Travaglio, un killer con la pistola ad acqua.

Ha distrutto la carriera a Luttazzi, attentato a quella di Santoro, che da poco è stato riesumato dal TAR del Lazio con una intimazione alla riammissione ed il reintegro forzato, per riportare il Michele di Annozero al lavoro in Rai. Ora è il turno di Fazio, che ha invitato il giornalista killer per parlare del suo ultimo exploit del 25 aprile e del libro che Travaglio ha scritto con Peter Gomez. E lui inesorabile: “BUM” spara la sua spruzzatina di fiele. Il titolo del libro, “Se li conosci li eviti” avrebbe dovuto aiutare Fazio nella scelta, ma non poteva negarci la possibilità di conoscere questa nuova opera, che qualche fan di Travaglio ha definito “geniale opera d’arte”, ma è solo una riedizione del vecchio elenco di scolastica memoria, sulla lavagna dei buoni e cattivi. Travaglio e Gomez, iscritti di diritto nel club dei “ragliatori d’assalto”, con Grillo tribuno capo, si sono messi a distribuire patenti e liceità ai politici, ed hanno trovato il modo per risolvere molti problemi economici, i loro.
Molte cose che Travaglio dice sono condivisibili, come le liste senza pregiudicati o inquisiti, la scelta dei candidati attraverso il voto e non tramite le segreterie di partito o l’eliminazione del finanziamento ai giornali. Va tutto bene, ma è palese che il suo non è spirito di servizio, ma puro interesse personale, come ha onestamente dichiarato nella trasmissione di Fazio lo stesso giornalista.
Sarebbe utile e dignitoso se oltre a ragliare alla luna ci indicasse come mettere in pratica questi ottimi propositi, e non usarli per vendere libri e avere collaborazioni televisive lautamente pagate.