Fiorello , tanto tuonò che poi gocciolò un pochino 04.04.2009

“Scusate ci sono delle serate in cui uno sente che le cose non vanno per il verso giusto”… e se ne va prima di finire lo spettacolo. Questo il commento dimesso del tenero showman sull’anteprima del suo spettacolo.
Nella seconda puntata si riprende, ma non tanto da evitare le frecciate sull’operazione Fiorello Sky, e la tristezza che fa vedere il mattatore conscio delle aspettative create, dibattersi tra gli inevitabili confronti con la concorrenza. Anche perché non trasmetteva su Marte. Bene, dopo due mesi di bombardamento pubblicitario, la chiamata del Premier a palazzo Grazioli, i talk show e disperazioni varie, il risultato di 3,53% di share ed un milione di spettatori, non mi pare si possa definire un successo. A me sembra un trionfo il 3,81% di “Victor Vittoria” della bella Cabello su La7, che senza “l’iocentromondismo” di Rosario, porta a casa ben più dell’obiettivo di rete, tutte le volte che va in onda. La grande benevolenza di cui gode l’animatore, potrebbe derivare dal desiderio di vacanza che ognuno di noi ha, e del piacevole ricordo del villaggio vacanze che l’allegria di Fiore rievoca; questo giustifica l’immutata stima e l’apprezzamento nei suoi confronti. Questa volta il programma di SkyUno, non ha potuto beneficiare del patto di desistenza che normalmente si usa quando si vuole agevolare una trasmissione; si evita di fare contro programmazione, in modo che gli sponsor siano invogliati a buttare il malloppo dove vogliono i dirigenti di Raiset. E’ solo una questione ottimizzazione delle risorse, nulla più. Perché combattere, dividiamo.