lunedì 11 settembre 2006
La moda degli errori linguistici
PIUTTOSTO CHE
di Valeria Della Valle , Giuseppe Patota
euro: 13,52
Piuttosto che è uno di quei virus linguistici che periodicamente infettano la comunicazione; un'espressione che merita, proprio come «un attimino» o «quant'altro», un posto di primo piano fra i cosiddetti tormentoni. Ma forse non tutti sanno che chi adopera questa fastidiosa locuzione compie spesso un vero e proprio errore, usando piuttosto che al posto della congiunzione o, mentre il suo significato proprio è «più che», «invece di», «anziché». Un tipico errore «di moda», che si è affermato grazie ai media. In questo libro, gli autori hanno elencato in ordine alfabetico oltre 300 errori molto comuni, veniali o più gravi. Li hanno trovati disseminati nei giornali, nelle chat e nei blog e, in gran numero, nelle conversazioni televisive e nelle dichiarazioni di personaggi pubblici, a conferma di quanto sia facile cadere in certi trabocchetti anche in situazioni nelle quali il linguaggio dovrebbe essere più attento e sorvegliato. Attraverso i «cattivi esempi» i due linguisti hanno messo a punto uno strumento utile e divertente da usare come test di autovalutazione o per un veloce «ripasso» delle forme da evitare in vista di un esame o di un concorso. Se è vero, infatti, che l'evoluzione della lingua ha semplificato le regole della comunicazione e cambiato il modo di giudicare gli errori, è pur sempre vero che, se si vuole parlare e scrivere correttamente, bisogna interrogare la grammatica e seguire i colorati insegnamenti della matita rossa e blu.
GLI AUTORI
Valeria Della Valle è professoressa di Linguistica italiana presso la Sapienza - Università di Roma. Coordina, con Giovanni Adamo, l'Osservatorio Neologico della lingua italiana (ILIESI-CNR) ed è socia corrispondente dell'Accademia dell'Arcadia. Ha studiato gli antichi documenti toscani, la storia dei dizionari italiani, la prosa dei narratori contemporanei, la terminologia dell'arte. Ha pubblicato, con Giovanni Adamo, Neologismi. Parole nuove dai giornali, (Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 2008). Ha diretto la nuova edizione del Vocabolario della lingua italiana dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani (2008). Con Giuseppe Patota ha pubblicato un manuale di scrittura, tre grammatiche destinate alle scuole superiori e, per Sperling & Kupfer, tra i più recenti, Viva il congiuntivo! Come e quando usarlo senza sbagliare (2009), Viva la grammatica! La guida più facile e divertente per imparare il buon italiano (2011) e Ciliegie o ciliege? e altri 2406 dubbi della lingua italiana (2012). Da anni sono protagonisti di rubriche radiofoniche e televisive riguardanti dubbi e curiosità sulla nostra lingua e consulenti scientifici di Rai Educational per la realizzazione di programmi dedicati all'insegnamento della lingua italiana.
Giuseppe Patota è professore di Storia della lingua italiana presso l'Università degli Studi di Siena-Arezzo. È socio della SILBA (Société Internationale Leon Battista Alberti) e socio corrispondente dell'Accademia dell'Arcadia. Si è occupato di lingua letteraria italiana sette-ottocentesca, di storia della grammatica e della lessicografia italiana, di grammatica e sintassi dell'italiano antico e moderno, di insegnamento dell'italiano a italiani e stranieri. Alcune sue opere sono state pubblicate in Francia e in Giappone. Dal 2004 è direttore scientifico del Grande Dizionario Italiano Garzanti.
Con Valeria Della Valle ha pubblicato per Sperling & Kupfer numerosi libri, fra i quali ricordiamo: Le parole giuste. Saper parlare, saper scrivere, saper vivere (2004), L'italiano. Biografia di una lingua (2006), Il nuovo salvalingua. Le facili regole per evitare gli errori della lingua parlata e scritta (2007), Viva il congiuntivo! Come e quando usarlo senza sbagliare (2009) e Viva la grammatica! La guida più facile e divertente per imparare il buon italiano (2011). Da anni sono protagonisti di rubriche radiofoniche e televisive riguardanti dubbi e curiosità sulla nostra lingua.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento