L’isola dei costosi e famelici, sesta edizione

Finalmente siamo alla partenza della sesta edizione dell’isola dei famosi. Visto il numero di trasmissioni di questo genere che ci hanno propinato, siamo diventati degli esperti, ed abbiamo individuato due categorie di reality: i riesumativi ed i reclusivi. Per i primi è necessario disseppellire personaggi un tempo noti, e dare loro una piccola opportunità di vetrina, questi si rendono disponibili per qualsiasi impresa circense o pagliacciata, pronti a fare qualunque cosa piuttosto che andare a lavorare. Per i secondi e sufficiente selezionare dieci o quindici morti di fame e carcerarli per tre mesi, sempre con la promessa, mai mantenuta, di un futuro radioso. Si sussurra nei corridoi della Rai che tra non molto si organizzerà una partita di calcio, il derby del fegato, tra affamati e morti di fame. Come sempre Simona Ventura, la nota conduttrice, celebre per aver affondato la maggior parte dei programmi che ha toccato, ha messo giù il carico da undici, chiamando nel cast Vladimiro Luxuria, ovviamente per parlare di problemi sociali, e non perché per il grande circo era indisponibile la donna barbuta, e ci siamo dovuti accontentare di una donna con le poppe ed il pistolino, per regalare lo scandaletto all’assonnato pubblico televisivo.
Anche questo mio piccolo delirio di fine estate potrebbe far parte del solito teatrino, tanto per fare una risata in più, se non fosse che i cachet di alcuni di questi signori vanno da uno a due milioni cadauno, e che noi per questo giochino, ed altri simili, ci troveremo l’adeguamento del canone Rai a fine anno.