ARIA PRECARIA
di Sara Root
Storia di una brillante carriera da disoccupata in cerca di lavoro (retribuito).
Quando la realtà supera la fantasia? Quando una ragazza, fresca di laurea e armata di entusiasmo, si affaccia al mondo del lavoro e poi decide di raccontare com’è andata. Ma questo è innanzitutto un romanzo, perché solo la fiction può descrivere ciò che ha dell’incredibile. E la protagonista Sara, nuova, inconsapevole Alice, si trova a girovagare in un pianeta surreale e allucinato, che non assomiglia affatto al Paese delle Meraviglie. Il repertorio è vario: si passa da proposte indecenti di stage non retribuiti, però a tempo indeterminato, a offerte di lavoro dall’orario flessibilmente lungo ma dallo stipendio vergognosamente corto. Call center delle Ferrovie dello Stato, agenzie di comunicazione, paninoteche, erboristerie, negozi di abbigliamento, giornali on line, finte redazioni: un’esperienza dopo l’altra per fotografare la situazione in cui i giovani italiani si ritrovano catapultati finita l’università.
Autoironico, divertente, a tratti amaro, sempre lucido, Aria precaria è la storia di una ragazza come tante, con una vita fatta di amici, di amori, di genitori sempre presenti (anche economicamente), di pochi soldi, che desidera solo la normalità: un lavoro vero, una casa, una famiglia. Una normalità che per molti ragazzi è diventata un miraggio.
L’AUTRICE Sara Root è nata a Milano nel 1981. Terminati gli studi, prova a inserirsi nel mondo del lavoro svolgendo numerosi stage non retribuiti presso agenzie di comunicazione, riviste musicali e magazine on line. Nel 2010 si trasferisce a Roma dove attualmente lavora come digital pr free-lance per diverse agenzie di comunicazione della capitale.
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