domenica 8 ottobre 2006
La vita di Mia Martini racconta, in prima persona...
MI CHIAMO...
di Aldo Nove
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Mia Martini racconta, in prima persona, la sua travagliata esistenza poche ore prima di morire. Da quel letto di uno squallido appartamento di un piccolo paese della provincia di Varese, dove cercava di fuggire dalle dicerie infamanti che la perseguitavano e da cui non si è mai più ripresa. Aldo Nove, con un linguaggio secco e poetico, ripercorre la vita di una grande e sempre più popolare artista, amata in tutto il mondo eppure odiata da uno star system che ne ha fatto un capro espiatorio. Mi chiamo… è, volta in narrativa, la voce di una cantante che ha voluto abbracciare il mondo intero con la sua arte e che il destino ha reso per sempre infelice, per sempre famosa, per sempre grande. “Avevo otto anni quando scappavo al bar dietro casa mia e mettevo cinquanta lire nel juke-box. Quelle cinquanta lire ti permettevano di guardare i titoli delle canzoni sapendo che una di loro sarebbe stata tua, e che tutto il bar l’avrebbe sentita, e vissuta, e danzata con te. Allora se la canzone parlava di un posto lontano il bar si trasformava in quel posto lontano e ci trasportava tutti lì, per tre minuti eravamo lì.” Aldo Nove ha pubblicato nel 1996 con Castelvecchi il suo primo libro, Woobinda. Nella collana Einaudi “Stile libero” sono stati pubblicati Puerto Plata Market (1997), Superwoobinda (1998), Amore mio infinito (2000), La più grande balena morta della Lombardia (2004), Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese (2006) e La vita oscena (2011). Con Laterza ha pubblicato Milano non è Milano (2006). E con Skira Si parla troppo di silenzio. Un incontro immaginario tra Edward Hopper e Raymond Carver (2009).
L'AUTORE Aldo Nove, pseudonimo di Antonio Centanin (Viggiù, 12 luglio 1967), è uno scrittore e poeta italiano. Lo pseudonimo trae origine da una frase, ALDO DICE 26 X 1, presente nel telegramma diffuso dal Comitato Nazionale di Liberazione Alta Italia (CLNAI) nell'aprile del 1945 per comunicare il giorno (26) e l'ora (1 di notte) in cui dare inizio all'insurrezione dei partigiani a Torino nella guerra di liberazione dall'occupazione nazista. Aldo è appunto il nome presente nel messaggio mentre Nove è dato dalla somma delle tre cifre 2, 6 e 1. (wikipedia)
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