Festival di Sanremo. Vieni avanti … Savoia

Prima che Emanuele Filiberto rinbambisse completamente, il grido di battaglia che inorgogliva chi combatteva al costo della propria vita, per difendere il tricolore era: “Avanti Savoia…”. Bei Tempi. E dire che l’esempio di come si dovrebbe comportare un’Altezza Reale, lo ha fornito su quello stesso palco Rania di Giordania. La regina di Amman ha dato lezioni di stile, anche lei si presenta agli spettacoli televisivi, per poi devolvere il ricavato in beneficenza. Un po’ diverso da nostra signoria, che ci regala solo sculettate. Si ricordi questo il principe del passo doble, chi ha lottato per portarlo in Italia, lo ha fatto perché voleva, che anche in questo paese ci fosse il discendente della famiglia reale, che potesse godere dei diritti di cittadino, e non continuasse ad essere un esiliato. Rivolevano il loro Principe, non uno sfigato qualunque, che se non fosse per il cognome che porta neanche alla “Corrida” lo vorrebbero. Anche i legali dell’associazione Alleanza Monarchica sono senza parole, hanno combattuto per annullare la XIII norma transitoria, che impediva il ritorno in Italia dei maschi della famiglia Reale. 50’anni di battaglie e di umiliazioni per far rientrare il pretendente al trono, e si ritrovano una mezza checca, che balla e canta come un sifone sfiatato. Non bastava il Premier chansonnier, la velina ministro ed il ministro poeta. Dovevamo completare il quadro con un futuro Re che aspira a fare il conduttore, non di un esercito di pace, ma di una trasmissione per bamboccioni su Rai 2. Dio salvi il Re, anzi forse è meglio di no.