mercoledì 23 aprile 2003

Storia di una brillante carriera da disoccupata in cerca di lavoro






ARIA PRECARIA
di Sara Root
Storia di una brillante carriera da disoccupata in cerca di lavoro (retribuito).

Quando la realtà supera la fantasia? Quando una ragazza, fresca di laurea e armata di entusiasmo, si affaccia al mondo del lavoro e poi decide di raccontare com’è andata. Ma questo è innanzitutto un romanzo, perché solo la fiction può descrivere ciò che ha dell’incredibile. E la protagonista Sara, nuova, inconsapevole Alice, si trova a girovagare in un pianeta surreale e allucinato, che non assomiglia affatto al Paese delle Meraviglie. Il repertorio è vario: si passa da proposte indecenti di stage non retribuiti, però a tempo indeterminato, a offerte di lavoro dall’orario flessibilmente lungo ma dallo stipendio vergognosamente corto. Call center delle Ferrovie dello Stato, agenzie di comunicazione, paninoteche, erboristerie, negozi di abbigliamento, giornali on line, finte redazioni: un’esperienza dopo l’altra per fotografare la situazione in cui i giovani italiani si ritrovano catapultati finita l’università.
Autoironico, divertente, a tratti amaro, sempre lucido, Aria precaria è la storia di una ragazza come tante, con una vita fatta di amici, di amori, di genitori sempre presenti (anche economicamente), di pochi soldi, che desidera solo la normalità: un lavoro vero, una casa, una famiglia. Una normalità che per molti ragazzi è diventata un miraggio.

L’AUTRICE Sara Root è nata a Milano nel 1981. Terminati gli studi, prova a inserirsi nel mondo del lavoro svolgendo numerosi stage non retribuiti presso agenzie di comunicazione, riviste musicali e magazine on line. Nel 2010 si trasferisce a Roma dove attualmente lavora come digital pr free-lance per diverse agenzie di comunicazione della capitale.

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