Lufthansa Italia, il cavallo di Troia. 28.11.2008
Una persona a me molto cara, che sempre rimpiangerò, mi diceva così: “lavare la testa all’asino si spreca tempo e sapone”, credo che rappresenti a dovere la situazione dei piloti Alitalia. Il tempo passa e le cose cambiano, quella che per tutti era la compagnia di bandiera, oggi è percepita come un carrozzone di viziati e raccomandati, totalmente dipendenti dai palazzi politici romani. La ricchezza della compagnia sono i passeggeri, i quali risiedono per la maggior parte al nord, nella parte più produttiva del paese, dove il romanticismo per patria e bandiera se lo concedono solo in occasione delle partite di calcio. Non hanno più voglia e tempo per le bambinate, c’è la crisi e bisogna rimboccarsi le maniche, non hanno più tempo da perdere con gli scioperi e con gente che si lamenta solo per difendere i propri diritti e non rispetta quelli altrui. Signori dell’Alitalia, forse non vi è chiaro, avete sbroccato, da ieri il nord Italia ha un’alternativa, non sarà più ricattato dai vostri umori, e porterà il fatturato ad un’altra compagnia, Lufthansa Italia, che tra poco, vista l’efficienza ed il modo di lavorare più consono alle necessità di questa parte del paese, diventerà la compagnia dell’Italia produttiva, che si reggerà con il mercato e senza aiuti statali. Per ora collegherà Milano con le otto maggiori destinazioni europee, ma è l’inizio, il “cavallo di Troia” ormai è entrato nel mercato. Raccogliendo le ciarle dei viaggiatori vi garantisco che in questo caso tra Italia e Germania non c’è partita. Buon viaggio, le uscite di sicurezza le conoscete.