Walter ti prego, ci serve sapere cosa pensi tu.

Walter non puoi delegare l’opposizione alle invettive di Di Pietro o balle spaziali dei giornali amici; contrastare un governo è cosa seria, non materia da “chiacchiere e distintivo” come diceva Al Capone alias De Niro. Far sollevare ogni giorno una buferina artificiale, contro un elemento del governo ottiene come effetto quello di creare confusione e contemporaneamente di annoiare il pubblico amico e nemico. Siamo il paese più rumoroso e auto sputtanante in assoluto, un continuo delegittimarsi a vicenda. Walter, prendi una posizione seria e differenziati dal governo in modo riconoscibile, finiscila con questo “ma anche”, finiscila di scusarti perché non sei un decisionista, finiscila di rincorrere ogni giorno qualcuno dei tuoi che spara “tafazzanate” a raffica. Ci inquieta riscontrare che un giorno sei d’accordo con Fini per il voto agli stranieri, il giorno dopo sei d’accordo con Bossi contro il ministro Gelmini per il ritorno al grembiule ed al maestro unico. Walter basta, non ci frega con chi sei d’accordo, ci serve sapere cosa pensi tu, se esiste un’alternativa al sultanato di Silvio, se esiste un possibile comandante in capo e non in coda come sei tu. Questo metodo a basso profilo, ti sta portando nella migliore delle ipotesi ad un ribaltone interno. Ti riconosco una buona intelligenza politica, un senso democratico nella gestione delle persone ed un certo appeal nei confronti dei più giovani, ma prendi una posizione Walter, ad iniziare da quell’opportunista di Di Pietro, che ti ha usato per farsi alle tue spalle un partito nuovo ed un altro condominio.