Elezioni. Per colpa di qualcuno…

In quale paese del mondo si chiudono le trasmissioni di approfondimento politico, nel mese che precede la prova elettorale? Chi ha voluto questa legge sulla par condicio, avrebbe dovuto immaginarne le conseguenze. Nemmeno Ugo Chavez in Venezuela oserebbe tanto. Lui prima di uccidere o torturare i suoi avversari politici, li lascerebbe parlare. In qualche vecchio negozio di paese, capita di trovare appesa al muro una targa con su scritto: “Per colpa di qualcuno, non si fa credito a nessuno”. Questa è in estrema sintesi la delibera dell’Autorità garante, che evitarà al partigiano della Tv di stato, qualche colpo ad effetto, per la sua divulgazione scorretta. Queste trovate propagandistiche non hanno mai prodotto nessun risultato ai fini elettorali, nemmeno quello che è passato alla storia come lo scherzo Biagi-Benigni, l’ultimo giorno della campagna elettorale del 2001. Le elezioni le vinse Berlusconi, e la Rai dovette pagare per quella trovata, una multa salatissima, ed il giornalista conduttore fu allontanato dalle telecamere di stato, per diversi anni. A farne le spese sono coloro che hanno sempre rispettato la par condicio, e che non si sono mai concessi il diritto di scorreria, calpestando tutte le norme. A differenza di quanti hanno la cortesia di vomitare nella mia casella di posta, non riesco ad appassionarmi alla disputa, non credo che il paese migliorerà se si confermerà la direttiva che regola la par condicio, anche per i talk show. Per avere un paese migliore devono cambiare prima gli italiani. Forse è per questo che ho perso la speranza.