Silvio-Veronica, ecco chi è il manipolatore 06.05.2009

Silvio non sa darsi pace, quello che era stato il suo consigliere e portavoce politico, ora se lo ritrova contro come manipolatore di belle signore di mezza età, casalinghe un po’ disperate. Il personaggio a cui fa riferimento il premier è Giuliano Ferrara, direttore del Foglio, che ha la signora Lario come editrice di riferimento. Il direttore da spirito libero quale è, ama fare il salto della quaglia, da una parte all’altra di qualunque schieramento, politico, familiare o culturale, lui pensa una cosa ma crede al contrario della stessa, è fatto così. E’ stato comunista e anticlericale, poi anti abortista e anti divorzista. Era contro la scissione delle sinistre e poi è diventato socialista, poi craxiano, poi liberista con una leggera sbandata radicale e ora chissà, forse scissionista. L’elefantino con la penna si è schierato, ha scelto di diventare anti Premier, e anche punto di riferimento dei suoi ex amici della ribellione giovanile, che ora sono costretti a fare l’opposizione con quel che passa il convento. C’è chi si lascia scappare, “Beata te che lo puoi lasciare, noi ce lo dobbiamo tenere per altri quattro anni”, e si schierano con la povera Veronica, che ha dovuto sopportare un uomo che l’ha trasformata da attricetta di quart’ordine, in una delle donne più ricche del paese. Povera ex firts lady, la vita a volte è ingrata. Silvio ha capito solo ora che ha vissuto trent’anni di fiction, dove l’attrice protagonista non ha mai smesso di farsi chiamare con il nome d’arte, Veronica Lario, e non Miriam Bartolini come risulta all’anagrafe.