martedì 18 settembre 2007

Esiste un prima e un dopo nella vita di un omosessuale


LA VERA STORIA DEI MIEI CAPELLI BIANCHI
di Paola Concia e Maria Teresa

"Esiste un prima e un dopo nella vita di un omosessuale. All'inizio giochi a nascondino con te stesso e con gli altri. Ma non è un gioco piacevole: la penitenza è la pubblica gogna, o almeno questo è quello che ti fanno credere. Poi cambi pelle. È il momento della rivelazione." In questo memoir aperto e appassionato, Paola Concia racconta con grande sincerità il suo percorso verso il coming out, la dolorosa doppiezza di quel "prima" e le difficoltà e gli ostacoli del "dopo", ma anche la possibilità di combattere le proprie battaglie a viso aperto. Dai Dico al disegno di legge contro l'omofobia e transfobia fino alle discusse campagne contro il razzismo e la violenza sulle donne, Paola - deputata del PD e unico parlamentare italiano dichiaratamente omosessuale - si muove in politica con una pratica orgogliosamente femminile, fatta di intuito, inventiva e capacità di dialogare anche con chi la pensa in modo molto diverso da lei. Con un obiettivo chiaro: costruire, in Parlamento ma soprattutto nel Paese, uno schieramento e un tessuto sociale disponibili a condividere le nuove, fondamentali battaglie sui diritti civili. Diritti all'amore e alla felicità che in Italia sono tutt'altro che riconosciuti, tanto che il matrimonio oltre frontiera di Paola con la sua compagna Ricarda ha fatto clamore, sollevandole contro l'aspra critica di promuovere modelli contrari alla morale e ai valori della famiglia. Eppure, nel ripercorrere gli anni che l'hanno portata alla maturità conquistata e serena dei suoi capelli bianchi, Paola ci racconta esattamente l'opposto, svelandoci un'infanzia e un'adolescenza assolutamente normali, vissute in una famiglia cattolicissima e tollerante, dove più di ogni cosa è sempre contato il rispetto delle opinioni altrui. Cresciuta a "pane, libertà e rigore" in una piccola cittadina di provincia dell'Abruzzo, sposatasi in gioventù con un uomo per desiderio di normalità, per poi divorziare e risposarsi lo scorso anno con Ricarda fuori dalle leggi italiane ma nel nome dell'amore, con la sua storia personale e pubblica Paola ci riporta alle contraddizioni stesse del nostro Paese, ai suoi sorprendenti spazi di libertà e autonomia di pensiero e d'azione, ma evidenzia anche quel groviglio di ipocrisia, convenienze e pregiudizi, di cui l'Italia è più che mai chiamata a spogliarsi se vuole entrare a pieno titolo nella modernità, se vuole rendersi conto che gli anni Cinquanta sono finiti da un pezzo.

LE AUTRICI
Paola Concia ha studiato all'ISEF de L'Aquila. Ha cominciato a fare politica negli anni ottanta nel Partito Comunista Italiano, passando poi ai Democratici di Sinistra (per i quali è stata responsabile per lo sport) e in seguito al Pd.
Nel 1998 è stata fra le fondatrici di Emily in Italia, un'associazione che sostiene l'impegno in politica di donne di centro sinistra.
Dopo aver fatto coming out ha iniziato ad impegnarsi per i diritti civili, in particolare di lesbiche, gay, bisessuali e transgender. In seguito è diventata portavoce e componente del direttivo nazionale di Gayleft, la consulta LGBT dei DS.Poi ha assunto il ruolo di portavoce del tavolo nazionale LGBT del Pd.
È vicepresidente di D52, rete di donne a sostegno della parità di genere, fondata nel 2006.

Maria Teresa Meli è giornalista politica del "Corriere della Sera". Ha una rubrica molto seguita su "Io donna".

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