Guardare Noemi con occhi di padre, non di pedofilo 27.05.2009
Voglio entrare nel merito della questione Noemi, a dispetto dei santi. Senza farmi portatore del pensiero di nessuno e senza la presunzione di avere chissà quale contro teoria. Da padre di una ragazza che ha più o meno l’età della giovane di Casoria, resto basito da come, per sostenere un’offensiva politica contro il Premier, si possa schiacciare senza nessun rimorso, una giovane di diciotto anni. Non sopporterei di vedere mia figlia presa da questa morsa velenosa e messa al bando, dove ogni frase viene distorta, interpretata, anche da persone che non sanno cosa sia la paternità. Mi rivolgo direttamente a Di Pietro e Franceschini come padri, che hanno figlie di quell’età, con questa domanda: “Vorreste che le vostre figlie fossero inseguite da reggimicrofoni e pennivendoli, che senza tatto e comprensione, le aggredissero con domandine insinuanti e utili solo al doppio senso?” Non so se il Premier abbia delle responsabilità, per giudici avrà, la sua coscienza ed il popolo che si pronuncerà tra pochi giorni. Quello sarà l’unico giudizio veramente democratico. In ogni caso la mia attenzione va ad una ragazza, che come tutte le sue coetanee ha voglia di mostrarsi, di farsi bella agli occhi delle amiche, e quindi prende atteggiamenti discutibili e puerili. Ma su questa ingenuità, montare una campagna per colpire politicamente un avversario, a danno di chi non può difendersi, lo trovo aberrante. Da oggi ogni volta che in rete si digiterà Noemi, uscirà tutta questa immondizia di foto e di insinuazioni. Che bel regalo abbiamo fatto a questa ragazza. Auguri Noemi.