Max Mosley ama prendere frustate. Briatore lo sa 24.09.2009

Come in tutte le commediole della vita, anche la caduta di Briatore ha fatto scalpore e storcere il naso, ai molti snob con le tasche vuote. Il “lo dicevo io, che quello lì prima o poi…” ha preso a girare come un sacchetto di plastica in una tormenta; ma non sarà così. Il signor Flavio, come lo chiamano i dipendenti delle sue società, ha accettato di farsi carico di tutte le responsabilità, per permettere al Team Renault di non essere radiato dalla federazione automobilistica. Al suo gesto si deve il salvataggio di 700 posti di lavoro, e di questo negli uffici della casa automobilistica francese se ne terrà conto. Al punto da lasciar intendere che sia stata una manovra studiata. Chi ha cercato di dipingere Briatore come un avventuriero un po’ vitellone, ha sbagliato i conti; non si guadagnano quelle fortune per caso. Fuori dalla federazione sportiva l’ex manager Renault potrà difendersi meglio, ed il signor Mosley tra un festino sadomaso e un Cda, farà bene a cercare qualche prova sostanziosa della colpevolezza del finanziere cuneese, se vorrà evitare di dover risarcire il manager italiano, e di far diventare quello con tacchi a spillo e guepiere l’unico suo reddito. Briatore è una persona accorta, non può aver chiesto ad un principiante senza talento, che di lì a poco avrebbe scaricato, di commettere un gesto antisportivo che gli si sarebbe ritorto contro. Per coloro che continuano a chiamare Briatore “il tribula”, mi risulta che siano ancora nei vari circoli di tennis e di golf della Provincia Granda, mentre lui è diventato comunque, il signor Flavio Briatore.