’“Unità”, vicepresidente del Consiglio nel governo di Romano Prodi, segretario nazionale dei Democratici di sinistra, sindaco di Roma, segretario nazionale del Partito democratico e candidato premier alle elezioni politiche del 2008. Oltre ad alcuni libri sulla televisione e sul cinema, ha pubblicato per Baldini & Castoldi Il sogno spezzato. Le idee di Robert Kennedy (1993), La sfida interrotta (1994), Governare da sinistra (1997), I care (2000), per Einaudi il monologo Quando cade l’acrobata, entrano i clown (2010) e per Rizzoli La bella politica (1995), Forse Dio è malato. Diario di un viaggio africano (2000), a cui si è ispirato il regista Franco Brogi Taviani per il film omonimo, Il disco del mondo. Vita breve di Luca Flores, musicista (2003), da cui è stato tratto il film Piano, solo con Kim Rossi Stuart, Senza Patricio (2004), La scoperta dell’alba (2006, tradotto in 8 Paesi), La nuova stagione. Contro tutti i conservatorismi (2007) e Noi (2009).