Intercettazioni. Si usa il metodo Erode
Ci sono persone che veramente non tengono vergogna. Questa legge vuole regolamentare il problema delle intercettazioni, che hanno creato pubblicando per mesi fatti di mignotte, mutande, D’Addario e Noemi, con notizie e intercettazioni inutili. Adesso fanno le verginelle a cui hanno scoperto le chiappe, e con l’ipocrisia che li contraddistingue parlano con la boccuccia anogallinacea, e con lo stupore dipinto in volto sostengono: “Ma questa legge è un bavaglio, ci impedisce di pubblicare a razzo tutto quello che ci pare, non possiamo più sputtanare nessuno”. Per colpa di questi sciagurati incompetenti, dovremo sopportare una cura che è peggio della malattia. Con una operazione simile alla strage degli innocenti, creano un meccanismo che se non è censura autoritaria poco ci manca. Non corrisponde al vero che i magistrati non avranno più lo strumento per identificare i delinquenti, per loro cambia pochissimo. La loro procedura subisce una modifica di regolamento. Non deciderà più un singolo funzionario, ma sarà istituita una commissione interna, fatta da tre magistrati che dovranno decidere se avviare le procedure di intercettazione. Cambiano sostanzialmente solo le regole di pubblicazione. Sarà vietato dare notizie su qualsiasi atto, anche non segreto fino alla fine dell’udienza preliminare, quindi sino all’avvio del processo. Ma stiamo parlando delle intercettazioni, non delle notizie di reato, quelle si potranno continuare a pubblicare. Capisco la preoccupazione degli annusatori di mutande altrui, se passa la legge, come lo riempiranno il loro giornale?