Capitolo 2, parte 1: Darkson House

2. DARKSON HOUSE

“ Allora pensi proprio che la storia di Darkson House e dei suoi vampiri sia vera?” Jodie mi chiese
“Come lo dici tu sembra stupido, ma inizio a pensare che sia proprio così. Guarda  ciò che succede!….”
“Stupidaggini. I vampiri non esistono. Ci dev’essere un’altra spiegazione”
Mi sedetti a pensare per un po’ mentre Jodie si gustava un altro biscotto al cioccolato.
La temperatura era insopportabilmente calda, quasi 39 gradi a mezzogiorno; il sudore colava dalle braccia e l’aria era simile a quella di un bagno turco.
La sola spiegazione sembrava essere quella dell’esistenza di vampiri in quella casa, ma non volevo ripeterlo a Jodie.
“Jodie, non riesco a trovare altre spiegazioni. Provaci tu.”
“ Be’, Karen, se vogliamo scoprire cosa c’è dietro a questo mistero, devi prima dirmi tutto ciò che è accaduto, poi analizzeremo i fatti per trarne le nostre conclusioni. Metodo scientico, cara”
Jodie analizzava sempre tutto. E aggiunse, mentre puliva una macchia dalla sua scrivania “Elenchiamo i fatti. Li scrivo!”.
“Forse,” suggerii,” dovremmo iniziare con l’articolo sul giornale dello scorso mese”.
“OK, taglialo e lo incollerò su questo quaderno”.

DARKSON HOUSE

Dopo 10 anni Darkson Jouse è di nuovo occupata. Questa famosa abitazione,che compie 100 anni quest’anno, fu costruita dal Signor Darkson senza badare a spese agli albori di Dayman Heads. Al tempo venne considerate la più grande casa in Australia. I marmi furono importati dall’Italia, I candelieri dall’Austria e i mobili dalla Transilvania. Durante la costruzione due muratori morirono a causa di strani incidenti e i lavori dovettero fermarsi quando  due scheletri furono trovati sepolti a lato della casa. Poi  il Signor Darkson, allora quarantenne morì nel sonno misteriosamente dopo soli tredici mesi trascorsi in quella abitazione. I capelli della signora Darkson divennero grigi per il dolore in due settimane e frantumò tutti i tredici specchi della casa per la disperazione. L’anno dopo anch’essa morì e la casa venne ereditata dai figli, ma tutti e quattro morirono prima di compiere i venticinque anni. La gente iniziò a pensare che una maledizione infestasse quella pur splendida casa. Da quel momento Darkson House venne affittata più volte per brevi periodi  fino al 1972. I suoi ultimi abitanti morirono in un terribile incidente d’auto mentre si recavano a visitare Le Caverne dei Pipistrelli del Monte Etna nel Queensland.

Nel  1985 il municipio si impossessò della casa: le tasse non venivano pagate da 13 anni.

Darkson House è ora in possesso del Signor O’Brien, che sostiene di non essere impressionato dalle storie misteriose di maledizioni. Ha solo bisogno di una fresca cantina scura per la sua collezione di vini rossi.”