Activia Francy, lo yogurt che regola… 04.03.2009

Con Dario Franceschini a sinistra si son viste proprio tutte, un segretario parzialmente scremato da consumarsi entro il 16 ottobre. Come farà un democristiano cresciuto nel “Giovanile” della DC, scuola di formazione vescovile, a mettere assieme tutta l’armata della sinistra, che contro i cristiano sociali ci ha combattuto tutta la vita, lo sa solo lui. La proposta con cui si presenta è imbarazzante tanto è intrisa di demagogia. Soldi ai disoccupati, anche se dimentica di dire dove li arraffa. Pensare di organizzare una manovra di quella portata contando sui denari che si potrebbero recuperare dall’evasione fiscale è prendere in giro la gente, perché Francy sa che i tempi non coincidono, non può promettere dei soldi oggi, che recupererà forse, dopodomani. Un ciarlatano che ogni mattina si svegliava e ragliava la prima cosa che gli passava per la testa, specializzato in cose inutili, ne avevamo già uno, ora lo sostituiamo con uno che non serve a niente e per di più, con la data di scadenza. Immagino la prossima pensata sarà per i giovani, un’auto cabriolet per divertirsi il sabato sera, e per gli anziani, un accompagnatore che sbrighi loro le faccende e faccia compagnia, e perché no una lotteria dove vincono tutti, una banca solidale dove per quanto spendi non vai mai in rosso, una vacanza obbligatoria alle Maldive e ogni due venerdì 200 euro a tutti per l’happy hour. Francy, se devi spararla grossa, esagera, almeno ridiamo. Siamo talmente abituati alle fregnacce che sono bastati dieci giorni per fare la tara. Fortuna che non sarà per molto.