Europee, Tonino nudo alla metà.(dei voti)
Ci risiamo, sono tornati i girotondini, questa volta organizzati da “Tonino il rivoluzionario” dal quale mi aspettavo un più logico guardia e ladri. Non riescono proprio a capire che nell’elenco delle nostre priorità non compaiono le voci intercettazioni, impunità o salva Premier, non ce ne frega niente,
le nostre urgenze si chiamano costo della vita e sicurezza.
Il paladino Di Pietro, che vuole liberarci dal caimano, incassa più di ventimila euro al mese e come lui tutti i suoi amici o commensali. Il signor Grillo che si batte contro tutti, Pres. Napolitano compreso, è il maggior contribuente della sua regione, i vari Pancho Pardi, Flores d’Arcais, Travaglio e compagnia, sono comici, attori, scrittori o editori ed hanno redditi di gran lunga superiori alla maggior parte dei cittadini che vogliono rappresentare, e non hanno sulla pelle nessuno dei loro problemi.
E’ comprensibile che Di Pietro stia pensando di risolvere i suoi impicci, tra pochi mesi si voterà per il parlamento europeo e i democratici manderanno l’ex magistrato da solo; Tonino resterà nudo (già in calzoncini era inguardabile), misureremo il suo reale peso politico, e di quanto si ridurrà la sua cifra elettorale. Senza lo scudo del PD, che alle passate elezioni lo ha portato oltre la soglia vitale del 5%, si vedrà costretto a ridimensionare tutte le sue ambizioni di novello Jean-Paul Marat.
Non per cercare risposte, ma per avere qualche conforto ho provato a leggere qualche pagina del libro del Prof. Sartori, La Democrazia in trenta lezioni, peccato, trenta per Tonino mi sembrano poche.