"IL RUMORE DEI BACI A VUOTO"
di Luciano Ligabue
Una casa che non si può vendere, perché è la casa della propria infanzia ed è piena del ricordo dei genitori, presissimi a inchiodare mensole su ogni centimetro di muro disponibile o a convincersi che basta una pianta di limone sul balcone per poter dire di avere una serra. Un medico trentenne che passa la notte su un divano-letto, a parlare a una ragazza addormentata che ha appena conosciuto. Una signora che all'improvviso confessa al marito che non è lui il padre dei ragazzi che ha cresciuto, e un uomo che si ritrova prigioniero di un carnefice silenzioso e disperato. Una coppia che va al mare in novembre per festeggiare quattro mesi insieme e finisce per comprimere una settimana di vacanza in un unico giorno pieno di domande troppo precise e di formiche da scacciare dalle lenzuola. Sono alcuni dei protagonisti di questa raccolta con cui Luciano Ligabue torna al suo primo amore letterario: il racconto. Amici, ferie disastrose, figli, semafori rossi, bugie, giornate sorprendenti, prove di coraggio, artisti reclusi, carcerati che provano a ridere, coppie che si perdono e che si ritrovano...
C’è molta tenerezza ne Il rumore dei baci a vuoto, e c’è lo sguardo di un autore che accompagna personaggi e lettori con attenzione e sensibilità rare. C’è l’amore in tante forme, quello dei giovani amanti, delle coppie rodate e stanche e di quelle altrettanto rodate ma che mai si stancheranno. C’è l’amore che lega, e c’è quello che separa. C’è anche la morte, la sua minaccia e il lutto, come nel racconto, in parte autobiografico, Lo vuole vedere?, dove un difetto di comunicazione genera un dolore insopportabile che il protagonista si porterà dietro per sempre.
Ma in questo libro, soprattutto, ci siamo noi. I nostri genitori, i nostri figli, i nostri amici, le nostre vacanze, i nostri matrimoni, le nostre case, le nostre migliori intenzioni, le nostre debolezze e le nostre miserie.
L'AUTORE Luciano Ligabue
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