Piloti pilotati ed Alitalia a terra
Il mondo che ci osserva ha un’idea specifica di cosa significhi essere italiano, atteggiamenti da fenomeno e comportamento da coniglio. Stanno scorrendo in video le immagini dei dipendenti della Lehman Brothers, che raccolgono negli scatoloni i loro effetti personali e con dignità accettano la normativa di “Chapter 11, la procedura di fallimento pilotato”. Noi no, del caso Alitalia ne abbiamo fatto una questione politica, da mesi è diventata la preoccupazione di tutti, anche dell’operaio di una fabbrica con soli 25 dipendenti in provincia di Torino, o in qualsiasi altra provincia italiana, che fallirà senza clamore e aiuti di stato; da domani sarà senza lavoro perché della sua azienda non frega niente a nessuno e ancora meno ai TG nazionali; lui sarà disoccupato senza ammortizzatori sociali, e vedrà fazioni politiche che si azzuffano per difendere il caro “pilotino” che per meno di 11mila euro al mese, a dieci mila metri di quota il suo sederino non ce lo porta, e che dire degli assistenti di volo, che per 2400 euro di stipendio devono pure girare il mondo. Bene mio caro operaio, che da domani sarai senza il tuo salario da 1200 euro al mese, non ti affliggere se non potrai più avvitare bulloni nella tua fabbrica, devi rallegrarti, si potrà continuare a volare italiano, e quando incontrerai l’Ufficiale giudiziario che ti sta pignorando il televisore, avrai un bel sorriso sulla faccia, perché almeno un problema l’avrai risolto, Alitalia ed i suoi “pilotini viziatelli”volano ancora, a fare il “piccione” sei rimasto solo tu. Ma se cambia…