L’Ordine della Mutanda, annusa e non paga le tasse 02.09.2009
Il caldo dell’estate ha fatto perdere il senso dell’equilibrio a molte persone. Mi riferisco allo scontro Feltri-Boffo, il quasi ex direttore di Avvenire. Anticipo, per tutti coloro che riempiono la mia casella con speciali auguri; di Berlusconi e delle sue vicende non me ne importa nulla. Mi appello solo al comune senso del pudore che unisce tutti, spero. Non posso credere che dopo un’estate passata sotto il bombardamento delle dieci domande di Repubblica, e alle insinuazioni più bieche e irrispettose, indirizzate al capo del governo, non al protagonista del gossip di stagione, con accuse ingiurie e infamità, sembri tutto normale, anche se finirà tutto nel nulla. Appena qualcuno fa notare che, chi si è autonominato giudice supremo, unico detentore di verità assolute e depositario della moralità, in realtà ne ha combinate più di Bertoldo in Francia. Hanno tenuto nascosti fatti di natura equivoca, o addirittura compiuto reati penali riscontrati, quali il pagamento in nero di cifre esorbitanti, evadendo e truffando il fisco. Direttore Mauro, risponda ad una, non dieci domande:
2009-09-02