venerdì 28 febbraio 2003

SE NON ORA QUANDO?






SE NON ORA QUANDO?
di Eve Ensler

Dalle nostre parti è insidiosa, strisciante, nascosta. Perfino glamour. In alcune parti del mondo, invece, è plateale e brutale. Così quotidiana da sembrare ineluttabile. È la violenza contro le donne. È la guerra alla dignità femminile. Tentacolare e multiforme. Donne vittime di stupri politici, rapite e picchiate perché pedine deboli sullo scacchiere dei conflitti tribali. Mogli che subiscono in silenzio tra le mura di casa. Figlie che vedono le madri tacere per anni di fronte ad assurde imposizioni religiose. Eve Ensler, paladina dei diritti femminili, dirige un coro di voci appassionate e autorevoli che diventa grido di libertà. Per dire che essere donna ancora oggi non è facile, perché si tende a negare che la violenza, nelle sue molteplici forme, esista. Questi racconti, toccanti, arrabbiati, emozionanti e a volte leggeri e poetici, ricordano che la dignità della donna è un bene che va tutelato e difeso da tutti. Per rendere il mondo migliore.

L'AUTORE È scrittrice, drammaturga, poetessa, sceneggiatrice e regista. Ha alle spalle una lunga militanza come attivista per i diritti delle donne. La sua opera più importante, I monologhi della vagina (insignita nel 1997 del prestigioso Obie Award), è stata tradotta in 48 lingue e portata in scena con grande successo in 120 paesi: a Broadway (da star come Susan Sarandon, Glenn Close, Melanie Griffith e Winona Ryder), a Londra (da Kate Winslet e Cate Blanchett), in Italia (tra le altre da Lella Costa, Lucia Vasini, Lucrezia Lante della Rovere, Athina Cenci). Da questa pièce è nato il V-Day, contro la violenza sulle donne. Per Piemme ha pubblicato Io sono emozione.

giovedì 27 febbraio 2003

Perchè possiamo battere la crisi





GREEN ITALY
di Ermete Realacci

Le emissioni di CO2 prodotte per realizzare questo libro saranno compensate con AzzeroCO2 piantando alberi nel Parco del Delta del Po.

Possiamo battere la crisi? Non sarà facile, ma la risposta è sì. Se sapremo guardare l’Italia con occhi diversi da quelli delle agenzie di rating, con l’affetto e la curiosità necessari a cogliere i nostri tanti talenti. Ermete Realacci prova a farlo. Racconta, dal Nord al Sud, storie di un’alleanza tra imprese e comunità, tra ambiente e nuovi modi di vivere che possono traghettarci verso un paese più desiderabile e più competitivo. È Green Italy. Dove la green economy sposa le vocazioni nazionali, tiene insieme le tradizioni con l’elettronica e la meccanica di precisione. Punta su qualità, ricerca e conoscenza per produrre un’economia più sostenibile e innovativa. Si apre ai mercati globali e rinsalda i legami con il territorio, facendosi forte della coesione sociale e del capitale umano. È la via di un patriottismo dolce che può cambiare l’Italia. Un’idea di futuro per l’economia, la società, la politica.

L'AUTORE Ermete Realacci, ambientalista e parlamentare, è presidente onorario di Legambiente. Ha promosso e presiede Symbola, la Fondazione per le Qualità italiane. Ha scritto con Antonio Cianciullo il libro SOFT ECONOMY (Bur, 2005).

lunedì 24 febbraio 2003

La donna ha l'ovino nella pancia e l'uomo mette il semino





PICCOLO UOVO
di Francesca Pardi & Altan

"Meri e Franci si amavano e volevano una famiglia. Ma per fare un bimbo ci vogliono un uomo e una donna: la donna ha l'ovino nella pancia e l'uomo mette il semino. Meri e Franci erano due donne, avevano solo ovini. Mancava il semino!". (repubblica.it)

Piccolo Uovo deve nascere ma ha qualche dubbio. Comprensibile, certo. Si chiede cosa ne sarà di lui, dove andrà a finire, se ci sarà qualcuno che lo prenderà per mano e lo guiderà almeno per un pezzetto in questo grande e rumoroso mondo. Così, comincia a viaggiare in lungo e in largo e in ogni pagina si imbatte in una famiglia “diversa”: mamma e papà Coniglio con i loro cuccioli, ma anche due bellissime e fiere leonesse con la loro piccola, due papà pinguini saltimbanchi con i loro bambini, una mamma ippopotamo che cresce da sola il suo piccolo – ma i due sembrano comunque divertirsi un mondo! – e due bei canguri che portano nel marsupio due cuccioli di orso bianco. Piccolo Uovo è un po’ perplesso all’inizio nel vedere tutte queste famiglie così apparentemente differenti l’una dall’altra ma, pagina dopo pagina, capisce che c’è una cosa che le accomuna tutte: l’amore, la voglia di crescere insieme e di guardare nella stessa direzione, il calore, la protezione, il supporto. Questo è l’unico tipo di uguaglianza che conta davvero. Molto più sereno, Piccolo Uovo si sente ora pronto per nascere: non sa ancora dove andrà a finire, ma è sicuro che fintanto che avrà al suo fianco qualcuno che lo amerà, non avrà nulla da temere.

“LO STAMPATELLO” è una piccola casa editrice di recente fondazione. Fino ad ora ha pubblicato cinque libriccini rivolti ai bambini, in cui autrici e disegnatori (tra i quali compare anche il nome celebre di Altan, il creatore della Pimpa) spiegano con parole semplici e disegni coloratissimi le realtà della omogenitorialità e della omoaffettività. Sono migliaia i bambini italiani figli di genitori dello stesso sesso o di un genitore omosessuale, in un Paese e in un tempo in cui il pregiudizio intorno all’omosessualità e alle famiglie “non tradizionali” è ancora fortissimo. Ebbene, l’avventura de “LO STAMPATELLO” comincia grazie a due donne, madri di quattro figli, che tra le prime hanno dovuto affrontare il problema di spiegare ai loro bambini (e agli amichetti) la peculiarità della loro famiglia. Visto che grandi editori non hanno voluto correre il rischio della pubblicazione, le due donne, insieme ad altri collaboratori, hanno fatto partire un progetto tutto loro.

L'AUTRICE Francesca Pardi, Autore ed Editor presso LO STAMPATELLO - casa editrice per bambini. Membro del direttivo presso ASSOCIAZIONE FAMIGLIE ARCOBALENO
Amministrazione, progettazione e coordinamento presso SET UP ALLESTIMENTI SRL - realizzazione allestimenti, scenografie e organizzazione eventi Proprietario presso PALARETO SRL - laboratorio per scenografie

domenica 23 febbraio 2003

Guccini. Il sapore delle cose perdute






DIZIONARIO DELLE COSE PERDUTE
di Francesco Guccini

La playlist del nostro passato: oggetti, situazioni, sapori che tornano a cantare, emozionanti come la vita vera. Dalle osterie fuori porta alle braghe corte che oggi nessun ragazzino è più costretto a portare, dal fumo libero nei cinema ai telefoni in duplex, dalla macchina da scrivere ai taxi verdi e neri che quasi nessuno ricorda più, dalle linguette per aprire le lattine agli odori -non ancora coperti dallo smog globale - che animavano ogni angolo delle città: con un poco di nostalgia, ma soprattutto con tutta l'energia e la poesia della sua prosa, Francesco Guccini posa il suo sguardo sornione su oggetti, situazioni, emozioni di un passato che è di tutti, ma che rischia di andare perduto. Un viaggio nella vita di ieri che si legge come un romanzo: per scoprire che l'archeologia "vicina" di noi stessi ci commuove, ci diverte, parla di come siamo diventati.

L’AUTORE Francesco Guccini, cantautore amato da tre generazioni di italiani, ha pubblicato dalla metà degli anni Sessanta a oggi diciotto album e i libri: Cròniche Epafániche, Vacca d'un cane, Racconti d'inverno (con Giorgio Celli e Valerio Massimo Manfredi), La legge del bar e altre comiche, Vocabolario del dialetto pavanese e, con Loriano Macchiavelli, Macaronì (Mondadori 1997), Questo sangue che impasta la terra (Mondadori 2001), Lo Spirito e altri
briganti (Mondadori 2002) e Cittanòva blues (Mondadori 2003).

sabato 22 febbraio 2003

Dall'alto di un tacco dodici, si può conquistare il mondo...





A LEZIONE DI TACCHI
di Roberta Rossi
Il manuale per scegliere le scarpe più adatte a ogni occasione...

La signora italiana delle calzature di lusso svela tutti i segreti delle scarpe, dai modelli che hanno fatto la storia a quelli che la fanno oggi. Una guida di stile e benessere per tutte le donne che desiderano essere impeccabili e irresistibili dalla testa ai piedi. Perchè dall'alto di un tacco dodici, si può conquistare il mondo. Per una donna la scelta delle scarpe è fondamentale, e indossare quelle giuste al mattino significa dare un'importanza favolosa all'intera giornata. Si possono sbagliare tante cose nella vita, ma non le scarpe perchè le scarpe dicono di noi più di quanto immaginiamo. Una voce brillante e unica accompagna le lettrici nel mondo fantastico e affascinante dell'accessorio più femminile e seducente che esista, e racconta la storia delle scarpe mito e i segreti dei grandi - da Yves Saint Laurent a Salvatore Ferragamo fino a Christian Laboutin - che sopravvivono a mode e tendenze perchè sono l'essenza stessa dell'eleganza. Una guida che non può mancare sul somodino (e nell'armadio) di tutte le donne che amano le scarpe e di tutte quelle che vogliono imparare ad amarle.

L'AUTRICE Roberta Rossi è nata a Padova e vive a Venezia sul Canal Grande. Ha sempre lavorato nel mondo della moda e in particolare delle calzature. Nell’azienda del marito Luigino Rossi ha potuto studiare il lavoro creativo dei più grandi stilisti, osservare la precisione degli artigiani e impararne i segreti. Colleziona scarpe: ne ha più di duemila.

venerdì 21 febbraio 2003

Coelho. L’amore è l’essenza della vita.






AMORE
di Paulo Coelho

L’amore è l’essenza della vita.
Una raccolta imperdibile delle citazioni d’amore di uno degli scrittori più amati e conosciuti dei nostri tempi.

CATALINA ESTRADA, quando era bambina, si meravigliava davanti ai lussureggianti giardini e alla natura vibrante del suo paese natale, la Colombia. Ora che è diventata un’illustratrice di successo a livello internazionale e vive a Barcellona, Catalina non ha dimenticato le sue radici. La sua capacità di meravigliarsi come una bambina è ancora evidente nel suo lavoro, attraverso esplosioni di colore e vivida eleganza.

L'AUTORE Paulo Coelho è nato a Rio de Janeiro nel 1947. È considerato uno degli autori più importanti della letteratura mondiale. Le sue opere, pubblicate in più di centosettanta paesi, sono tradotte in settantadue lingue. Tra i premi ricevuti dall’autore, il “Crystal Award 1999”, conferitogli dal World Economic Forum, il prestigioso titolo di Chevalier de l’Ordre National de la Légion d’Honneur, attribuitogli dal governo francese, e la Medalla de Oro de Galicia. Dall’ottobre del 2002 è membro della Academia Brasileira de Letras. Dal settembre 2007 è stato nominato Messaggero di Pace delle Nazioni Unite. Bompiani ha pubblicato L’Alchimista (1995), Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto (1996), Manuale del guerriero della luce (1997), Monte Cinque (1998), Veronika decide di morire (1999), Il Diavolo e la Signorina Prym (2000), Il Cammino di Santiago (2001), Undici minuti (2003), lo Zahir (2005), Sono come il fiume che scorre (2006), La strega di Portobello (2007), Henry Drummond Il dono supremo (2007), Brida (2008), Il vincitore è solo (2009) e Le Valchirie (2010).

giovedì 20 febbraio 2003

Perché siamo alla ricerca continua di un padrone?





IL DISAGIO DELLA LIBERTÀ
di Corrado Augias

In novant’anni di storia, dal 1922 al 2011, abbiamo avuto il Ventennio fascista e il quasi-ventennio berlusconiano: per poco meno di metà della nostra vicenda nazionale abbiamo scelto di farci governare da uomini con una evidente, e dichiarata, vocazione autoritaria. Perché? Una risposta possibile è che siamo un popolo incline all’arbitrio, ma nemico della libertà. Vantiamo record di evasione fiscale, abusi edilizi, scempi ambientali. Ma anche di compravendita di voti, qualunquismo: in poche parole una tendenza ad abdicare alle libertà civili su cui molti si sono interrogati. Da Leopardi a Carducci che dichiarava “A questa nazione, giovine di ieri e vecchia di trenta secoli, manca del tutto l’idealità”, fino a Gramsci che lamentava un individualismo pronto a confluire nelle “cricche, le camorre, le mafie, sia popolari sia legate alle classi alte”. Per tacere di Dante con la sua invettiva “Ahi serva Italia, di dolore ostello!” e di Guicciardini con la denuncia del nostro amore per il “particolare”. Con la libertà vera, faticosa, fatta di coscienza e impegno sembriamo trovarci a disagio, pronti a spogliarcene in favore di un qualunque Uomo della Provvidenza. L’ultima occasione perduta è stata Tangentopoli, una grande spinta di rivolta contro la corruzione cui non è seguita una stagione di rinnovamento, bensì un periodo tra i più bui della nostra democrazia. Pesa su questo atteggiamento la particolarità di una storia difficile e divisa. Lo spirito civico, infatti, non si improvvisa. La lealtà e l’orgoglio nazionale non si istituiscono per decreto. Ma se c’è un momento in cui avremmo bisogno di una svolta, di un empito d’orgoglio nazionale, è proprio l’attuale. Questo libro, un’indagine colta e curiosa su una pericolosa debolezza del nostro carattere, è anche un appello a ritrovare il senso alto della politica e della condivisione di un destino. La libertà, intesa come il rispetto e la cura dei diritti di tutti, non è un’utopia da sognare ma un traguardo verso cui tendere.

L'AUTORE Corrado Augias è giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo. Tiene la rubrica quotidiana delle lettere su “Repubblica”. Tra i suoi ultimi libri ricordiamo I segreti di Roma (2005), Inchiesta su Gesù (con Mauro Pesce, 2006), Leggere. Perché i libri ci rendono migliori, più allegri e più liberi (2007), Inchiesta sul cristianesimo (con Remo Cacitti, 2008), Disputa su Dio e dintorni (con Vito Mancuso, 2009) e I segreti del Vaticano (2010), tutti pubblicati con Mondadori.

lunedì 17 febbraio 2003

Mani pulite. Dopo 20 anni di chiacchiere, i fatti.





MANI PULITE 20 ANNI DOPO
di Gianni Barbacetto, Peter Gomez e Marco Travaglio

Mani pulite, vent’anni dopo. Altro che storia passata, questo libro racconta l’Italia dell’illegalità permanente. Un documento storico che rimarrà per sempre sul tradimento della politica.
La cronaca di fatti e misfatti parte da Milano, 17 febbraio 1992, arresto di Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio: il primo tangentomane che fa tremare l’impero, a due mesi dalle elezioni. Saranno elezioni terremoto, quelle del 1992, stravinte dal partito degli astenuti (17,4 per cento) e dalla Lega nord. Intanto la Prima Repubblica va in galera ed è ancora solo superficie. Falcone e Borsellino trucidati a Palermo (e nel 2012 molti processi ancora aperti sulle stragi). Un anno dopo la corruzione è ormai un fatto nazionale, nessun partito escluso (70 procure al lavoro, 12.000 persone coinvolte per fatti di tangenti, circa 5000 arresti).
“L’Italia sta risorgendo”, saluta così l’anno nuovo il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Peccato che sia l’inizio del 1994, l’anno di Berlusconi e dell’inizio della restaurazione. Scatta l’operazione Salvaladri, con gli imputati che mettono sotto accusa i magistrati. È il mondo alla rovescia e gli italiani assistono allo spettacolo. Alcuni protestano, molti si abituano e finiscono per crederci.
Poi gli anni dell’Ulivo, della Bicamerale e dell’inciucio centrodestra-centrosinistra, che produce una miriade di leggi contro la giustizia: ad personas, ad castam e ad mafiam. Fino al 2001, che avvia il quinquennio della definitiva normalizzazione: il ritorno di Berlusconi, decine tra imputati e condannati di nuovo in Parlamento, le leggi ad personam, i reati aboliti, i giudici trasferiti... E poi ancora i due anni del secondo governo Prodi e i tre del terzo governo Berlusconi, che fra indulti e altre leggi vergogna ripiombano il paese negli scandali e nella crisi finanziaria. Infine il governo Monti, sempre in attesa di una seria legge anticorruzione, vent’anni dopo.

GLI AUTORI
Gianni Barbacetto è giornalista de “il Fatto Quotidiano”. Per Chiarelettere ha pubblicato MANI SPORCHE (con Peter Gomez e Marco Travaglio, 2007) e LE MANI SULLA CITTÀ (con Davide Milosa, 2011).

Peter Gomez è direttore de “il Fatto Quotidiano” online. Per Chiarelettere ha pubblicato SE LI CONOSCI LI EVITI (con Marco Travaglio, 2008), IL BAVAGLIO (con Marco Lillo e Marco Travaglio, 2008), PAPI. UNO SCANDALO POLITICO (con Marco Lillo e Marco Travaglio, 2009), IL REGALO DI BERLUSCONI (con Antonella Mascali, 2009). Da ricordare anche il bestseller scritto con Lirio Abbate, I COMPLICI (Fazi 2007).

Marco Travaglio è vicedirettore de “il Fatto Quotidiano” e autore di inchieste di successo, molte delle quali firmate con Peter Gomez. Oltre a quelli già citati, ricordiamo i suoi libri più recenti: AD PERSONAM (Chiarelettere 2010), COLTI SUL FATTO (Garzanti 2010) e SILENZIO, SI RUBA (dvd+libro, Chiarelettere 2011) che raccoglie gli interventi della rubrica settimanale “Passaparola”, in rete ogni lunedì fino al settembre 2011. Dopo il successo di PROMEMORIA, 15 ANNI DI STORIA D’ITALIA AI CONFINI DELLA REALTÀ, è in scena nei teatri italiani con ANESTESIA TOTALE, PRIMO SPETTACOLO (POCO SPETTACOLARE) DEL DOPO-B, insieme a Isabella Ferrari. Dopo cinque anni di ANNOZERO, quest’anno prosegue la sua collaborazione insieme alla squadra di Michele Santoro con SERVIZIO PUBBLICO.

domenica 16 febbraio 2003

È facile non farsi paranoie se sai come farlo.





ZERO PARANOIE
di Fabio Gherardelli

È facile non farsi paranoie se sai come farlo.
Molto spesso i problemi nascono dentro di noi e si nutrono delle nostre insicurezze. Nella fase adolescenziale ma anche in quella adulta vediamo difficoltà che non esistono, creiamo mostri che in realtà sono draghi di cartone. Per qualche ragione profonda, siamo proprio noi che autolimitiamo la nostra felicità e la nostra realizzazione. Fabio Gherardelli è uno psicologo specializzato nella psicoterapia breve. In questo manuale leggero e competente individua le principali paranoie che affliggono molti di noi e offre un metodo per liberarsene in poche regole: imparare a guardarsi da lontano, darsi degli obiettivi, non fare paragoni, non lamentarsi e soprattutto agire per trovare la libertà interiore e vivere senza... seghe mentali.

L ’AUTORE Fabio Gherardelli è psicologo e psicoterapeuta specializzato in disturbi e patologie della adolescenza. Esperto in psicoterapie brevi e ipnosi ericksoniana è socio fondatore dell’A.I.S.D.A. (Associazione Italiana per lo Studio dei Disturbi di Ansia). Autore di numerosi articoli pubblicati su diverse riviste, quotidiani italiani e testate on-line, ha scritto Sulle ali del panico: come affrontare e superare rapidamente il panico, le fobie e le ossessioni (Aurelia, 2009).

sabato 15 febbraio 2003

«Ho provato la dieta a zona. Poi mi sono stufato e ho continuato a ingrassare a casa mia.»


È TUTTO GRASSO CHE VOLA
di Daniele Raco

L’autore di questo libro, che di mestiere fa il comico, è grasso fin da piccolo, ma è proprio grazie a questa dimensione (una XXL) che ha sviluppato una felicissima filosofia di vita. Raco passa da una sagra della porchetta all’altra senza badare alle urla di dolore della bilancia. Lui mangia e ingrassa, ma è felice così, alla faccia delle diete, dei dietologi e dell’estetica imperante. La sua è una condizione esistenziale strappata con i denti perché, come tutti i ciccioni, ha subito fin dalla giovane età ogni sorta di angheria. Da bambino, Raco non poteva giocare a nascondino perché la sua pancia spuntava sempre da dietro l’albero. Da adulto, le sue maniglie dell’amore sono state rinominate “le maniglie dell’amore per i carboidrati”. E nemmeno la fama, raggiunta con “Zelig off”, gli ha reso la vita più facile: il sindaco di Genova gli ha chiesto di partecipare come ospite d’onore al presepe vivente nella parte della Palestina. Ma passare settimane a mangiare due fragole a colazione e un gambo di sedano a pranzo è contro la sua natura. E allora, di fronte all'ineluttabile
questo il messaggio di Raco combattere non ha senso: chi è grasso viva come tale. Tanto la vita è una sola anche quando, come nel suo caso, è quasi più lunga dell’equatore. Daniele Raco, classe ’72, è savonese per nascita (ma da genitori calabresi) e genovese per residenza (l’emigrazione più corta della storia). Ama definirsi “stand-up” comedian, vorrebbe essere Bernie Mac ma è americano come Nando Moriconi. Un comico, un attore, un wrestler, insomma un uomo che definire grasso è riduttivo...

L ’AUTORE Daniele Raco, classe ’72, è savonese per nascita (ma da genitori calabresi) e genovese per residenza (l’emigrazione più corta della storia). Ama definirsi “stand-up” comedian, vorrebbe essere Bernie Mac ma è americano come Nando Moriconi. Un comico, un attore, un wrestler, insomma un uomo che definire grasso è riduttivo...

giovedì 13 febbraio 2003

Putin. Il libro per cui l’autrice è stata invitata a lasciare Mosca e trasferirsi negli Stati Uniti: rischia la vita





PUTIN
L’uomo senza volto
Biografia non autorizzata
di Masha Gessen

Putin. L’uomo senza volto racconta l’ascesa al potere di Vladimir Putin, da agente di basso profilo del KGB a presidente della Russia, e di come, in poco tempo, quest’uomo sia riuscito a distruggere anni di progresso del paese, trasformandolo in una vera e propria minaccia per il suo stesso popolo. Scelto come successore dalla “famiglia” che circondava un ormai scomodo e sempre più impopolare Boris Yeltsin, Vladimir Putin sembrava la scelta migliore per l’oligarchia che lo voleva plasmare a suo piacimento. Così all’improvviso il ragazzo che era stato nell’ombra sognando di governare il mondo diventa un personaggio pubblico, e la sua popolarità cresce a dismisura. La Russia e l’Occidente erano determinati a vedere in lui il leader progressista dei loro sogni, anche mentre prendeva il controllo dei mezzi di comunicazione, mandava gli oppositori politici in esilio se non nella tomba, e distruggeva il fragile sistema elettorale del paese, concentrando il potere nelle mani di pochi fedeli.

L'AUTRICE Masha Gessen è nata in Russia il 13 gennaio 1967 da una famiglia ebrea Ashkenazita. Emigrata negli Stati Uniti nel 1981, è ritornata in Russia nel 1991 dove attualmente vive. L’agente letterario che ha venduto la sua non autorizzata biografia di Putin, molto preoccupata per Masha, la sta convincendo a ritornare negli Usa, avendo lei subito minacce a Mosca. È perfettamente bilingue, parla e scrive in inglese e russo. Scrive regolarmente per “New Republic”, “New Statesman”, “Granta and Slate”. È corrispondente per la Russia per “US News & World Report”. Ha alle spalle tre opera di non fiction

Bigazzi. L'uomo che ha scoperto Massimo Ranieri, la Vanoni, Tozzi, Raf...





GIANCARLO BIGAZZI.
IL GENIACCIO DELLA CANZONE ITALIANA
di Aldo Nove

Giancarlo Bigazzi ha scritto e composto alcune delle più famose canzoni degli ultimi cinquant’anni: questo libro ripercorre attraverso parole e immagini il suo cammino musicale e umano, in un racconto che intreccia la storia dell’Italia del dopoguerra con la genesi di pezzi balzati in vetta alle classifiche ed entrati nel nostro immaginario. Un genio burbero e schivo, quello di Bigazzi, che è vissuto all’ombra del grande successo dei cantanti con cui ha collaborato come autore e talent scout, da Massimo Ranieri a Raf, passando per la Vanoni, Tozzi, Masini e molti altri. “È come aprire l’archivio delle nostre emozioni, gettare lo sguardo sulla sconfinata produzione di Giancarlo Bigazzi. Un archivio da subito entusiasmante. E sconcertante. Chi potrebbe infatti immaginare che Rose rosse, portata al successo negli anni Sessanta da un giovanissimo Massimo Ranieri, e Self Control di Raf sono state scritte dalla stessa persona? Eppure è così. Perché Bigazzi è riuscito a esprimere lo spirito del tempo attraverso la poesia popolare della canzone per cinque decenni, ‘cucendo addosso’ a decine e decine di musicisti l’abito di parole e note che in quel momento si confaceva a loro e al loro tempo.” Aldo Nove

L'AUTORE Aldo Nove, narratore, poeta e autore teatrale, è nato a Viggiù nel 1967. Il suo esordio narrativo risale a Woobinda e altre storie senza lieto fine, Castelvecchi 1995. I suoi ultimi libri sono la raccolta di poesie A schemi di costellazioni e il romanzo La vita oscena, entrambi editi da Einaudi nel 2010. Da sempre appassionato del mondo della canzone, ha curato rubriche musicali per diverse riviste del settore.

lunedì 10 febbraio 2003

«Non sono più sicuro di amarti.»






UNA STAGIONE DI FELICITÀ INATTESA
di Laura Munson

«Non sono più sicuro di amarti.» Laura vacilla. Suo marito le ha appena inferto un colpo mortale. La prima reazione sarebbe quella di scagliarsi contro di lui o di crollare. Eppure, lei ci stupisce, e stupisce se stessa, rispondendogli: «Non ci credo». Inizia così il lungo viaggio di Laura dentro i ricordi, le gioie e gli scogli del suo matrimonio, viaggio cui è costretta, in un certo senso, dalla crisi profonda nella quale precipita l’uomo che le sta accanto da vent’anni – l’altra metà «della coppia d’oro, baciata dal sole» − conosciuto durante la festa di una confraternita universitaria tanto tempo prima. Il compito di Laura sembra impossibile: resistere al desiderio di abbandonarsi alla paura e allo sconforto, tentare di capire le difficoltà che sta attraversando suo marito, guardando la realtà con logica spietata. Laura ne è certa: non è il loro matrimonio a essere in discussione. La crisi è profonda, ma riguarda solo lui. Lei, il loro rapporto, non rientrano nell’equazione. Calma, determinazione a «porre fine alla sofferenza» e la serenità dei figli sono i mantra di Laura, che per un anno dovrà confrontarsi con i fantasmi del passato e le sofferenze del presente. Ciò che affascina di questa narrazione, ciò che sorprende, è la reazione inaspettata di questa donna – moglie e madre – che con insolita lucidità si rifiuta di cedere alle lusinghe della disperazione, combattendo per salvare la propria storia d’amore senza lasciare il proprio uomo, ma concedendogli lo spazio necessario per trovare, da solo, la via d’uscita a una crisi che potrebbe spazzare via tutto. Un’esplorazione del matrimonio, dei suoi compromessi, di quanto si è pronti alla sopportazione quando un rapporto, «nella buona e nella cattiva sorte», prende una brutta china. Perché l’amore è anche capire e farsi da parte. Perché quando il cuore grida forte ciò in cui crede, seguirlo è l’unica strada percorribile, anche se difficile, per non perdere chi siamo e chi amiamo. E, forse, farci cogliere da una felicità inattesa.

L'AUTRICE Laura Munson vive con la famiglia nel Montana, dove scrive romanzi, racconti e saggi.

domenica 9 febbraio 2003

Sanremo. Ma come è iniziato il Festival...





FESTIVAL
di Carlo Maria Lomartire

È il 29 gennaio 1951 quando alla radio viene trasmessa la prima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo. Mentre i cantanti si esibiscono, rumorosi camerieri che servono ai tavoli si aggirano nel salone delle feste del Casinò municipale: oltre al suono della musica, insomma, sembra che si diffonda nell’aria
anche il tintinnare di posate e bicchieri. Siamo nell’Italia del centrismo di De Gasperi, del Piano Marshall e della riforma agraria eppure, a dispetto delle poche righe che il «Corriere della Sera», unico tra i quotidiani dell’epoca, dedicò alla nuova manifestazione, quella che doveva essere una semplice competizione canora si trasformò anno dopo anno in un grande spettacolo popolare destinato all’immensa platea televisiva. Ma non solo. Nel corso dei decenni su Sanremo si sono interrogate le penne di scrittori e polemisti, sociologi e opinion maker: autentica e fedele colonna sonora del paese o cartolina illustrata sempre più sbiadita, di un provincialismo culturale duro a morire? Snobbato dai pochi (pochissimi) cantautori che non vi hanno mai partecipato, stigmatizzato dagli intellettuali superciliosi – ma per l’Arbasino degli impegnati anni Sessanta poteva essere un argomento assai più vivo che non le «noiose discussioni» sui destini del realismo in letteratura – il Festival si è rivelato nel tempo un termometro piuttosto affidabile delle evoluzioni del costume e della società. Districandosi con abilità in mezzo a una mole imponente di dati, aneddoti e retroscena, ma senza perdere di vista il contesto politico ed economico dell’ultimo mezzo secolo, Carlo Maria Lomartire tratteggia con scrupolo e attenzione l’affresco musicale di un’intera nazione e, insieme, un suggestivo album di ricordi nel quale ognuno di noi si può ritrovare.

L’AUTORE Carlo Maria Lomartire, giornalista, si è sempre occupato di temi economici e politici. È stato, fra l’altro, inviato speciale del «Giorno». Ha curato i servizi di economia e
finanza per i telegiornali Rai della sede di Milano. È stato caporedattore per l’economia del Tg5, vicedirettore di Studio Aperto, responsabile editoriale di Mediavideo. Da Mondadori ha pubblicato Mattei (2004), Insurrezione (2006), Il bandito Giuliano (2007), Memorie di un partigiano aristocratico (2007, con Paolo Brichetto Arnaboldi), Il qualunquista (2008), o’ Comandante (2009).

sabato 8 febbraio 2003

La legge è uguale per tutti?





FARLA FRANCA
di Gherardo Colombo e Franco Marzoli

Nel 1992 le indagini di Mani pulite portarono alla luce Tangentopoli: un sistema di corruzione, concussione e finanziamento illecito ai partiti ai livelli più alti del mondo politico e finanziario italiano. Furono coinvolti ministri, deputati, senatori, imprenditori, perfino ex presidenti del Consiglio. I reati scoperti dalle inchieste condotte da un pool della procura della Repubblica di Milano suscitarono una grande indignazione nell’opinione pubblica e di fatto rivoluzionarono la scena politica italiana. Partiti storici come la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista Italiano, il Psdi, il Pli sparirono o furono fortemente ridimensionati.
A distanza di vent’anni, attraverso un dialogo serrato con Franco Marzoli, Gherardo Colombo, che di quel pool faceva parte, svela i retroscena delle indagini di Mani pulite sottolineandone effetti, limiti e aspettative mancate. Racconta le inchieste sulla P2 e sui «fondi neri» dell’Iri, prime avvisaglie di quell’intreccio tra poteri che Mani pulite avrebbe portato allo scoperto senza riuscire però a mettervi fine. Ripercorre le moltissime accuse mosse all’indagine dai politici coinvolti, le polemiche sull’abuso della custodia cautelare, le misure attuate dalla classe politica in propria difesa.
Sullo sfondo, l’incapacità italiana di far rispettare l’articolo 3 della Costituzione, che vuole tutti i cittadini uguali di fronte alla legge. Per alcuni, ancora oggi, «farla franca» è terribilmente facile.

GLI AUTORI

Gherardo Colombo (Briosco, 1946). Magistrato dal 1974, giudice dal 1975, pubblico ministero presso la Procura di Milano dal 1989 al 2005, poi giudice di Cassazione, ha lasciato la magistratura nel 2007. Ha condotto o collaborato a importanti inchieste: la scoperta della Loggia P2, il delitto Ambrosoli, i cosiddetti fondi neri IRI, Mani Pulite, i processi IMI-SIR, Lodo Mondadori e SME. È oggi presidente della casa editrice Garzanti. Fra i suoi libri più recenti ricordiamo: Sulle regole (Feltrinelli, 2008), Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini (con Anna Sarfatti, Salani, 2009), Il peso della libertà. Una ri flessione (in Fëdor Dostoevskij, Il grande inquisitore, Salani, 2010), Educare alla legalità. Suggerimenti pratici e non per genitori e insegnanti (con Anna Sarfatti, Salani, 2011), Democrazia (Bollati Boringhieri, 2011) e Il perdono responsabile (Ponte alle Grazie, 2011). E' tra i soci fondatori dell'associazione culturale Sulleregole (www.sulleregole.it)

Franco Marzoli Nato a Milano nel 1947, dopo una laurea alla Bocconi ne ha conseguita una seconda in Storia contemporanea all’Università di Siena. Ha lavorato presso la direzione finanziaria dell’Agip. Svolge attività didattica tenendo lezioni di finanza presso università, licei e associazioni.

venerdì 7 febbraio 2003

Ci sono donne indotte a credere che per accalappiare l’uomo dei sogni devono: sacrificarsi, essere accondiscendenti, mostrarsi sempre d’accordo...





LA MAGNIFICA STRONZA
di Sherry Argov

Le brave ragazze sono la prova che avremo anche conquistato lo spazio, ma in fatto di relazioni uomo/donna siamo ancora nelle caverne. E così ci sono donne indotte a credere che per accalappiare l’uomo dei sogni devono: sacrificarsi, essere accondiscendenti, mostrarsi sempre d’accordo, annullare i propri interessi, stare un passo indietro.Queste donne hanno avuto le informazioni sbagliate – d’altra parte, la fiaba di Cenerentola è sempre in circolazione.Quello che le fiabe però non dicono è che agli uomini le brave ragazze non piacciono. E infatti non appena incontrano una magnifica stronza, le mollano.La magnifica stronza è una che ha capito tutto. Una che sa che se non ti senti all’altezza senza un uomo, non sarà un uomo a farti sentire all’altezza. Che una relazione può farti felice solo se sei già felice. Che avere uno sguardo positivo su te stessa, vivere al meglio la vita, amarsi, indipendentemente da un uomo, è l’arma di seduzione più potente che ci sia. Perché gli uomini sono attratti dalle donne che sprigionano forza vitale e autonomia, che si fanno rispettare, che non si sminuiscono. Anzi, che li fanno penare un po’.Se siete una brava ragazza, comunque, non disperate. Con lo stile arguto e diretto che ha conquistato milioni di fan, Sherry Argov invita tutte al suo corso avanzato per le relazioni tra i sessi, e insegna a ogni donna a incedere nel mondo con quel passo sicuro che la rende unica. Perché c’è un’alternativa migliore al non essere amate per quello che non si è: essere amate per quello che si è. Magnifiche e adorabili stronze.

L'AUTRICE Scrittrice, commediografa, autrice radiofonica, vive a Los Angeles. È collaboratrice di testate come «Cosmopolitan», «Elle», «Glamour» ed «Esquire». I suoi libri hanno conquistato il pubblico, soprattutto femminile, e sono stati tradotti in più di 30 paesi. Il suo precedente libro, Falli soffrire. Gli uomini preferiscono le stronze, presente da oltre sei anni nella classifica italiana dei bestseller, anche nella versione Falli soffrire 2.0, ha ottenuto giudizi entusiastici dalle lettrici ed è artefice di un travolgente fenomeno di passaparola tra donne.

giovedì 6 febbraio 2003

Gianfrancesco Turano. Calcio e potere. Sport e affari. Costume e corruzione.





FUORI GIOCO
di Gianfrancesco Turano

In tribuna come nei salotti buoni del potere. FUORI GIOCO è il ritratto dell’oligarchia italiana vista attraverso il calcio di serie A e la storia dei suoi presidenti. Una galleria di dieci personaggi (il nuovo arrivato Thomas Di Benedetto, Claudio Lotito e la Lazio del dopo-Cragnotti, i gemelli diversi Enrico Preziosi e Silvio Berlusconi, gli Agnelli e Diego Della Valle, ovvero la scalata di un parvenu con il mito dell’Avvocato...), quasi una squadra. Senza dimenticare i potenti del tempo che fu, che accompagnano ciascun capitolo, da Ferlaino a Cecchi Gori, da Sensi a Tanzi. E con due storie poco note ma molto significative: il re dei supermercati Maurizio Zamparini alla guida del Palermo e il patron dell’Udinese Giampaolo Pozzo. I presidenti sgomitano, attaccano, fanno gol o li subiscono (vedi l’abisso finanziario dell’Inter di Moratti, 1351 milioni di euro di perdite in diciassette stagioni, un record assoluto), tra affari, cordate e lobby, patti di sindacato, banche e giornali, operazioni immobiliari e finanziarie, rapporti con la politica, in tribuna e fuori dallo stadio. La trama del potere vista attraverso il calcio passa dalla Prima e la Seconda Repubblica, da Andreotti a Berlusconi, da Geronzi a Profumo. In queste dieci storie c’è l’Italia. Ci sono i banchieri e i furbetti del quartierino, la Tangentopoli di ieri e quella di oggi, bancarotta, evasione fiscale e criminalità organizzata. Una trama senza soluzione di continuità, che arriva fino ai giorni nostri, all’ondata d’indignazione che attraversa il paese e aggredisce il Palazzo, la classe politica e quella economica, ma guai a chi tocca il calcio e la squadra del cuore. C’è chi l’ha capito e continua indisturbato a giocare la propria partita.

L'AUTORE Gianfrancesco Turano è giornalista de “l’Espresso”, autore del saggio TUTTO IL CALCIO MILIARDO PER MILIARDO (Il Saggiatore 2007) e di quattro romanzi: RAGÙ DI CAPRA (2005), CATENACCIO (2006), L’ULTIMA BIONDA (2007), pubblicati da Dario Flaccovio, e REMEDIA AMORIS (Cairo 2009).

lunedì 3 febbraio 2003

L’inizio del liceo. Si stringono alleanze e si emettono sentenze capaci di segnare il futuro.





COSE CHE NESSUNO SA
di Alessandro d'Avenia

Margherita ha quattordici anni e sta per varcare una soglia magica e spaventosa: l’inizio del liceo. I corridoi della nuova scuola sono pieni di fascino ma anche di minacce, nel primo intervallo dell’anno scolastico si stringono alleanze e si emettono sentenze capaci di segnare il futuro. Chiusa nella sua stanza, con il tepore del sole estivo ancora sulla pelle, Margherita si sente come ogni adolescente: un’equilibrista su un filo sospeso nel vuoto. Solo l’amore dei genitori, della straordinaria nonna Teresa, del fratellino le consentono di lanciarsi, di camminare su quel filo, di mostrarsi al mondo e provare a diventare grande con le sue forze. Ma un giorno Margherita ascolta un messaggio in segreteria telefonica. È suo padre: annuncia che non tornerà più a casa. Per Margherita si spalanca il vuoto sotto i piedi. Ancora non sa che sarà proprio attraversando questo doloroso smarrimento che a poco a poco si trasformerà in una donna, proprio come una splendida perla fiorisce nell’ostrica in seguito all’attacco di un predatore marino. Perché questo è il segreto del dolore: sa dove si nasconde la vita e se ne nutre per farle crescere le ali. Questa volta però la saggezza sorridente di nonna Teresa non basterà a Margherita, e sarà dal suo nuovo mondo, quello scolastico, che giungeranno nuove voci in grado di aiutarla: quella di Marta, la compagna di banco capace di contagiarla con il suo entusiasmo, quella profonda di Giulio, il ragazzo più misterioso della scuola, e anche quella di un professore, un giovane uomo alla ricerca di sé eppure capace di ascoltare le pulsazioni della vita nelle pagine dei libri. Proprio in un libro, l’Odissea, Margherita legge la storia di Telemaco e trova le energie per partire in un viaggio alla ricerca del padre che cambierà radicalmente il suo destino. Dopo il grande successo del romanzo d’esordio Bianca come il latte, rossa come il sangue, Alessandro D’Avenia torna a raccontarci con tenerezza, coraggio e vibrante partecipazione l’adolescenza – i suoi tormenti, i suoi enigmi e insieme la sua spensieratezza e vitalità; ma questa volta ai suoi giovani protagonisti affianca personaggi adulti còlti nel passaggio stretto di una crisi: quello che prima o poi capita a tutti, rivelando fragilità e desideri che ci portiamo dentro e appartengono ai ragazzi che siamo stati.
Cose che nessuno sa ha il passo lungo di una grande storia: quella di tutti coloro che sanno guardare in faccia i propri fantasmi e compiere il viaggio avventuroso che li riporterà a casa.

L'AUTORE Alessandro d'Avenia, (Palermo) sceneggiatore e scrittore italiano, famoso per i due libri da lui scritti, Bianca come il latte, rossa come il sangue, uscito nel 2010, e Cose che nessuno sa, pubblicato l'anno successivo.. (Wikipedia)

domenica 2 febbraio 2003

Giulio Tremonti. Chiudere la bisca della finanza...





USCITA DI SICUREZZA
di Giulio Tremonti

Mettere l’ordine al posto del caos; separare l’attività produttiva dall’attività speculativa; chiudere la bisca della finanza, in modo che siano i giocatori e non noi a pagare per le perdite sulle puntate; ristabilire il primato delle regole; pensare a investimenti pubblici in beni di interesse collettivo. Solo così, mettendo la ragione al posto degli spread, l’uomo al posto del lupo, il pane al posto delle pietre, si può uscire da questo mostruoso videogame in cui siamo entrati senza capirlo e senza volerlo. In questo libro c’è la traccia per arrivare insieme all’uscita di sicurezza.

L'AUTORE Giulio Tremonti è professore in Università dal 1974, deputato in Parlamento dal 1994. Ha avuto incarichi pubblici, in Italia e all’estero. Ha scritto diversi libri. In particolare, prima della crisi, nel corso del 2007, La paura e la speranza (Mondadori 2008). Per idee e commenti: www.giuliotremonti.it

sabato 1 febbraio 2003

Mafia, politica, apparati deviati, giustizia:relazioni pericolose e occasioni perdute.





TROPPE COINCIDENZE
di Giuseppe Ayala

Sono poche le persone che, per la loro esperienza personale, possono davvero comprendere e farci capire in profondità l’evoluzione della mafia in Italia. Giuseppe Ayala ha dedicato alla lotta alla criminalità organizzata gran parte della sua vita
professionale, dall’epoca di Falcone e Borsellino all’attuale incarico alla Corte penale, passando per un’esperienza al ministero. In questo libro ci racconta come si sta evolvendo la mafia in Italia, il suo peso nel sistema economico attuale, il radicamento territoriale, la struttura di vertice e i rapporti con la politica; e ci spiega perché la mafia non è più solo un’emergenza meridionale ma un fantasma che si aggira in tutto il Paese. È fuorviante e semplicistica, ci svela Ayala, la visione di una mafia aggressiva che si espande al Nord: è piuttosto la “meridionalizzazione” dei costumi, quel processo invisibile di sgretolamento delle regole e del diritto, che crea un terreno fertile per la mafia in tutta Italia.

L’AUTORE Giuseppe Ayala, magistrato, è oggi presidente della prima sezione di Corte d’appello del tribunale dell’Aquila. Ha fatto parte per tutti gli anni Ottanta del pool antimafia e ha rappresentato l’accusa nel primo maxiprocesso. Entrato in politica, è stato in parlamento per tre legislature. Ha scritto, col giornalista Felice Cavallaro, La guerra dei giusti: i giudici, la mafia e la politica (1993) e, per Mondadori, Chi ha paura muore ogni giorno (2008).