Lavatevi la coscienza, costa solo due Euro 19.11.2008
E’ un problema genetico quello vissuto dal popolo italiano, destinato com’è a sopportare qualunque angheria senza mai ribellarsi. In questo ultimo periodo è subissato da richieste di denaro da ogni dove, che vanno ad aggiungersi al costo della vita ormai insostenibile. Ora si sono aggiunti i questuanti telefonici, quelli che fanno leva sulle debolezze umane, e ti chiedono un misero SMS al costo di “soli due Euro”. Moltiplica questo messaggio per sei o sette richieste differenti al giorno e cosa ne ottieni? Una tassa sui sentimenti, sulla pietà, sulla solitudine, è un ricatto meschino; è troppo facile mettere in video la sofferenza, è la merce più facile da vendere, a “soli due Euro”. “I poveri d’Italia che aiutano i poveri di tutto il mondo”. Intollerabile. Fate una sottoscrizione per aiutare i nostri anziani, due Euro per la pensionata di Matera, per un disoccupato di Pozzuoli, o meglio i cassaintegrati di Torino, Ivrea e oltre. Le richieste di denaro tramite SMS sono un’usanza tutta italiana. Perché gli abbonati telefonici francesi, spagnoli, inglesi, tedeschi, hanno uffici statali che regolamentano queste donazioni? Perché? Il gestore gira tutti i soldi? Lo spot televisivo è gratis? Il testimonial lavora senza compenso o rimborso spese? Lo stato non chiede l’Iva? Ma “porca mucca”, qualche domanda si potrà fare? E qualche risposta si potrà avere? Resta qualcosa al tanto reclamizzato beneficiario? I veri destinatari della nostra generosità sono i bimbi o i sofferenti in genere? Esiste un garante che controlla questo mercimonio della sofferenza?