IL WEB CI RENDE LIBERI?
di Gianni Riotta
ebook euro: 9,99
Grande disordine sotto il cielo digitale: il web ci rende liberi o ci opprime, ci arricchisce o ci rende miserabili? Nell’universo digitale saremo ignoranti, colti, felici, infelici, soli o pieni di amici? Una ricerca su Google potrà darvi elementi per sostenere – con serietà accademica, e perfino un pizzico di sussiego – ciascuna di queste te- si. Gli istituti universitari, le riviste specializzate, i siti piú eleganti sono colmi di Big Data ad hoc, perché «se tutto è stato fatto per mezzo del web», online troverete materiale per tutte le stagioni e tutte le ragioni.
Gianni Riotta, Il web ci rende liberi?
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«Se il nuovo libro di Gianni Riotta fosse un lavoro di narrativa, sarebbe una di quelle opere cui spetta la definizione “il romanzo di una generazione”. Dietro l’interrogativo del titolo, si nasconde infatti molto più dell’ennesimo saggio sul futuro della Rete o sulla trasformazione che Internet impone alla quotidianità. È invece la dimostrazione dell’importanza che riveste, anche in un’epoca di frenesia digitale, la figura del testimone esperto: qualcuno cioè capace di interpretare la realtà utilizzando la propria storia personale e un metodo solido (in questo caso quello giornalistico), per trarre chiavi di lettura credibili da offrire a tutti».Marco Bardazzi, La Stampa
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C’era una volta il secolo XX – quello dei mass media, del turismo di massa, della scuola e del sapere di massa, delle proteste di massa –; c’è oggi il XXI, il secolo delle Persone. Nel mezzo, una rivoluzione difficile e ancora in corso, espressione dell’insofferenza di chi fa parte delle masse nel sentire negata dalla società, dall’economia, dalla burocrazia e dalla politica la propria individualità unica di persona. «Qui – scrive Gianni Riotta – si risolverà l’enigma del web, non in un sito o in un blog, in un software o in un algoritmo. Il XXI secolo sarà l’epoca e l’epica degli individui. […] Siamo noi, padri e madri e figli e figlie, l’umanità decisiva perché online il Buio non prevalga sulla Luce. A patto di alimentare nei nuovi media digitali valori classici, tolleranza, ragione, equanimità, curiosità, allegria, critica soprattutto a noi stessi, libertà, dialogo, confronto».Con Il web ci rende liberi? Gianni Riotta – editorialista della «Stampa» e «Foreign Policy» e Visiting Professor alla Princeton University e all'IMT di Lucca, dove fa ricerca su new media e Big Data - ripercorre il passaggio tra i due secoli e prova, su queste premesse, a immaginare il futuro della rete e l’impatto che avrà sulla nostra vita quotidiana. Osservando sempre il web in rapporto alle tecnologie che tanto hanno segnato la comunicazione e l’informazione (la stampa a caratteri mobili, la radio, la tv), prova a guardare in prospettiva anche gli inevitabili estremismi generati da ogni rivoluzione tecnologica: da una parte chi vede nella rete il Paradiso, la «stanza intelligente» capace di produrre conoscenza indipendentemente dall’intelligenza dei propri occupanti; dall’altra i profeti di sventura, che ipotizzano una rete dispotica, un demone capace di isolarci dalla realtà. Esaminando una per una le teorie elaborate e proposte dai due «schieramenti», Riotta mette via via in primo piano quella che per lui è la variabile decisiva, l’unica da cui dipende davvero il futuro della rete – e, di conseguenza, il nostro, perché la rete è a tutti gli effetti il nostro mondo –: la variabile umana. Gli individui che costruiscono la rete, la programmano, vi immettono i contenuti.
E da questa angolazione l’autore rilegge per noi alcune questioni emblematiche in cui internet e i social media hanno giocato un ruolo senza dubbio rilevante, ma di difficile interpretazione: dalla Primavera araba al fenomeno 5 stelle, dalla campagna elettorale di Obama alle possibilità offerte dai Big Data.
«È possibile che il web ci renda liberi – afferma l’autore rispondendo alla domanda posta dal titolo, e che sorregge implicitamente tutto il ragionamento – solo nella misura in cui noi riusciremo a renderlo libero. Il web ci renderà ignoranti se noi lo rendiamo ignorante. Il web sarà Inferno o Paradiso se a programmarlo saranno Demoni o Angeli. Sarà invece solo umano se a costruirlo saremo noi esseri umani».
L’AUTORE Gianni Riotta insegna Teoria dei new media alla Princeton University. Fa parte del Council on Foreign Relations e collabora con «La Stampa». È stato direttore del Tg1 e del «Sole-24 ore», e vicedirettore del «Corriere della Sera». I suoi romanzi Principe delle nuvole (1997) e Alborada (2002) sono stati tradotti in varie lingue.
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