venerdì 17 settembre 2010

CARLA' UNE VIE SECRETE
BESMA LAHOURI

Dopo aver pubblicato nel 2006 un sondaggio sul calciatore Zinedine Zidane, la giornalista pubblica con l'editore Flammarion, una biografia non autorizzata sulla vita segreta di Carla Bruni-Sarkozy. Per produrre questo libro, che esce assieme ad un altro libro, "Carla e gli ambiziosi", pubblicato dalle Editions du Moment, Besma Lahouri ha intervistato i parenti che hanno frequentato o incrociato la prima donna di Farncia ad un certo punto nella loro vita e di parlarne liberamente.

Il saccheggio del boss di Paris Match
Attraverso il ritratto della first lady di Francia, l'autore raccoglie confidenze sui rapporti tumultuosi tra Nicolas Sarkozy e i media. Besma Lahouri ricorda che nell'agosto 2005 per Paris Match aveva pubblicato una foto di Cecilia e Richard Attias, il suo nuovo fidanzato. Lei racconta che Nicolas Sarkozy avrebbe chiesto al suo amico Arnaud Lagardere, che possiede il giornale, "il licenziamento del direttore, Alain Genestar. Rostain Pascal il fotografo è dovuto fuggire per evitare una verifica fiscale.

Il Nouvel Observateur cimici?
Un altro episodio diventato famoso è quello dell'SMS che avrebbe inviato Nicolas Sarkozy alla sua ex moglie "Se torni, annullo tutto", una settimana prima del suo matrimonio con Carla Bruni. Il "Messaggino" sarà poi pubblicato nel febbraio 2008 dal sito web del Nouvel Observateur, scatenando una tempesta di reazioni che porterà Airy Road, uno dei redattori e autore di questo scoop, ad essere interrogato dalla polizia. Il racconto dettagliato di questa vicenda è contenuto nel libro della Lahouri. Secondo David Martinon, portavoce dell'Eliseo, "Le Nouvel Observateur teneva sotto controllo da molto tempo il Presidente" e non accetta di essere consderato lui la taltpa. In più, nega di aver mai parlato al telefono della vicenda, tanto meno con un giornalista. Ma è stato smascherato. I fatti dimostrano che lui ha parlato con il suo telefono con il giornale per più di quindici minuti. L'Elyséo ha istituito una commissione che ha torchiato per ore il traditore ...". David Martinon era considerato un uomo molto vicino a Cecilia Sarkozy, al punto che lei lo aveva quasi imposto come candidato alle comunali 2008 a Neuilly-sur-Seine. Ora David come ricompensa per i danni arrecati alla prima coppia di Francia è stato nominato Console a Los Angeles.

Consigli al giornale “Popolo” e al suo proprietario.
Secondo la commissione dell’Eliséo, il giornale il Popolo ha messo in cattiva luce il Presidente e la sua nuova moglie. Per fermare definitivamente il continuo susseguirsi di dichiarazioni false o presunte, tra Carlà e Cecilià, Pierre Charron, Consigliere del Presidente che guida la commissione, decide di convocare i responsabili dei giornali più indisciplinati all’Eliséo. Besma Lahouri, nel suo libro racconta che Fabrice Boe, proprietario di Prisma Press (Gala, qui e VOD, ecc) dopo un colloquio durato cinque ore con il duo Sarkozy-Charron, che giocavano al poliziotto buono e quello cattivo, sia stato convinto con le buone maniere a cambiare linea editoriale.

L'influenza di Carla Bruni-Sarkozy
Besma Lahouri afferma inoltre che la first lady di Francia ha un certo potere nella scelta delle persone che possono accedere all’Eliséo. Sa usare molto bene questa possibilità, così dopo aver aiutato il suo amico Polanski, ha deciso di aiutare il ministro della Cultura Frederic Mitterrand accusato di pedofilia. Lui avrebbe voluto dimettersi, ma lei lo ha convinto a restare. Poi ha fatto pressione su Francois Baudot, ispettore generale dell'amministrazione degli affari culturali per tacitare il tutto. Francois è il padrino del figlio di Carlà.

Nel libro vengono riportate dichiarazioni di alcuni ex ministri che non sono rimasti in buoni rapporti con la Premier Dame. Christine Boutin, ministro edilizia residenziale dichiara che con quell’aria da bohemien di sinistra, non fregherà più il nostro elettorato. È rimasta in buoni rapporti con Rachida Dati, l’ex ministro della giustizia e mamma single, nonostante la Dati durante una visita all’Elisèo non abbia nascosto il desiderio di aver voluto occupare la camera da letto del Presidente. O di averla già occupata, su questo Besma Lahouri semina il dubbio.

"Air Carla"
Un'altra vittima di Carla Bruni-Sarkozy è Alain Joyandet, ex segretario di Stato per la cooperazione. Il segretario di stato è stato costretto ad affittare un aereo per permettere alla Premier di andare ad Haiti. Visto che non era disponibile il Falcon 7X che di solito usa la First Lady, l’uso del velivolo privato è costato 116.500 €. Costoso come capriccio.


Nessun commento:

Posta un commento