mercoledì 3 ottobre 2007
Cosa mai avranno in comune il Brunello d’annata con il Gatorade?
RESTAURANT MAN
di Joe Bastianich
Cosa mai avranno in comune la lirica con i Led Zeppelin o il Brunello d’annata con il Gatorade? O le forchette recuperate dalla spazzatura di un ristorante con gli investimenti immobiliari milionari oppure, ancora, una coppia di nonni istriani con i boss della finanza newyorkese? È di strane dissonanze come queste e di molto altro ancora (per esempio, quanto conta la matematica nella gestione di un ristorante) che Joe Bastianich ci racconta nella sua biografia, un libro che si legge tutto d’un fiato, come un vero e proprio romanzo: quello di una vita in equilibrio tra due continenti e due generazioni, anello di congiunzione tra il vecchio e il nuovo mondo, tra società di un tempo passato e finanza moderna. Una storia nella quale i valori antichi sono le indissolubili fondamenta dell’azzardo imprenditoriale di oggi, in cui si intrecciano i percorsi di diversi Restaurant Man, ma dove suo padre Felice è il solo capostipite. La storia che Bastianich ci narra è ricca di personaggi mitici tra i quali spicca sua madre Lidia, una donna che, partendo da un paesino friulano, diventa una star televisiva nel nuovo mondo; è da loro che assorbe tutto – ricordi, tradizioni, odori e sapori – per raggiungere grandi traguardi e importanti successi, in un percorso di vita che è una corsa e una sfida continua. Con una sola grande speranza: tramandare almeno un pezzo di questa scuola di tenacia, passione e determinazione ai propri amatissimi figli.
L'AUTORE Joe Bastianich nasce a New York, nel Queens, da una famiglia di ristoratori emigranti di origini istriane. Figlio della working class, sin da piccolo si “nutre” di gastronomia, settore nel quale inizia un’importante carriera dopo un breve passaggio nel mondo finanziario di Wall Street. Con lo chef Mario Batali apre “Babbo”, ristorante cult di Manhattan. Possiede altri venticinque ristoranti nel mondo, tra i quali “Del Posto”, unico italiano a New York a ottenere le ambite quattro stelle del “New York Times”. Insieme alla famiglia Farinetti, Bastianich ha portato a New York Eataly, l’emporio simbolo della gastronomia italiana. Appassionato viticoltore, possiede anche tre aziende vinicole in Italia. Con Bruno Barbieri e Carlo Cracco è giudice di MasterChef Italia e con Gordon Ramsey di MasterChef America.
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