Italiani popolo di risparmiatori, bravissimi da sempre a sacrificare l’oggi in nome del domani. Per alcuni l’obiettivo è permettere ai figli di studiare, per altri è comperare casa, per tutti è assicurarsi un fondo per gli imprevisti. E poi c’è il problema della pensione: in una società che invecchia, avere risorse per vivere serenamente gli anni post-lavorativi è fondamentale. Accantonano molto, eppure questi risparmi…(redazione)

gasbarroLa resa dei conti
di Leopoldo Gasbarro
Sperling & KupferEdizioni
€ 16,90

Italiani popolo di risparmiatori, bravissimi da sempre a sacrificare l’oggi in nome del domani. Per alcuni l’obiettivo è permettere ai figli di studiare, per altri è comperare casa, per tutti è assicurarsi un fondo per gli imprevisti. E poi c’è il problema della pensione: in una società che invecchia, avere risorse per vivere serenamente gli anni post-lavorativi è fondamentale. Accantonano molto, eppure questi risparmi fanno fatica a gestirli. Ora che i titoli di Stato, lo storico tesoretto, non rendono più, hanno rinunciato all’idea di far fruttare il denaro. Colpa della crisi del 2008, che ha segnato un grosso calo di fiducia nei confronti delle banche, ma anche della cronica impreparazione in materia finanziaria. Leopoldo Gasbarro, giornalista ed esperto di economia, invita a prendere in mano la situazione: come il malato si rivolge al medico più competente per guarire, così va selezionato l’istituto più affidabile e il professionista più serio. Verrà in aiuto la nuova direttiva europea MiFID2 che obbliga le banche a esplicitare tutti i costi di intermediazione, dando un valore chiaro alla qualità dei servizi e al ruolo di una consulenza qualificata. Solo così si potrà cambiare mentalità e passo: il risparmio sarà la base per investimenti calibrati che permetteranno di pianificare il futuro e garantiranno la tanto desiderata sicurezza. Da formichine o diventeremo investitori e pianificatori o vivremo un futuro sempre più incerto.

AUTORE Leopoldo Gasbarro (Napoli, 1964) cresce a Castel di Sangro (AQ) e vive a Milano. Cura e conduce su TgCom24 Mercati che fare, trasmissione che tratta il difficile mondo della gestione dei risparmi, e che ogni venerdì trova spazio nelle colonne de il Giornale. Collabora con Il Sole 24 ORE online per una rubrica che rilegge la gastronomia attraverso l’economia. Nel 2000 pubblicaL’urlo (Carsa Edizioni), il suo primo libro, nel 2014 firma la biografia di Ennio Doris C’è anche domani (Sperling & Kupfer) e lo scorso anno racconta la storia del cuoco tristellato Niko Romito in Apparentemente semplice (Sperling & Kupfer).