Bonolis spiega qual è il suo “Senso della vita” 18.02.2009
La situazione è tragica ma non seria. Gli altri paesi stanno pensando a come finanziare la ripresa economica, mentre noi siamo impegnati a trovare i soldi per pagare Bonolis. In molti si stanno chiedendo quale sia la logica, che induce questi amministratori pubblici, a spendere i nostri soldi per carrozzonate festivaliere, togliendo le risorse agli asili, ospedali e ai serbatoi delle forze dell’ordine. Davanti ad un paese in difficoltà non esiste una sola giustificazione al mondo, per favorire un utilizzo così nauseabondo delle risorse pubbliche. Chiamare un esperto del rialzo del desiderio d’acquisto, capace di attirare consumatori e sponsor, quando non è certo la voglia di comprare che manca, aggiunge al danno anche la beffa. Sbaglia il presentatore a paragonare il suo ingaggio a quello di grandi attori o di sportivi, perché nessuno di loro guadagna 200 mila euro al giorno, e mi risulta che nessuno viene pagato con i soldi provenienti dalle casse dello stato. L’unica speranza che abbiamo di fermare questo scempio è quello di far mancare l’alibi a questa furfanteria, se avranno un ascolto record o anche solo buono, sentiranno giustificate le loro scelte. E’ un comportamento ipocrita lamentarsi delle mancanze e dei disservizi, piagnucolare sino a riempire i fossi di lacrime, per il canone che ha un costo eccessivo e che viene male utilizzato; se poi alla sera quatti quatti, pantofole, pigiama e telecomando, ci mettiamo davanti al televisore, perché Sanremo è sempre Sanremo, Mirafiori è sempre Mirafiori e noi rincoglioniti saremo sempre rincoglioniti.