mercoledì 26 luglio 2006

Sylvia Day. Preferisci non mischiare il sesso con l'amore?


A NUDO PER TE 
di Sylvia Day

Lei è Eva Tramell, giovane neolaureata che sta per iniziare il suo primo lavoro in un'importante agenzia pubblicitaria a Manhattan. Lui è Gideon Cross, carismatico e affascinante uomo d'affari, proprietario dell'agenzia e del lussuoso palazzo in cui entrambi lavorano. Quando si incontrano, l'attrazione tra loro è istantanea e irresistibile, di quelle che non lasciano scampo. Gideon desidera Eva sopra a ogni cosa, ma rifiuta qualunque coinvolgimento sentimentale, perché non vuole mescolare sesso e amore. Eva, dal canto suo, è travolta da una passione che non pensava avrebbe mai provato, ma non accetta di farsi trattare come un semplice oggetto del desiderio o una trattativa d'affari da portare a termine rapidamente e con successo, cosa a cui lui è abituato da sempre. Entrambi devono fare i conti con un passato difficile e tormentato, e quando inizia a farsi strada un sentimento più profondo, le barriere che hanno faticosamente costruito negli anni per proteggersi rischiano inevitabilmente di crollare. Sullo sfondo della New York sfavillante dell'alta finanza, dove apparenza e ricchezza contano più di ogni altra cosa, Eva e Gideon sono costretti a mettersi totalmente in gioco e a lasciarsi andare alla loro ossessione. A nudo per te è il primo romanzo della Crossfire Trilogy che ha raggiunto subito i vertici delle classifiche americane e inglesi, diventando in pochissime settimane un bestseller internazionale. Una storia unica e indimenticabile, un mix esplosivo di erotismo e seduzione: A nudo per te è questo e molto di più.

L'AUTRICE Sylvia Day, numero uno in testa alle classifiche del "New York Times" e autrice numero uno di bestseller internazionali con oltre una dozzina di romanzi vincitori di premi, tradotti in più di tre dozzine di paesi. È stata nominata per il Goodreads Choice Award come migliore autrice e i suoi lavori sono stati insigniti dell'Amazon's Best of the Year in Romance. Ha vinto il RT Book Reviews Reviewers' Choice Award ed è stata nominata due volte per miglior scrittrice di romanzi per il prestigioso premio americano RITA.

sabato 22 luglio 2006

L'Italia che va al voto vista dal più saggio dei misantropi: Paolo Villaggio


SIAMO NELLA MERDA
di Paolo Villaggio
ebook: euro 9,99

"Accendo la TV. Il solito abbaiare dei politici: quelli di destra ululano 'La manovra ci salverà dalla bancarotta e risanerà la nostra economia!', quelli di sinistra 'È una manovra ingiusta, non ci salverà dalla bancarotta e faremo la fine della Grecia!'. Poi compare il papa che dal fresco di Castel Gandolfo legge in un italiano incerto un foglietto a un gruppo di suore cinesi e di turisti turchi: 'Besogna che voi fate qualkosa per Corno d'Africa, ma fate fretta perché lì muoiono de fame! Farei io, ma sono troppo occupato'". L'autore di Fantozzi, inserito nella lista dei Grandi Libri dell'Italia unita e da Alessandro Baricco nel pantheon degli scrittori insieme a Fenoglio, Dickens e Cartesio, è senza dubbio uno dei grandi vecchi del nostro paese: lucido come i migliori misantropi, saggio perché carogna. Proprio la voce di cui c'è bisogno in questi tempi di crisi. In questo libro mostruosamente caustico e irriverente, Villaggio dispensa i suoi migliori pensieri di saggezza sulla politica e la società italiana: dall'ipocrisia dei benpensanti "sinistresi" all'inarrestabile declino dell'Occidente, dal linguaggio oscuro che impera nei talk show ("il politichese ricorda vagamente la scrittura cuneiforme dei Sumeri") alla borghesia notoriamente sedentaria ("davanti ai bar o alle panetterie ormai si parcheggia in terza fila..."). Pillole amare, illuminanti, catastroficamente ironiche, sempre divertenti, "per spazzare via capitalismo, consumismo, comunismo e catechismo".

L'AUTORE Paolo Villaggio ha mosso i primi passi in alcuni spettacoli di cabaret, dove lo notò Maurizio Costanzo per la sua comicità nuova, corrosiva e grottesca. Ha esordito in radio con "Il sabato del Villaggio", per poi debuttare in televisione a "Quelli della domenica" (1968): con i personaggi del sadico professor Kranz e del travet Giandomenico Fracchia ha imposto un nuovo modello di umorismo, feroce e nevrotico, di dirompente modernità. Nel 1971 ha condotto "Senza rete", nel 1962 ha partecipato al festival di Sanremo a fianco di Mike Bongiorno nel ruolo di "guastatore". Oltre ai memorabili film e libri di Fantozzi, ha recitato in teatro, tra l'altro nell' "Avaro" di Molière e nel "Delirio di un povero vecchio", portati con successo nei principali teatri italiani. Tra i suoi libri, pubblicati per Mondadori, Caro direttore, ci scrivo... (1993), Fantozzi saluta e se ne va (1994), Vita, morte e miracoli di un pezzo di merda (2002), Sette grammi in settant'anni (2003), Sono incazzato come una belva (2004) Storie di donne straordinarie (2009), Crociera lo cost(2010), Mi dichi (2011), La tragica vita del ragionier Fantozzi (2012).

sabato 15 luglio 2006

Il web è libertà o anarchia?


IL WEB CI RENDE LIBERI?
di Gianni Riotta
ebook euro: 9,99

Grande disordine sotto il cielo digitale: il web ci rende liberi o ci opprime, ci arricchisce o ci rende miserabili? Nell’universo digitale saremo ignoranti, colti, felici, infelici, soli o pieni di amici? Una ricerca su Google potrà darvi elementi per sostenere – con serietà accademica, e perfino un pizzico di sussiego – ciascuna di queste te- si. Gli istituti universitari, le riviste specializzate, i siti piú eleganti sono colmi di Big Data ad hoc, perché «se tutto è stato fatto per mezzo del web», online troverete materiale per tutte le stagioni e tutte le ragioni.
Gianni Riotta, Il web ci rende liberi?
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«Se il nuovo libro di Gianni Riotta fosse un lavoro di narrativa, sarebbe una di quelle opere cui spetta la definizione “il romanzo di una generazione”. Dietro l’interrogativo del titolo, si nasconde infatti molto più dell’ennesimo saggio sul futuro della Rete o sulla trasformazione che Internet impone alla quotidianità. È invece la dimostrazione dell’importanza che riveste, anche in un’epoca di frenesia digitale, la figura del testimone esperto: qualcuno cioè capace di interpretare la realtà utilizzando la propria storia personale e un metodo solido (in questo caso quello giornalistico), per trarre chiavi di lettura credibili da offrire a tutti».
Marco Bardazzi, La Stampa
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C’era una volta il secolo XX – quello dei mass media, del turismo di massa, della scuola e del sapere di massa, delle proteste di massa –; c’è oggi il XXI, il secolo delle Persone. Nel mezzo, una rivoluzione difficile e ancora in corso, espressione dell’insofferenza di chi fa parte delle masse nel sentire negata dalla società, dall’economia, dalla burocrazia e dalla politica la propria individualità unica di persona. «Qui – scrive Gianni Riotta – si risolverà l’enigma del web, non in un sito o in un blog, in un software o in un algoritmo. Il XXI secolo sarà l’epoca e l’epica degli individui. […] Siamo noi, padri e madri e figli e figlie, l’umanità decisiva perché online il Buio non prevalga sulla Luce. A patto di alimentare nei nuovi media digitali valori classici, tolleranza, ragione, equanimità, curiosità, allegria, critica soprattutto a noi stessi, libertà, dialogo, confronto».
Con Il web ci rende liberi? Gianni Riotta – editorialista della «Stampa» e «Foreign Policy» e Visiting Professor alla Princeton University e all'IMT di Lucca, dove fa ricerca su new media e Big Data - ripercorre il passaggio tra i due secoli e prova, su queste premesse, a immaginare il futuro della rete e l’impatto che avrà sulla nostra vita quotidiana. Osservando sempre il web in rapporto alle tecnologie che tanto hanno segnato la comunicazione e l’informazione (la stampa a caratteri mobili, la radio, la tv), prova a guardare in prospettiva anche gli inevitabili estremismi generati da ogni rivoluzione tecnologica: da una parte chi vede nella rete il Paradiso, la «stanza intelligente» capace di produrre conoscenza indipendentemente dall’intelligenza dei propri occupanti; dall’altra i profeti di sventura, che ipotizzano una rete dispotica, un demone capace di isolarci dalla realtà. Esaminando una per una le teorie elaborate e proposte dai due «schieramenti», Riotta mette via via in primo piano quella che per lui è la variabile decisiva, l’unica da cui dipende davvero il futuro della rete – e, di conseguenza, il nostro, perché la rete è a tutti gli effetti il nostro mondo –: la variabile umana. Gli individui che costruiscono la rete, la programmano, vi immettono i contenuti.
E da questa angolazione l’autore rilegge per noi alcune questioni emblematiche in cui internet e i social media hanno giocato un ruolo senza dubbio rilevante, ma di difficile interpretazione: dalla Primavera araba al fenomeno 5 stelle, dalla campagna elettorale di Obama alle possibilità offerte dai Big Data.
«È possibile che il web ci renda liberi – afferma l’autore rispondendo alla domanda posta dal titolo, e che sorregge implicitamente tutto il ragionamento – solo nella misura in cui noi riusciremo a renderlo libero. Il web ci renderà ignoranti se noi lo rendiamo ignorante. Il web sarà Inferno o Paradiso se a programmarlo saranno Demoni o Angeli. Sarà invece solo umano se a costruirlo saremo noi esseri umani».

L’AUTORE Gianni Riotta insegna Teoria dei new media alla Princeton University. Fa parte del Council on Foreign Relations e collabora con «La Stampa». È stato direttore del Tg1 e del «Sole-24 ore», e vicedirettore del «Corriere della Sera». I suoi romanzi Principe delle nuvole (1997) e Alborada (2002) sono stati tradotti in varie lingue.