venerdì 29 luglio 2011

Il vizio di Beha. Lottare per far diventare realtà le sue opinioni...








IL CALCIO ALLA SBARRA
di Oliviero Beha e Andrea Di Carlo

Il calcio ha tanti problemi ma non penso che stia peggio della media della società italiana. Giancarlo Abete Presidente Federazione italiana gioco calcio. Mi è accaduto tutto questo perché ero il più bravo a fare il mio mestiere. Luciano Moggi. Che cosa è successo al calcio, in Italia come in Europa, negli ultimi trent’anni? Quali sporchi giochi vengono condotti dietro lo spettacolo dello sport più amato del mondo? Chi ne muove gli enormi interessi nascosti? Questa edizione aggiornata di Indagine sul calcio si arricchisce di una nuova introduzione firmata da Oliviero Beha, che parte da Scommettopoli raccontandone le leggende, le memorabili figure dimenticate e facendo luce sul circuito internazionale delle scommesse e sui legami tra calcio, mafia e politica. Vecchi bomber burattinai, funzionari corrotti, giocatori indebitati fino al collo, professionisti che minacciano i colleghi e portieri che somministrano di nascosto sonniferi ai compagni: il romanzo nero del calcio scritto con tutta la passione e lo sdegno di chi ama questo sport ma ne conosce a fondo i peggiori retroscena.

L'AUTORE Oliviero Beha è editorialista del “Fatto quotidiano”, vicedirettore Rai e autore di trasmissioni televisive e radiofoniche di successo (Va’ pensiero, Radio Zorro, Radio a colori e Brontolo), di romanzi, testi teatrali, saggi e poesie tra cui l’ultima raccolta Meteko. Per BUR ha pubblicato Crescete & prostituitevi (2005) e Indagine sul calcio (2006).

Ha collaborato Andrea Di Carlo

giovedì 28 luglio 2011

Finite le rinunce per chi soffre di intolleranze alimentari








GOLOSI DI SALUTE
di Luca Montersino

Tutte le persone che soffrono di intolleranze alimentari non dovranno più rinunciare ai piaceri della gola. Chi dalla propria dieta deve eliminare glutine, latte, uova, zucchero o lievito potrà preparare dei dolci adatti a ogni occasione per potersi gustare crostate, biscotti, torte, creme e pasticcini senza sgarrare. Luca Montersino e Roberto Sammartini hanno raccolto e fotografato ricette ghiotte adatte a tutti i palati e a tutte le necessità, coniugando sapore e salute. Gli ingredienti impoveriti da processi di raffinazione industriale vengono sostituiti da alimenti genuini, sani e buoni: farro, riso integrale, kamut, zucchero d’uva, olio extravergine d’oliva, fruttosio, zucchero di mela e malto. Apre il libro un capitolo dedicato alle materie prime e una scuola base che insegna a realizzare le preparazioni fondamentali della pasticceria di Montersino – dalla pasta frolla alla meringa, dalla pasta sfoglia a quella per bigné – e svela i segreti del Maestro.

L'AUTORE Luca Montersino, piemontese, è nato nel 1973 e ha fondato ad Alba “Golosi di salute”, la prima pasticceria salutistica italiana dove propone dolci genuini e golosi d’altissima qualità. Dal 2001 al 2004 è stato direttore dell’Istituto Superiore Arti Culinarie Etoile. Oggi le sue gustose creazioni sono in vendita in tutte le migliori pasticcerie d’Italia che espongono il suo marchio. Insieme a Oscar Farinetti ha aperto le pasticcerie “Luca Montersino per Eataly” di Torino e Tokyo (presto anche a New York), affermandosi come pasticcere di fama internazionale. Con il suo stile inconfondibile, chiaro e preciso, ha conquistato il pubblico di Peccati di gola (Alice Tv) e La Prova del Cuoco (RaiUno). È autore di numerosi libri tra cui, per Fabbri, Golosi di salute (2006), Tiramisù e chantilly (2007) e Croissant e biscotti (2009).

mercoledì 27 luglio 2011

Spegnete la TV, salvate i più giovani...







SPEGNETE LA TV!
di Lucia Rizzi

Giocando, si educa!
Dalla tata più famosa d’Italia, un nuovo libro pratico da affiancare alla serie Fate i bravi! con più di 200 divertentissime proposte per crescere sereni e responsabili e passare tanti felici momenti insieme!
1-3 ANNI, GIOCARE PER SCOPRIRE: giochi con l’orsetto, giochi con le mani, giochi alla scoperta del mondo, scenette “scacciacapricci”, il baule magico, storielle e attività “scaccia-paure”, giochi dei mestieri, giochi della buona educazione, giochi per far da soli, giochi di movimento, giochi didattici

3-6 ANNI, GIOCARE PER CONDIVIDERE: giochi con le fiabe, attività per riconoscere le emozioni, il baule magico, giochi per imparare a stare insieme, giochi per apprendere, giochi creativi, attività di movimento

6-10 ANNI, GIOCARE DA BRAVI SPORTIVI: costruzioni con le regole, giochi dei piccoli artigiani, giochi di movimento, giochi da Bravi Sportivi, giochi didattici, giochi manuali e di fantasia

10-15 ANNI, GIOCARE PER DIVENTARE GRANDI: attività naturalistiche, collezioni, giochi da tavolo “fatti in casa”, attività di economia domestica, attività per comunicare

… UN PO’ PER TUTTI, GRANDI E PICCINI: giochi per Natale, per Pasqua, per i compleanni e le occasioni speciali
POSSIAMO EDUCARE i nostri figli facendoli divertire e, perché no, divertendoci assieme a loro?
La risposta di Lucia Rizzi, ormai da anni un sicuro punto di riferimento per i genitori italiani, è un entusiastico “sì!”. D’altra parte, il “lavoro” di madre e di padre è un impegno continuo, che non conosce pause, e anche il tempo libero può essere finalizzato all’apprendimento di corrette abitudini, senza con questo perdere in piacevolezza e spasso per tutti. Anzi!
Dopo aver affrontato in generale il tema dell’educazione da 0 a 15 anni nella serie bestseller Fate i bravi!, la tata più famosa d’Italia propone questo nuovo volume pratico che offre un’ampia e variegata serie di giochi e attività che, pur mantenendo sempre carattere ludico, favoriscono una crescita serena e il consolidarsi di positivi rapporti familiari.
Come bloccare il capriccio del piccolo di 2 anni che non vuole uscire di casa? Semplice: basta proporgli La telefonata.
Che gioco è adatto a un bambino di 5 anni che urla un po’ troppo? È perfetto I rumori attorno a noi. E, se poi ne volete stimolare la mente già vivacissima, provate con Sequenze di lettere e numeri.
Chi scatta per primo? è invece solo una delle otto attività per allenare i bambini fra i 6 e i 10 anni a diventare Bravi Sportivi, ovvero ad acquisire tutte le attitudini necessarie per giocare bene in una squadra, ma anche in famiglia e a scuola.
E se il vostro adolescente si rifiuta di comunicare con voi? Stanatelo con La lista delle preferenze.
Queste e tante altre sono le proposte originalissime che vi consentiranno di trasformare il tempo libero — in casa o all’aria aperta, in due o in tanti — e ogni momento della quotidianità — quando apparecchiate la tavola o durante un viaggio in automobile — in utile e proficuo divertimento. Da vivere felicemente insieme, bambini, ragazzi e genitori. Perché il gioco è più bello e funziona meglio se partecipano tutti!

L'AUTRICE Lucia Rizzi ex insegnante ed esperta in sindrome da deficit di attenzione e iperattività, ha raggiunto la fama partecipando fin dalla prima serie al programma televisivo cult SOS Tata (La7 e Fox Tv), ma soprattutto si è accreditata in materia di educazione con la serie di libri bestseller — Fate i bravi! (Rizzoli 2007; Bur 2009), Fate i compiti! (Rizzoli 2008; Bur 2010), Fate i bravi! (0-3 anni) (Rizzoli 2009; Bur 2010) e Fate i bravi! (10-15 anni) (Rizzoli 2010) — che hanno raggiunto le 300.000 copie. Ha una rubrica settimanale su Oggi in cui risponde alle domande di madri e padri.

martedì 26 luglio 2011

La vera storia di Marilyn. Raccontata da Marilyn.

presto su:






LA MIA STORIA
di Marilyn Monroe

Riflessioni autobiografiche scritte con Ben Hecht

All’inizio del 1954 Charles Feldman, agente di Marilyn Monroe, contatta Ben Hecht, uno dei più grandi sceneggiatori di Hollywood, per incaricarlo di scrivere «la prima autobiografia di Marilyn». Per un paio di mesi l’attrice e il suo ghostwriter si incontrano. E quella che doveva essere soltanto un’operazione commerciale per la diva in ascesa si trasforma in una lunga confessione senza filtri: l’infanzia negata, le prime esperienze sessuali, la contraddittoria consapevolezza della propria bellezza, l’ingresso a Hollywood, il matrimonio con Joe Di- Maggio e il tour in Corea in visita alle truppe americane (l’episodio con cui termina il racconto). Pubblicata solo nel 1974, dodici anni dopo la tragica scomparsa, My Story tesse una sorta di controcanto alla cornice aneddotica del mito che da sempre ha circondato Marilyn: la bambina ferita, l’adolescente abusata, la ragazza sfruttata, la donna depressa. In realtà lo sguardo della piccola Norma Jean, che Marilyn cerca per tutta la vita di coprire, non è diverso da quello dell’attrice che tenta disperatamente di sfondare a Hollywood. C’è la stessa levità dei sogni a occhi aperti di Norma nel modo in cui Marilyn descrive il mondo luccicante del cinema, non meno cinico di quello che aveva conosciuto da bambina, ma verso il quale nutre comunque una benevola comprensione. In fondo consapevole che dietro il volto patinato di Hollywood si nasconde una tragica fragilità, la stessa che c’è in lei, dietro la bellezza accecante che l’ha resa famosa. Finora mai tradotta in italiano, questa imperdibile edizione di My Story contiene gli strepitosi scatti realizzati, fra il 1953 e il 1957, dal grande fotografo Milton Greene, che di Marilyn è stato amico fraterno. Accanto alle foto di scena sul set di alcuni dei suoi più celebri film, scorrono in queste pagine immagini di una Marilyn meno conosciuta, che si diverte a giocare con l’obiettivo.

L'AUTRICE Marilyn Monroe (1926-1962), nome d’arte di Norma Jean Baker, è stata una delle attrici più popolari di tutti i tempi.

lunedì 25 luglio 2011

Vincitore del premio Strega 2011











STORIA DELLA MIA GENTE
di Edoardo Nesi







“Il rumore di una tessitura
ti fa socchiudere gli occhi e sorridere,
come quando si corre mentre nevica.
Il rumore della tessitura
non si ferma mai,
ed è il canto
più antico della nostra città,
e ai bambini pratesi
fa da ninna nanna.”


“Questa è la mia gente.
La mia gente che in tutta la vita
non ha fatto altro che lavorare.”
Storia della mia gente racconta dell’illusione perduta del benessere diffuso in Italia. Di come sia potuto accadere che i successi della nostra vitalissima piccola industria di provincia, pur capitanata da personaggi incolti e ruspanti sempre sbeffeggiati dal miglior cinema e dalla miglior letteratura, appaiano oggi poco più di un ricordo lontano. Oggi che, sullo sfondo di una decadenza economica forse ormai inevitabile, ai posti di comando si agitano mezze figure d’economisti ispirate solo dall’arroganza intellettuale e politici tremebondi di ogni schieramento, poco più che aspiranti stregoni alle prese con l’immane tornado della globalizzazione. Edoardo Nesi torna con un libro avvincente e appassionato, a metà tra il romanzo e il saggio, l’autobiografia e il trattato economico, e ci racconta, dal centro dell’uragano globale, la sua Prato invasa dai cinesi, cosa si prova a diventare parte della prima generazione di italiani che, da secoli, si ritroveranno a essere più poveri dei propri genitori.

L'AUTORE Edoardo Nesi ha pubblicato con Bompiani Fughe da fermo (1995), Ride con gli angeli (1996), Rebecca (1999), Figli delle stelle (2001), L’età dell’oro (2004, Premio Bruno Cavallini, Finalista Premio Strega 2005), Storia della mia gente (2010). Ha scritto e diretto il film Fughe da fermo (Fandango, 2001).

venerdì 22 luglio 2011

"PIUTTOSTO MORIRE IN PIEDI CHE VIVERE IN GINOCCHIO."







COME ABBATTERE UN REGIME.
di Gene Sharp

"PIUTTOSTO MORIRE IN PIEDI CHE VIVERE IN GINOCCHIO."
Albert Camus

"C'ERO A TIENANMEN, QUANDO I CARRI ARMATI CI SONO VENUTI ADDOSSO. VEDENDO IN TV I RAGAZZI EGIZIANI HO TEMUTO CHE POTESSE FINIRE DI NUOVO COSÌ. MA PER TUTTI I REGIMI C'È UN PUNTO DI NON RITORNO. LA RIVOLTA ORA AVANZA OVUNQUE."
Gene Sharp, "la Repubblica", 17 febbraio 2011

Questo testo è diffuso come un vangelo della ribellione. Ha aiutato movimenti che hanno abbattuto regimi: Milošević nel 2000 e oggi Ben Ali e Mubarak. Tutto attraverso nonviolenza e informazione. Sharp descrive le fonti di legittimità del potere (non solo gli eserciti, interessanti sono le "fonti intangibili", cioè psicologiche, che portano ad accettare l'oppressione); denuncia l'inefficacia di negoziati e compromessi e la finzione di una democrazia conquistata attraverso l'intervento dall'estero. La vera ribellione nasce dall'interno. Richiede consapevolezza collettiva, non collaborazione, pubblica resistenza. In questo manuale ci sono i metodi per costruirla.

L'AUTORE Gene Sharp (1928) usa internet a fatica, ma questo suo manuale è diffuso in rete soprattutto tra i più giovani. Studioso e professore di Scienze politiche all’Università del Massachusetts, è impegnato da anni nella ricerca e nella pianificazione di tecniche e strategie di ribellione nonviolenta ai regimi. I suoi scritti, e principalmente questo libro, hanno ispirato movimenti di opposizione in diverse parti del mondo, dalla Birmania (oggi Myanmar) alla Serbia di Miloševi´c, fino, più di recente, alle rivolte di piazza che stanno sconvolgendo il mondo arabo. È stato definito «il von Clausewitz della nonviolenza» e l’istituzione che ha fondato (Albert Einstein Institution) da anni promuove questa sua battaglia. Sharp si è formato sui testi di Mohandas Gandhi e sulla storia della rivolta per l’indipendenza dell’India. La sua fede e militanza all’insegna della nonviolenza gli causerà negli anni Cinquanta un periodo di carcere per diserzione durante la Guerra di Corea (1950-1953). Oggi il Medio Oriente è il banco di prova di questa rivolta fatta di consapevolezza, non collaborazione e resistenza attiva.

giovedì 21 luglio 2011

I patrioti e le patriote dell'unità d'Italia







VITE PER L'UNITA'
di Silvia Tatti e Beatrice Alfonzetti

Ci sono tanti modi per celebrare i 150 anni dell’Italia unita e ricordarne gli artefici; uno dei più suggestivi è ripercorrere gli eventi attraverso l’agire e lo spirito, la passione e gli stati d’animo di alcuni grandi testimoni e protagonisti. È quanto avviene in queste pagine, che tratteggiano dodici profili di letterati, politici, scrittori e musicisti all’insegna di un’unica dimensione della vita e dell’opera: quella di patrioti e patriote. Con i versi o con le spade, nei teatri o nelle piazze, in patria o in esilio, queste figure si muovono sul palcoscenico infuocato di anni turbinosi. Molti lo sanno e agiscono con piena consapevolezza, altri meno, e però tutti quanti tessono i fili invisibili di una stessa trama: fare l’Italia che non c’era. In questi racconti non ci sono eroi ma gesti, simboli, miti, esperienze di vita e di scrittura. Ci sono le ansie, le sofferenze, le crisi di chi è costretto all’esilio, alla fuga, al carcere. C’è una letteratura che parla di italiani, stranieri, patria, oppressori, invasori, catene, ricordi; che inventa generi e forme; che elabora analisi impietose o utopiche insieme a progetti politici. C’è un teatro musicale, apprezzato in tutto il mondo, che fornisce un potenziale di «italianità» pronto ad accogliere le sollecitazioni della storia e ad assumere un significato politico. Ogni vita è legata all’altra da amicizie, incontri segreti, conoscenze, libri, scene. Il racconto di queste esistenze, o dei miti elaborati dai contemporanei attorno a esse, ci aiuta a guardare con altri occhi il teatro, la musica e la letteratura. Mondi di carta e di suoni che hanno disegnato e formato una nazione e che ci vengono restituiti grazie al racconto documentato e coinvolgente di dodici prestigiosi studiosi italiani e stranieri.

LE AUTRICI

Silvia Tatti insegna Letteratura italiana presso l’Università «La Sapienza» di Roma. Ha pubblicato Le «tempeste della vita». La letteratura degli esuli italiani in Francia nel 1799 (1999) e L’antico mascherato. Roma antica e moderna nel Settecento (2004).

Beatrice Alfonzetti insegna Letteratura italiana e Letteratura teatrale presso l’Università «La Sapienza» di Roma. Fra i suoi numerosi volumi, Il corpo di Cesare. Percorsi di una catastrofe nella tragedia del Settecento (1989) e Drammaturgia della fine. Da Eschilo a Pasolini ...

mercoledì 20 luglio 2011

Berlusconi e Ruby, visti come mai prima d'ora...





LE CENE ELEGANTI
di Piero Colaprico

Berlusconi e Ruby, visti come mai prima d'ora
Lei, una ragazzina sfrontata e furba. Lui, un uomo politico troppo potente che non si contiene più.

Esiste un fiume sotterraneo che ci scorre accanto, ma che non vediamo. È questa corrente, ora limpida, ora limacciosa, che dai bar di corso Buenos Aires a Milano può portare una diciassettenne come Ruby Rubacuori, la ragazza che non aveva niente, nella villa di Silvio Berlusconi, l'uomo che aveva tutto. E poi un'orda barbarica di ragazze disponibili, che ballano nude per lui nel rito del bunga bunga. Tra ristoranti e grandi alberghi, discoteche e ville, si sviluppa una storia che fa spesso esclamare: "Impossibile!". Eppure, Ilda Boccassini, il magistrato che ha messo paura a Cosa nostra e alla 'ndrangheta calabrese, ha indagato insieme con i colleghi su una vicenda che ha dell'incredibile.
Ed è emerso davanti ai suoi occhi un universo inedito: tra bonifici bancari e gioielli costosi in regalo, tra case gratis e spogliarelli, i meccanismi del mondo della prostituzione e dello show business vengono documentati, registrati, filmati.
Nell'avvincente narrazione di un grande cronista, scorrono le voci e le testimonianze, le analisi tecniche della polizia e le "soffiate" e, come in ogni giallo che si rispetti, "la caccia" dei detective ci pone di fronte a qualche domanda più importante: con i soldi si riesce davvero a comprare tutto, compresa una vita sessuale che la natura ti ha tolto? Oppure, qualche volta, il Destino decide che è arrivato il momento di dire basta?
Berlusconi e Ruby, visti come mai prima d'ora, ci raccontano il lato oscuro del potere all'italiana.

L'AUTORE Piero Colaprico, vive a Milano, è scrittore di gialli e inviato speciale di "Repubblica", per il quale segue numerose storie di criminalità e corruzione (è l'"inventore" del termine Tangentopoli) e ha svelato per primo, insieme all'editorialista Giuseppe D'Avanzo, il giallo della telefonata del premier in questura e le serate con bunga bunga ad Arcore. Per settimane, "Repubblica" ha avuto il maggior numero e la più alta qualità delle informazioni sul caso.
Ha scritto saggi e fiction. Tra i primi, Manager calibro 9-vent'anni di malavita a Milano (Garzanti 1996), basato in parte sui colloqui avuti con Saverio Morabito, uno dei principali pentiti dei clan calabresi al Nord, e Capire tangentopoli (il Saggiatore 1996).
Tra i suoi titoli di fiction ci sono Kriminalbar (Garzanti 1998), dedicato agli stili di vita della penultima generazione della malavita italiana; Trilogia della città di M. (il Saggiatore 2004, premio Scerbanenco, arrivato alla quinta edizione) e La donna del campione (Rizzoli 2008).
Un discorso a parte riguarda il ciclo dei romanzi che hanno per protagonista Pietro Binda, un anziano maresciallo della sezione Omicidi dei carabinieri di via Moscova, che indaga nella Milano degli anni ottanta. I primi tre (Marco Tropea Editore) sono stati scritti insieme all'anarchico Pietro Valpreda, che forse aveva il sogno di incontrare un investigatore "buono", visto quello che gli era capitato, detenuto ingiustamente per la strage di piazza Fontana e in attesa di processo per anni. Poi, con la morte di Valpreda, Colaprico ha proseguito da solo, scrivendo altri romanzi sul maresciallo Binda. Per il teatro ha scritto Qui città di M, in replica da quattro anni.


martedì 19 luglio 2011

Intercettazioni telefoniche. Il nuovo tribunale dell'inquisizione

presto su:







LE INTERCETTAZIONI DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
di Denis Lovison

Il libro fornisce un inquadramento sistematico ed organico della disciplina delle intercettazioni e ne evidenzia i punti caratterizzanti. In quest'attività l'autore riporta gli orientamenti di dottrina, giurisprudenza di merito, di legittimità e costituzionale, sia recenti che lontani nel tempo. L'autore affronta altresì le criticità che hanno interessato l istituto e le costruzioni ermeneutiche utilizzate da dottrina e giurisprudenza per la loro risoluzione; i problemi ancora irrisolti e le problematiche nuove, in prospettiva de iure condendo. Il tutto impreziosito da riflessioni e proposte sviluppate alla luce delle attività intercettive effettuate in prima persona dall'autore, nell'ambito delle attività d'indagine dallo stesso condotte negli anni.

L'AUTORE Denis Lovison è nato a Cittadella e, dopo il diploma superiore, ha frequentato la Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Velletri. Ha quindi conseguito la laurea in Scienze dell'Amministrazione (curriculum operatore giudiziario) presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Siena, cui ha fatto seguito la laurea magistrale in Giurisprudenza presso l'Università “Kore” di Enna, discutendo una tesi in procedura penale sulle intercettazioni. Ha frequentato un corso presso l'Istituto Superiore di Tecniche Investigative dell'Arma dei Carabinieri riservato a marescialli addetti ai nuclei investigativi. Nel 2008 una lunga esperienza di lavoro all'estero gli ha permesso di confrontarsi con colleghi di altri paesi europei e americani. Nello stesso anno il Dipartimento dell'Esercito Americano gli ha conferito l’Army Achievement Medal.

lunedì 18 luglio 2011

Mauro Corona vince il premio Bancarella

seconda presentazione






LA FINE DEL MONDO STORTO
di Mauro Corona

Uno scenario apocalittico che nelle terribili ed evocative parole di Corona prefigura cosa potrebbe succedere se l’uomo non torna a rispettare se stesso e l’ambiente in cui vive. “Mettiamo che un giorno il mondo si svegli e scopra che sono finiti petrolio, carbone e corrente elettrica. Non occorre immaginarlo, prima o dopo capiterà. Ma facciamo finta che sia già qui. Ha un brutto muso quel giorno. Tempo duro, infame, che scortica il mondo a coltellate. Lo spoglia di tutto. Di quel che serve e di quel che non serve. La gente all’improvviso non sa che fare per riacciuffare il necessario: sta dentro la natura, ma, per averlo, occorre tirarlo fuori, cavarlo con le mani. E la gente, le mani, non le sa più usare”. Che cosa succede agli uomini che non sanno più cavarsela senza energia? Prima, per scaldarsi, bruciano i mobili, poi i soldi. Prima, per nutrirsi, mangiano qualsiasi cosa, poi diventano antropofagi.

L’AUTORE Mauro Corona, nato nel 1950 a Erto (Pordenone) ha ereditato dal nonno paterno la passione per il legno, diventando uno degli scultori lignei più apprezzati d’Europa. Dal padre gli deriva l’amore per la montagna: alpinista e arrampicatore fortissimo, ha aperto oltre trecento nuovi itinerari di roccia sulle Dolomiti d’Oltrepiave. Il successo letterario arriva nel 1997 con Il volo dellamartora: da allora un pubblico appassionato e sempre più numeroso accoglie
con entusiasmo ogni suo nuovo libro.

Il romanzo nero del calcio italiano dal 1896 a oggi






TUTTO IL MARCIO MINUTO PER MINUTO
di Enzo Catania Mario Celi

Consultare gli almanacchi sportivi per ricostruire la vera storia del calcio è come pretendere che un’enciclopedia vi possa servire per comprenderlo. Prendetene pure una qualsiasi, fosse anche la migliore di tutte. All’apposita voce, troverete qualcosa come «per praticarlo sono utilizzati un pallone sferico e un campo di gioco con due porte ed è adottata una serie di regole codificate». Ingenui questi enciclopedisti. Paiono trascurare ciò che molti nel mondo della pedata compresero fin dagli albori, e cioè che quelle regole, più che rispettate, potevano essere interpretate, quando non aggirate e violentate.
Scandali e truffe sono vecchi come il calcio. E la gramigna dell’ultima Calciopoli affonda le sue radici nei giorni in cui un pallone di cuoio prese a rotolare sull’erba. Un libro inchiesta unico e documentato, un’indagine a tutto campo, colleziona aneddoti e illumina episodi di violenza e storie di (mal)costume, prendendo il via fin dagli albori del nostro campionato.
Ricco di dati e retroscena, questo è il romanzo nero del calcio italiano.

GLI AUTORI

Enzo Catania giornalista e scrittore, ha curato inchieste sui più scottanti avvenimenti politici, di attualità e di costume. Classe 1940, ha esordito come giornalista a Tempo illustrato ed è stato direttore fino al 1997 del quotidiano Il Giorno dell’Eni, dopo esserne stato per anni condirettore. Legatissimo a Peppino Prisco, leggendario vicepresidente dell’Inter, è da sempre tifoso nerazzurro. Per Piemme ha pubblicato, con il collega Mario Celi, Tutto il marcio minuto per minuto. Il romanzo nero del calcio italiano dal 1896 a oggi.

Mario Celi scrittore e giornalista de "Il Giornale"

sabato 16 luglio 2011

Da dove viene la crisi e come si può pensare di uscirne








FINE DELLA FINANZA
di Massimo Amato e Luca Fantacci

Da dove viene la crisi e come si può pensare di uscirne

Si dice, con leggerezza, che tutte le crisi prima o poi finiscono – salvo ammettere in seguito, con altrettanta leggerezza, che ve ne saranno sempre di nuove. Ma le crisi non sono affatto un inevitabile «effetto collaterale» della finanza. Piuttosto, sono la prova di un difetto costitutivo dell’attuale configurazione della finanza di mercato. È pensabile un’altra finanza? Per rispondere a questa domanda gli autori sottopongono la crisi finanziaria a una triplice interrogazione. Che cosa è entrato in crisi? Non semplicemente un insieme di strumenti, ma un’intera concezione della finanza. Le stesse innovazioni che ieri promettevano a tutti, attraverso un crescente indebitamento, benefici indiscriminati, sono diventate improvvisamente causa di sofferenze e di perdite altrettanto indiscriminate. In ogni caso, esse sono il portato di una finanza che manca sistematicamente il proprio fine. Ma il fine della finanza coincide con la fine, ossia con il pagamento a tempo debito e la chiusura dei conti fra debitori e creditori. Da dove viene la crisi? Non da una frenesia di novità e di profitto degli ultimi decenni, ma da una lunga serie di decisioni, più o meno consapevoli. Ripercorrendo a ritroso la storia finanziaria dell’Occidente moderno, il libro rintraccia le radici di un sistema che ha fatto del credito e della moneta una merce, per poter finanziare indiscriminatamente la pace e la guerra. Come uscire dalla crisi?Non accontentandosi di palliativi, capaci solo di preparare ulteriori e più gravi crisi, ma impegnandosi in una riforma del sistema monetario e creditizio fondata su un pensiero adeguato. Ripensare la finanza significa, oggi, imparare a distinguere ciò che troppo spesso è confuso: moneta e credito, moneta e merce, economia di mercato e capitalismo. E riaprire il dibattito sui principi e sui fini implicati da un rapporto sano fra economia e finanza, di cui si sente sempre più drammaticamente l’esigenza.

GLI AUTORI

Massimo Amato è studioso di storia della moneta e autore di Il bivio della moneta (Egea, 1999) e Le radici di una fede. Per una storia del rapporto fra moneta e credito in Occidente (Bruno Mondadori, 2008). Insegna Storia economica all’Università Bocconi.

Luca Fantacci, studioso di storia della moneta e del pensiero di Keynes, ha pubblicato La moneta. Storia di un’istituzione mancata (Marsilio, 2005). Insegna Storia economica all’Università Bocconi.

venerdì 15 luglio 2011

Alcuni consigli per avere successo nel lavoro e nella vita...







TI FACCIO VEDERE IO!
di Joe Navarro

I segreti del linguaggio del corpo svelati da un agente dell'FBI

DOPO "NON MI FREGHI", CON IL NUOVO BESTSELLER JOE NAVARRO CI SVELA I SEGRETI PER FARE CARRIERA

Perché alcuni di noi hanno tutto quello che serve per avere successo - formazione, competenze, capacità, motivazioni - eppure non riescono a fare la carriera che meritano? Joe Navarro, ex agente FBI e specialista di linguaggio del corpo, non ha dubbi: dipende da quello strumento silenzioso ma potentissimo dell'intelligenza non verbale. Cioè da quello che comunichiamo attraverso i nostri gesti, i movimenti del corpo, le espressioni del viso, come mostriamo le emozioni, come ci vestiamo, gli oggetti che possediamo, i comportamenti consci e inconsci. Padroneggiare l'intelligenza non verbale significa riconoscere questi movimenti involontari, interpretare e anticipare le mosse dell'interlocutore, influenzare gli altri e in generale avere la marcia in più che ci serve per ottenere tutto ciò che vogliamo. Con questo metodo, collaudato in anni di esperienza, Navarro dimostra come i trucchi per avere successo, dando una svolta alla carriera e riuscire nel lavoro, siano alla portata di ciascuno. Per vincere, dunque, basta partecipare.

L'AUTORE Navarro Joe è un esperto di comunicazione non verbale, conosciuto nell’FBI come “la macchina della verità umana”. Insegna alla Saint Leo University, è consulente di banche, assicurazioni, studi legali e tiene corsi per professionisti di Texas Hold’em. Questo è il suo primo libro pubblicato in Italia.

giovedì 14 luglio 2011

Il buio della malattia, la luce della fede







IL CIELO PUO' ATTENDERE
di Umberto Scapagnini

Ci sono momenti nella vita che segnano una svolta. A raccontarlo può sembrare strano, ma noi sappiamo che tutto ciò che di male, o di bene, ci è successo dopo, è iniziato lì. Per Umberto Scapagnini quel momento è stato il 2005 quando, in veste di sindaco di Catania, partecipa a una partita di calcio di beneficenza e si procura una frattura. Da allora gli eventi negativi si susseguono senza tregua. Poco tempo dopo, la sua compagna gli nota un gonfiore sulla tempia, che si rivelerà essere un melanoma molto radicato.
È così che nella vita di Scapagnini irrompono il dolore e la paura. Dopo l’operazione e un iniziale ottimismo, il male si ripresenta più insidioso di prima. C’è un’unica possibilità per lui: una cura sperimentale che però può avere devastanti effetti collaterali. Infatti lo porterà al coma.
Ma proprio quando sembra che tutto sia perduto, una luce misteriosa e l’apparizione rassicurante di Padre Pio, lo conducono fuori dal tunnel. Le metastasi sono scomparse.
Accolto dal sorriso dei suoi affetti più cari, Scapagnini nasce una seconda volta. Dopo tanta sofferenza e la fatica di riprendere il contatto con la quotidianità, la pagina negativa aperta quella sfortunata sera pare essere terminata.
Una storia di dolore, malattia e guarigione in cui la fiducia nella scienza e in se stessi, uno sguardo positivo sul mondo e la fede in Dio si uniscono per celebrare una volta ancora la bellezza della vita.

L'AUTORE Umberto Scapagnini, nato a Napoli nel 1941, neurofarmacologo di livello internazionale, è professore ordinario all’università di Catania e lecturer di neuroendocrinologia all’università di San Francisco. È stato deputato europeo alla presidenza della Commissione per la Ricerca, poi sindaco di Catania e quindi deputato alla Camera nella Commissione Sanità. Conta oltre 500 pubblicazioni scientifiche in inglese, e ha contribuito con un proprio capitolo a una cinquantina di libri specialistici. In Italia ha pubblicato La manutenzione della vita (Mondadori,1997) e La salute ritrovata (Mondadori, 1999).

mercoledì 13 luglio 2011

“Un grande giornalista, un grande scrittore... (al maschile come voleva lei)







SAIGON E COSÌ SIA
di Oriana Fallaci

“Un grande giornalista, un grande scrittore (al maschile come voleva lei) descrive quello che vede, e soprattutto quello che gli altri non vedono, ma vedranno.”
— Dalla Prefazione di Ferruccio de Bortoli
Saigon e così sia, dal titolo di un famoso articolo di Oriana Fallaci pubblicato da “L’Europeo” nel maggio 1975, raccoglie in un volume postumo, pubblicato da Rizzoli nel 2010, i reportage dal Vietnam del Nord e dalla Cambogia (1969-1970), alcune celebri interviste ai protagonisti di quel conflitto e lo straordinario resoconto della caduta di Saigon. Come scrive Ferruccio de Bortoli nella Prefazione, “è l’ideale continuazione di Niente e così sia, un diario preciso, un racconto fedele. Che comincia con una delusione, cocente. Con la sensazione, dolorosa (quando Oriana sbarca ad Hanoi), che quel Paese avvolto in ‘un silenzio disumano’ fosse molto diverso dall’immagine eroica e antimperialista che ne aveva gran parte dell’Occidente, e che aveva sedotto anche lei”.
Alla preparazione di quest’opera la Fallaci si era dedicata a più riprese, ancora nei mesi precedenti la sua scomparsa nel settembre del 2006, spinta dal desiderio di completare la sua testimonianza della guerra nel Sud-Est asiatico. Era stato il governo comunista di Ho Chi Minh a invitarla, nel 1969, dopo gli articoli dal Vietnam del Sud pubblicati da “L’Europeo” e tradotti nel mondo intero. Oriana si fa ricevere dal generale Giap, parla con le giovani donne impegnate nella difesa antiaerea, incontra due prigionieri americani. Quando la guerra si sposta in Cambogia, raggiunge Phnom Penh e scrive dei Khmer rossi e del corrotto e astutissimo re Sihanouk. È di nuovo a Saigon mentre avanzano nordvietnamiti e vietcong, “…gli angeli vendicatori con la loro spietata incorruttibilità”.
La Fallaci è come sempre in prima linea e il suo giudizio è coraggioso e netto: “Gli elementari diritti delle creature sono infranti sia a Saigon che ad Hanoi, da nessuna parte della barricata v’è la risposta alle nostre speranze”.

L'AUTRICE Oriana Fallaci (1929-2006), fiorentina, è stata definita “uno degli autori più letti ed amati del mondo” dal rettore del Columbia College of Chicago che le ha conferito la laurea ad honorem in letteratura. Ha intervistato i grandi della Terra e come corrispondente di guerra ha seguito i conflitti più importanti del nostro tempo, dal Vietnam al Medio Oriente. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Nel luglio 2008 Rizzoli ha pubblicato il suo romanzo postumo Un cappello pieno di ciliege, riproposto in edizione economica nel luglio 2009. Il piano della nuova collana BUR Rizzoli delle Opere di Oriana Fallaci comprende le riedizioni di: I sette peccati di Hollywood (1958), Il sesso inutile (1961), Penelope alla guerra (1962), Gli antipatici (1963), Se il Sole muore (1965), Niente e così sia (1969), Quel giorno sulla Luna (1970), Intervista con la storia (1974), Lettera a un bambino mai nato (1975) sia in volume sia nella forma dell’audiolibro registrato nel 1993, Un uomo (1979), Insciallah (1990), la Trilogia composta da La Rabbia e l’Orgoglio (2001), La Forza della Ragione (2004) e Oriana Fallaci intervista sé stessa – L’Apocalisse (2004), Intervista con il Potere (2009) e Saigon e così sia (2010). Ogni volume è presentato con una nuova Prefazione.

martedì 12 luglio 2011

Quante cose pensi di conoscere?

iltrovalibri.it





SEI PIU' BRAVO DI UN RAGAZZINO DI QUINTA?
AA. VV.

Quante sillabe ci sono nella parola aereo? In quale emisfero vivono i pinguini? Qual è il mare più profondo d'Italia? Due dei sette re di Roma ebbero lo stesso nome, quali?
Cosa sono di a da in con su per tra fra? Che differenza c'è tra stalattiti e stalagmiti? C'è stato un tempo in cui sapevi rispondere a tutte queste domande (o quasi). Erano gli anni in cui portavi il grembiulino, la cartella sulle spalle con quaderni e pennarelli colorati e seduto dietro al tuo banchetto ascoltavi, almeno un po', la maestra. Facevi le elementari e di lì a poco avresti superato il primo grande scoglio della tua vita: l'esame di quinta. Ma che cosa è rimasto di tutto quello che hai imparato? Quanto ti ricordi di quelle ore spese a guardare la lavagna? Non è che magari oggi un ragazzino di dieci anni ne sa molto più di te? Mettiti alla prova con centinaia di domande, divise per materia, e scopri se anche oggi saresti in grado di superare l'esame di quinta elementare. E se urge un ripasso ci sono tante schede un po' ironiche e un po' serie, con il sapore del caro vecchio sussidiario per non dimenticarti più che "tale e quale non si apostrofano mai davanti a vocale" o che "dassi e stassi sono errori grassi"!

lunedì 11 luglio 2011

Il risultato di 20'anni di Berlusconi...








LA VITA QUOTIDIANA AI TEMPI DEL SILVIO
di Enrico Brizzi

Ancora un attimo prima che accadesse, sembrava impossibile. Invece è successo. Se non sono miracoli questi, di cosa mai sapremo ancora provare meraviglia?
«Quando il Silvio, raccontatore di miracoli impareggiabile, si affacciò sulla scena politica, ancora si ripeteva in giro che la televisione era lo specchio della società. Era un'interpretazione ormai inadeguata: presto la società italiana sarebbe entrata dentro quello strano specchio, tutta intera come Alice e, come lei, sarebbe partita per il viaggio più colorato e spaventoso della propria Storia.» Enrico Brizzi racconta con ironia l'Italia dagli anni Ottanta a oggi. Nell'agra commedia nazionale c'è posto per passioni e amicizie, Pertini e Supergulp, Berlinguer e Drive in, gli anni del Pentapartito e lo strano destino di un narratore esordiente. E poi il Silvio, l'ascesa al potere, i pubblici scandali, la fine del mito. La Prima e la Seconda Repubblica del nostro Paese sempre in attesa di un'altra primavera.

L'AUTORE Enrico Brizzi, bolognese classe 1974, si è fatto conoscere appena ventenne col romanzo d'esordio Jack Frusciante è uscito dal gruppo (Transeuropa). In tempi più recenti, la pratica dei viaggi a piedi gli ha ispirato Nessuno lo saprà (Mondadori 2005) e Il pellegrino dalle braccia d'inchiostro (Mondadori 2007). Con L'inattesa piega degli eventi (2008) e La Nostra guerra (2009), entrambi per Baldini Castoldi Dalai, Brizzi ha invece dato vita a un vero e proprio ‘mondo alternativo' dove l'Italia è uscita vincitrice dalla seconda guerra mondiale. Nel 2008 ha pubblicato in questa collana La vita quotidiana a Bologna ai tempi di Vasco, del quale il presente volume è ideale prosieguo e completamento.
Bibliografia completa sul sito web www.enricobrizzi.it.

venerdì 8 luglio 2011

Sprecopoli. Tutto quello che non vi hanno mai detto sugli sprechi della politica.






SPRECOPOLI
di Mario Cervi e Nicola Porro

Lo hanno scritto per Mondadori due giornalisti dalla penna brillante: Mario Cervi e Nicola Porro, entrambi al Giornale in qualità - rispettivamente - di editorialista e vicedirettore ad personam. E lo hanno intitolato, non a caso, ‘Sprecopoli'. Un titolo che richiama alla mente altri fenomeni passati alla storia con lo stesso suffisso: tangentopoli, sanitopoli, vallettopoli, bancopoli e altre ‘opoli'. Anche in questo caso, sottolineano gli autori sin dalle prime battute, "lo scandalo è sotto gli occhi di tutti": per finanziare "una politica costosa e senza progetto" - portata avanti da un esercito di 179 mila eletti (dati Confindustria) - i cittadini italiani spendono ogni anno ben quattro miliardi. La lista degli sprechi è lunga, anzi lunghissima. E non risparmia nessuno. Comincia dal colle più alto, il Quirinale, che spende ogni anno 235 milioni di euro (l'Eliseo ne spende appena 32 milioni), e, ‘giù giù per li rami', scende poi fino al Parlamento - "la maggior fucina di sprechi del sistema politico italiano" con circa mille fra deputati e senatori e ben 2.700 dipendenti – per fare quindi tappa a Palazzo Chigi – con i suoi 262 dipendenti con qualifica dirigenziale, i 1.806 dipendenti delle ‘aree funzionali' e gli altri 1.573 ‘comandati' da altre Amministrazioni, per un totale di 3641 unità – prima di addentrarsi nei meandri dei novemila Enti Locali, vero monumento del paese di Sprecopoli, dove fa bella mostra di sé (in verità non solitaria) il ‘caso Calabria' che "se non può essere preso a paradigma di tutta l'Italia", sottolineano gli autori, si può certamente "utilizzare come buona approssimazione". La ‘punta dello stivale' è, infatti, abitata da ben 8077 amministratori locali: "un politico eletto ogni 230 abitanti per un conto finale di 36 milioni di euro l'anno". Un viaggio nella ‘selva selvaggia dello scialo', quello che ci propongono Cervi e Porro, che lascia a dir poco interdetti. Nove istantanee fulminanti, tanti sono i capitoli che ci accompagnano lungo le 254 pagine di un volume scritto in modo chiaro e assolutamente ben documentato. Un volume che, purtroppo, non sembra voler lasciare spazio a illusioni. Anche se riconosce che qualcosa sembra comunque muoversi: non tanto l'indagine conoscitiva sui costi della politica promossa dal presidente della Camera, Fausto Bertinotti ("di solito – dicono gli autori - le indagini conoscitive del Parlamento aggiungono soltanto qualche voce di spreco alle già esistenti") quanto "piuttosto il disegno di legge presentato da tre deputati dell'Italia dei valori nei cui sedici articoli si prevede l'abolizione di tutte le indennità accessorie dei parlamentari, la concessione della pensione solo ai parlamentari che abbiano maturato due legislature, un tetto invalicabile di 12 ministri per il governo, il dimezzamento degli assessori provinciali e l'abolizione delle comunità montane". "Se il testo passasse si otterrebbe un risparmio di 3 miliardi di euro l'anno", urlano Cervi e Porro. Ma "non passerà" sostengono senza mezzi termini. Qualora avessero ragione assisteremmo, purtroppo, ad un ulteriore allontanamento dei cittadini dalla politica e vedremmo rafforzarsi il rischio di un tornado che, "come nel 1992" potrebbe travolgere i partiti. E con essi la democrazia.

GLI AUTORI (fonte wikipedia)
Nicola Porro laureato in economia e commercio, è giornalista professionista dal 1997. Ha lavorato al Foglio e ha condotto Prima Pagina su Rai Radio 3.
Nell'ottobre del 2010 è stato indagato dalla Procura di Napoli per violenza privata nei confronti della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.
Gestisce un blog, Zuppa di Porro, sul sito internet de Il Giornale.

Mario Cervi durante la Seconda guerra mondiale è ufficiale di fanteria in Grecia dove, dopo l'8 settembre del 1943, viene fatto prigioniero dai tedeschi. Inizia la carriera di giornalista nel 1945, come cronista del Corriere della Sera. Come inviato speciale si occupa di cronaca giudiziaria, seguendo i grandi processi. È testimone di importanti avvenimenti esteri: dalla crisi di Suez (1956) al golpe dei colonnelli in Grecia (1967), al golpe di Augusto Pinochet in Cile (1973) (Cervi è uno dei tre giornalisti italiani presenti a Santiago il giorno della morte di Salvador Allende), all'invasione turca di Cipro (1974). Nel giugno del 1974 lascia il Corriere della Sera ed è tra i fondatori insieme a Indro Montanelli de Il Giornale, con incarichi di editorialista e inviato, poi anche vice direttore. Con Montanelli ha un consolidato rapporto di amicizia e collaborazione: insieme infatti scrivono tredici volumi della Storia d'Italia e Milano ventesimo secolo. Cervi segue il suo direttore anche nell'esperienza de La Voce, salvo poi tornare sui suoi passi quando gli viene offerta la direzione del Giornale, dopo l'abbandono di Vittorio Feltri. Lascia la direzione nel 2001 al suo braccio destro e operativo Maurizio Belpietro, ma continua la sua collaborazione come editorialista. Cura da tempo anche una rubrica politica sul settimanale Gente. Nel 2007 ottiene il Premio Boffenigo per il Giornalismo 5 edizione che gli viene conferito il 15 settembre 2007 presso la sala congressi Boffenigo Boutique Hotel a Costermano sul lago di Garda.