Par condicio. Santoro attacca: «Ci batteremo»

Per quanto tempo ancora dovremo sopportare delle mignotte che si battono per l’onore delle suore. Aiutatemi a capire dove sta il problema, questa volta non riesco davvero. Cosa vuol dire, si vogliono uccidere le trasmissioni di approfondimento giornalistico. Abbiamo da luglio 2000 una legge che regolamenta la presenza in video dei politici nel mese che precede le elezioni. Punto. Se il conduttore di una trasmissione di approfondimento, vedi Annozero, Ballarò, Porta a Porta o qualunque altra, vuole parlare di politica, lo fa secondo la legge, con le regole della par condicio. Se vuole parlare d’altro, vedi sterco&mignotte come la Banda Michele è uso fare, continua bellamente come ha fatto fin qui, pochi si accorgeranno della differenza. La legge è sulla par condicio, non “par condicio tranne che”. È chiaro che con questa limitazione, sarà più difficile per Santoro rovesciare liquami nel ventilatore. Anche lui dovrà rispettare le regole, prima o poi dovrà farsene una ragione. Ma la vera notizia della settimana, oltre al caso Bertolaso, già affidato alla magistratura, è l’ipotizzata liaison Travaglio e Ribas, fiorita artatamente e ad oggi senza smentita. La si accoglie con piacere, se non altro dimostra che anche da quella parte politica ci sono uomini a cui piacciono le donne. Anche se la vera notizia a guardar bene sembra questa. Sempre che non si faccia circolare questa di notizia, per coprirne un’altra, viste le tendenze dei progressisti in fatto di sesso. Il sesso è il prezzo che si paga per una promessa, solo che una volta era una promessa d’amore.