Annozero, dopo lo “Special one” arriva “Michel one” 22.04.2009

Finalmente Santoro ha confessato. Ha dato ragione a chi come me sostiene da tempo, che Annozero ha come unico obiettivo la pubblicità. Per essere preso in considerazione dagli investitori devi avere un buon ascolto, e questo si può ottenere, secondo Santoro, assoldando un gruppo di rovescia pitale come Vauro e Travaglio, specializzati nel dare calci sopra le ginocchia a chiunque. Coupe de theatre l’intervista post mortem a Montanelli, dove come al solito, estrapolando stralci di vecchie interviste e posizionandole al punto giusto della discussione, si fa dire a chi non può correggersi, quello che si vuole. Che operazione meschina. Un passaggio che si omette, è quello riguardante i conti economici dei giornali del compianto Indro, il Giornale fu salvato dal fallimento dai soldi della Fininvest, la Voce no. Ora “Michel one” deve solo più ammettere l’evidenza, si circonda di certi figuri per sostenere teorie in cui non crede nemmeno lui, ma che assicurano l’ascolto. L’isola di libertà di “Michel one” si ispira alle televendite di Mike Bongiorno. Per fare la chiosa alla sua dichiarazione, ha aggiunto che lui non bada ne alla destra ne alla sinistra, bada solo al conto economico. Giusto. Trovare boccaloni che gli vanno dietro è il minore dei problemi. Usando le dichiarazioni di Montanelli, ha spiegato come si fa a trovare un pubblico, basta diventare paladini della parte politica che non c’è, per non avere padroni. Il vecchio adagio gattopardesco recita così, “cambiare perché tutto resti uguale”, caro “Michel one”, in fin dei conti siamo tutti come te.