La signorina D’Addario membro dell’Ordine della mutanda 27.06.2009

Nella vicina Inghilterra nel cuore del regno, vive ancora oggi l’Ordine della Giarrettiera, adunanza di cavalieri, che diventano membri per chiamata diretta del Re. Noi nella nostra Repubblica miserella, ci dobbiamo accontentare dell’Ordine della mutanda, fondato dal direttore di un giornale e alcune sue penne prestigiose, a cui si sono aggiunte legioni di insigni ed illuminati. Questi si distinguono per la bramosia, e sono dediti alla sbirciata nello spacco di gonna, lì all’inguine, tentati dagli umori, dai sapori e dagli odori della biancheria, purtroppo non solo femminile. La D’Addario ha agito su incarico di questo gruppo silente. La signora sarà certo l’orgoglio di casa sua, e delle persone che costituiscono il suo mondo, che a ben guardarla non si fa fatica ad immaginare. Ma nel momento in cui, più di metà del paese si scaglia contro di lei, voglio manifestarle la solidarietà ed il mio rammarico. Non per il gesto che ella ha compiuto, ma per gli effetti che questo avrà sul suo futuro. Amaro il destino di chi tradisce a servizio di altri, perde subito l’amicizia del tradito, ed è ovvio; ma subito dopo, esaurito l‘effetto dell’opera compiuta, anche il mandante la rinnega, e prova fastidio solo al pronuncio del suo nome. Non credo che con questa azione meschina, lei abbia sistemato le sue finanze, e quindi inizi a pensare quale strada intraprendere. Ecco si, proprio strada. Quella che per molte è un passaggio, per altre è un destino. Sicuramente gli adepti dell’ordine a cui lei appartiene, non le faranno mancare il giusto sostegno. Le basterà rendere nota la tariffa.