Che avrà fatto di male il popolo democratico 15.07.2009

Mi trovo a condividere l’opinione di Bianca Berlinguer, che di Enrico è la figlia, e almeno per parentela può citarlo senza doversi giustificare. Deve giustificarsi invece Beppe Grillo, o almeno deve spiegare cosa voleva dire con la frase “Da Enrico Berlinguer ad oggi non c’è stato più niente, mi candido per questo…”. Mi perdoni il tribuno al pesto, ma non colgo il collegamento. In ogni caso trovo che Bianca si sia espressa nel modo corretto, “si deve lasciare che Grillo si candidi, senza opporgli cavilli statutari, che tra l’altro si percepirebbero chiaramente, come impedimenti dettati dalla paura”. Vorremmo vedere una volta per tutte qual è il suo vero peso politico, per capire di cosa stiamo parlando. Temo che se non si potrà candidare al congresso dei Democratici, userà questo rifiuto come clava, per aumentare la pressione su un partito ormai agonizzante. Sempre ammesso che non fosse questo il disegno iniziale. Una cosa vorrei sapere, Grillo si iscriverebbe ad un partito guidato da un comico maniglione e condannato? Si rende conto che il suo è un gesto di arroganza pura: “mi dovranno far parlare”. Sono quindici anni che parla, e l’unica cosa che ha ottenuto sono un pugno di consiglieri comunali, e l’iscrizione di diritto al circolo di quelli che nessuno vuole, in compagnia di Di Pietro ed i suoi assaltatori brancaleone. Io non so se il PD si meriti che un saltimbanco con il delirio dell’onnipotenza ne prenda le redini, ma so per certo che il popolo democratico non merita questa buffonata, che ha come obiettivo dichiarato la distruzione del partito.