Michele Santoro su Sky, re del Quinto Potere.

Non c’è niente da fare, a Michele nostro gli scappa da vomitare. Non resiste più, non si capacita di come non possa aggiungere la sua pedata nel culo, alle regole e alle leggi di questo paese. Santoro ricorda anche fisicamente Peter Finch, nel film Quinto Potere, quando investito dal delirio della verità assoluta, inizia il monologo che gli vale l’Oscar. Anche Finch come Santoro ripeteva: “Tutto questo non lo accetterò più”. Però poi l’attore continuava, “La maggior parte di noi l’unica verità che conosce, la conosce dalla televisione. Ma la Tv è la Bibbia. La televisione non è la verità, la televisione è un parco dei divertimenti, un circo, una troupe viaggiante di acrobati e giocolieri. L’unica nostra missione è ammazzare la noia. Noi vi diremo sempre solo quello che volete sentirvi dire. La vita reale siete voi, noi qui vendiamo illusioni, siamo finzione, qui è tutto falso. Non abbiamo ideali, il nostro padrone è l’ascolto. Noi vendiamo sogni, pannolini e creme di bellezza”. Questa è l’unica verità che non viene detta. Anzi, Santoro non si spiega, come noi boccaloni si possa vivere senza le sue apostrofe, e compiere il nostro dovere di cittadini votanti, senza prima essere imboniti da lui e dai suoi valvassini. Deve lottare per fornire a noi la luce delle verità terrene. All’incursione che farà su Sky, non parteciperà Vespa, la moglie non vuole. Floris e Travaglio, saranno presenti, con Luttazzi disoccupato da anni, che arriverà agli studi due ore prima per staccare i biglietti. Dimenticavo, Finch alla fine si sparava in diretta. Per l’ascolto ovviamente.