Second Life: Grillo e Di Pietro e le piazze vuote.
Ci erano cascati in molti, specialmente quelli che non avevano combinato molto nella vita reale, si trovavano di fronte ad una possibilità insperata: Second Life; poter raccontare di essere, senza dover fare la fatica di diventare. Il fenomeno della rete è questo, un fiume di contatti che non vuole capitani, quelli che si ergono a comandanti in campo, vengono smentiti nel giro di un pomeriggio. Mette quasi tristezza vedere le piazze telematiche di Grillo e Di Pietro completamente abbandonate, e nei blog in pochi a commentare e parlarsi addosso, ripetendo a pappagallino gli strali dei loro leader(s) maximi, lasciando quel senso di tristezza tipica di una festa paesana annullata per pioggia. L’unica cosa che hanno mantenuto è il livore contro chiunque si avvicini a quelle pagine e provi a portare teorie differenti dalle loro. L’esperimento di Di Pietro su Second Life è un esempio, annuncio e presentazione, conferenza stampa, titoli su tutti i giornali, l’uomo che con la sola forza della rete, riesce ad ottenere il sostegno politico per opporsi al despota di Arcore. A distanza di poche settimane “l’isola che non c’è” di Tonino è tristemente vuota con una bandierina dell’Idv che sventola solinga, la piazza con il faccione di Grillo sui maxi schermi è deserta, l’antipolitica ha trovato qualche altro osso da mordere, questo aveva “stufato”; purtroppo il grosso dei contatti arriva solo quando a parlarne sono i nemici, giornali e televisioni. Questi hanno scelto come controffensiva il silenzio, condannando i vari siterelli alla desolazione. Per correttezza sono entrato con il mio nome, e ho avuto l’onore di dibattere con diversi pensatori illuminati dell’antipolitica, tipo: Zapotec, fatapink, lucy_41, magiclupin, Paperinik67, tmanero71, cuba_libre84, titti81, mioamor, cicci8, con questi ho dissertato sui grandi sistemi e sul senso della vita; loro con poco mi hanno convinto, voterò anch’io per il sindaco di Paperopoli. Dal blog di Grillo, Travaglio nei suoi video deliri, usa come scenografia un’inquadratura che ha in primo piano un camioncino della Banda Bassotti. Adesso tutto torna. Per misurare la credibilità dei tribuni da sempre si pesa e si valuta la loro platea. Ora Tonino ha scoperto Facebook, l’inverno è lungo.