Santoro. Festa dell’unità fuori stagione

Era attesa l’operazione Raiperunanotte di Michele Santoro. È stata una specie di festa dell’Unità, mancavano solo le costine, le salamelle e la puzza di sudore. Ma c’era la solita accozzaglia di disoccupati, con un reddito da dirigente dell’Iri, che senza vergogna si fanno chiamare artisti. Il tentativo di dimostrare che il pubblico sta con Santoro è miseramente fallito. I rapporti più generosi assegnano alla carnevalata, non più del 4% di share. Per dirla in moneta pesante, si è montata tutta l’orchestra per suonare un campanello. La mascherata inizia con un Cornacchione patetico e triste, con il solito personaggio che non riesce più a presentare nemmeno negli spettacolini in birreria. Tralascio Elio e le storie tese, che è nato senza voto, per arrivare al fenomeno della serata, un campione di “fotti moneta”, che si fa chiamare istrione. Il signor Luttazzi, che giustifica la sua disoccupazione con l’effetto dell’editto bulgaro, non ricorda che anche alla 7, gli hanno chiuso la trasmissione per indecenza e mancanza di spettatori. Ieri si è ripetuto con l’anamnesi del buco meno nobile del corpo, dimostrando che quello che aveva da dire, in realtà non era così importante. La nota positiva è che i costi di questa buffonata, non erano a carico del servizio pubblico. Vittorio Sgarbi, interpellato, ammette di non aver visto la trasmissione perché, “Santoro non è in possesso di nessun pensiero” è innocuo, “l’unica presenza degna di nota era Barbara Serra. La libertà di espressione deve essere invocata per Feltri, che è stato sospeso per aver espresso delle opinioni, non per Santoro che può radunare assemblee di cecchini, e in barba a tutte le regole sparare le sue invettive contro chiunque senza contraddittorio”. “Sono anni che dice le stesse cose e non mi pare che porti dei risultati. Meglio Tetris di Luca Telese, che se fosse su Rai 2 al posto di Annozero, farebbe gli stessi ascolti, destando più interesse”. Altre due puntate così, e Annozero è belle finito. Le uniche che sembravano gradire la perorazione del buco, erano la signora Biagi e signora Celentano, forse per condivisione o nostalgia. Tutto questo gli artisti lo fanno per sostenere i lavoratori, e abbracciare le loro cause. Evitando di dire, che loro si svegliano a mezzogiorno, e hanno redditi a sei zeri.