Andare alle urne per uscire dal collocamento
Pensate di andare alle urne per dare la preferenza ad un politico. Sbagliato. Andiamo alle urne per firmare l’assunzione di un signore, che da lunedì prossimo guadagnerà quindicimila Euro al mese. I professionisti della propaganda hanno superato il limite della decenza. La politica è un lusso che non si può permettere chi ha il problema del lavoro, delle medicine, della scuola o di tutto questo contemporaneamente. Se i politici per lanciare i loro slogan, cercano di intercettare gli umori del popolino, li agevoliamo. Ecco il sentire comune: Questi signori vengono ad angosciarci con le finte gazzarre e con frasi ad effetto, vogliono farci credere di azzuffarsi per difendere i nostri diritti. Avranno una triste sorpresa, quando si renderanno conto che il pubblico, i votanti, i consumatori, i malati e i lavoratori, che sono sempre gli stessi coglioni, hanno smesso di credergli e non li seguono più. Le persone che quotidianamente vediamo in televisione, che lottano per dividerci tra Guelfi e Ghibellini, non hanno i nostri stessi problemi. Loro si battono per le trasmissioni televisive interrotte, la libertà di stampa, le liste elettorali, gli scandali sessuali e la corruzione. Bravi. Mai sentito uno di questi signori, stracciarsi le vesti per i bambini che vengono lasciati senza pranzo, perché i genitori non riescono più a pagare le rette della mensa. Per gli imprenditori che non trovano credito in banca, per i lavoratori che stanno per perdere il posto. Sino ad oggi con la politica hanno risolto i loro problemi. Ora si cambia. Domenica se ne renderanno conto.