Effetto crisi: si ama meno anche a pagamento 14.12.2008
La crisi si fa sentire a tutti i livelli, anche le “belle di notte” si lamentano dei tempi grami che stiamo vivendo tutti. E’ bastato fare un giro nelle zone della città dove abitualmente esercitano le belle del sesso a pagamento, per rendersi conto di quanto sia profonda la recessione, e a quale livello siano arrivate le difficoltà economiche delle persone. Sicuramente le intemperie di stagione hanno contribuito a tenere a casa anche molte delle operatrici del settore, ma non è questo che può influire sull’abituale pratica del meretricio, il mestiere più antico del mondo. Le ragazze che ho interpellato hanno lamentato un calo dell’attività, che io ho inteso come un calo doppio, rendendomi conto all’istante che stavo entrando nel ginepraio degli equivoci.Per non confondermi ho chiesto loro di essere più precise, di essere chiare su quale fosse il tipo di calo in questione, quale fosse la reale difficoltà degli stalloni nostrani. Tra risatine e ammiccamenti, visto che di divertimento si stava comunque parlando, le belle hanno confessato di essere molto preoccupate per la loro attività, le nuove norme per la pubblica sicurezza sono restrittive, e scoraggiano i clienti, che sono impauriti dal ritiro patente, ma il problema più grande resta la poca disponibilità. Se nel paese dei più grandi amatori si è arrivati a risparmiare anche sull’amore, vuol proprio dire che siamo entrati irrimediabilmente nella fase calante, equivoci a parte, e che vale sempre l’antico adagio: “Il sesso non vuole pensieri”.