martedì 2 ottobre 2007

Come dare piacere a una ragazzaccia cattiva?


OGNI MIO DESIDERIO
di Stella Black

«Io sono esile, e lo sarei ancora di più se non fosse per i seni, un po’ più grandi di quanto dovrebbero essere. E sono bruna: frangetta, ciglia, sopracciglia, anima nera. Lui aveva più anni di me, molti di più. Era ricco, io non sapevo quanto, ma la sua casa assomigliava al museo di Sir John Soane, senza i custodi. Aveva un sacco di tempo libero e ancor più immaginazione. Le persone sgranavano gli occhi quando mi sgridava, non si rendevano conto che a me piaceva, mi piaceva essere guidata. Ero sempre bagnata o in lacrime per lui.Prima non sapevo che fosse possibile realizzare fino in fondo le fantasie più intime. Dove trovare l’alleato? Dove trovare l’uomo con il coraggio necessario, la maestria, la generosità, la saggezza? Dove trovare una persona desiderosa di abbandonarsi per dare piacere a una ragazzaccia cattiva? Eccola qui.Apparve come se lo avessi evocato.“Vieni da Daddy” disse. È ora di andare a letto.”Finalmente ero a casa.»Stella cresce con una nonna molto poco convenzionale, una sorta di Bette Davis eccentrica e terrorizzante, fino a quando, non ancora maggiorenne, decide di levare le tende e trasferirsi a Londra. Il suo spirito ribelle e una voglia bruciante di nuove esperienze la spingono a sperimentare ogni cosa. Il sesso innanzitutto. Con i personaggi più disparati. Uomini e donne. Ma una sera, a una festa, Stella incontra Daddy. Cinquant’anni, alto, forte, ricco, deciso. «Era la figura paterna che non avevo mai avuto e l’amante perfetto che avevo sempre desiderato.» Stella si trasferisce a casa sua, e scopre che il gioco sottile e conturbante della sottomissione erotica esercita su di lei un’attrazione irresistibile. Che ogni desiderio di lui è anche il suo. Fino a quando il gioco non si ribalta...

L'AUTRICE  Stella Black, collabora regolarmente con «Vogue», «GQ», «The Telegraph» e «The Observer».In queste pagine racconta la sua vita, e per questo ha scelto di firmarle con uno pseudonimo. Vive a Londra.«Questa è la mia storia, è la storia che ho vissuto con un uomo più grande di me. I dettagli sono frutto dei diari che ho scritto nel corso della mia vita. Ho cambiato solo qualche nome, per proteggere la privacy delle persone coinvolte. È trascorso del tempo da quando tutto è finito, e ancora adesso, ogni volta che ci penso, non posso fare a meno di dire a me stessa che, sì, rifarei tutto, ogni cosa.».

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