L’economia modiale come il Titanic. 08.10.2008

La nostra economia, come il Titanic ha speronato l’iceberg, la nave si sta inclinando, ma non è affondata. Nel salone delle feste ancora ballano, i musici della seconda serata continuano ad accordare i violini e parlano del politicamente corretto, del si doveva fare, perché noi rappresentiamo tot per cento degli italiani. Questi non hanno capito il momento, sono talmente impegnati a leggere i dati dei sondaggi, per compiacersi nel caso avessero guadagnato un millesimo di punto con l’ospitata televisiva. Molti dimostrano di essere insensibili e fuori dal tempo, senza collegamenti con la realtà, impegnati a combattere le piccole beghe di cortile, a farsi i dispettucci tra propagandisti di schieramento opposto sono indaffarati a cercare un responsabile, uno qualunque da incolpare per continuare la loro patetica commedia. Sveglia, in questo momento ci si aspetta la presa di responsabilità di tutta la classe politica, come spiega giustamente l’ex ministro Bersani, si devono cercare soluzioni, mostrino che almeno davanti al tracollo il paese è unito.
Non vorrei fare insinuazioni di basso livello, ma nella scorsa legislatura, nel 2001, dopo pochi mesi dall’insediamento del governo Berlusconi è arrivato il disastro terroristico delle Twin Towers, ora a pochi mesi dalla schiacciante vittoria elettorale il centrodestra deve fronteggiare il più grosso disastro economico finanziario dal 1929 ad oggi. Parlare di casualità è politicamente corretto, ma se come diceva il commissario Maigret: “Tre indizi fanno una prova”, questa è proprio sfiga.