Ad Avigliana un esempio di paese normale. 10.12.2008

Non molto tempo fa un noto “politicatore” di lungo corso desiderava e auspicava un paese normale. Il suo desiderio pur condivisibile, sembra non avere molto seguito in questo periodo, che si distingue per essere l’era del “diverso estremo”, dove se non sei nero, gay o trans di strada se ne fa poca. I così detti ordinari, comuni, banali cosa possono fare per partecipare al mondo attuale dell’apparenza, per avere i quindici minuti di celebrità? Estremizzano, radicalizzano tutti i comportamenti, e assistiamo al proliferare degli “Ultras” in ogni settore della vita quotidiana. Solo così si possono giustificare gli atti di diseducazione estrema a cui abbiamo assistito alla stazione ferroviaria di Avigliana, dove sono stati identificati sette minorenni incensurati, tra i 13 e i 17 anni, responsabili di aver danneggiato una sala d’attesa e una cabina ascensore di una stazione ferroviaria. I minorenni erano ubriachi e hanno agito per noia e divertimento. Le devastazioni dei minori sono state riprese dalle telecamere a circuito chiuso della stazione ferroviaria. Ho riportato la notizia così come l’ha riportata l’agenzia di stampa, si commenta da sé. Continuiamo a esasperare i toni, e produrre guerriglia nelle discussioni, insultiamo e delegittimiamo chi non la pensa come noi, demonizziamo con epiteti da codice penale, chi è chiamato a decidere e scegliere per tutti, in questo modo educheremo i giovani e li autorizzeremo a comportarsi nello stesso modo, con in più l’esuberanza e l’incoscienza dell’età. Il paese normale di cui sopra, non è sicuramente questo.