Condannato il “Torquemarco” Travaglio. 18.10.2008

Non sono gli otto mesi di condanna per Travaglio la vera notizia, ma il fatto che tutte le interpretazioni dei fatti secondo “Torquemarco”, l’inquisitore in bagna cauda, abile ad estrapolare dai verbali della pubblica accusa, stralci adatti all’uso per sostenere le sue arringhe, è stato condannato dal giudice; il quale ha riconosciuto oltraggiose le ricostruzioni da free climbing, fatte dal giornalista onnisciente. Il giudice dichiarandolo colpevole, ha messo il Marco fuori corso, bocciando in pratica tutto il suo modo di costruire le accusette, con la faccia da primo della classe che fa anche la spia, si presenta impettito davanti al preside, (Santoro) “io so chi ha rovesciato l’inchiostro”.
Usando il suo steso arnese da lavoro, vorremmo avere risposte a caso sulle polemiche con Vespa, per la fuga dei politici da Anno Zero, dalle vacanze con i condannati, su come sta andando la semina di vento e tempesta, e che raccolto si aspetta, visto che ora fa l’offeso e non risponde al telefono.
E ora? Smontato il suo metodo di ricostruzione dei fatti, anche perché era venuto a noia, si aggrapperà alla sua capacità recitativa, vero motivo del suo successo. Ora potrà dedicarsi tranquillamente alla fiction, scrivere un romanzo sulla mafia, la nuova piovra, o visto il personaggio insipido, il merluzzo, che però suona male, “la banda del merluzzo assale Palermo” forse non funziona.
Travaglio è piemontese, avrà più confidenza con le trote o le tinche, non lo so, è certo che ridimensionata la sua credibilità, ora si troverà sicuramente come un pesce fuor d’acqua.