giovedì 9 settembre 2010

Un affresco importante che fa luce su una parte della nostra storia.









QUANDO CI BATTEVA FORTE IL CUORE
di Stefano Zecchi

Una vicenda intima e toccante, un affresco importante che fa luce su una parte poco raccontata della nostra storia.
Pola, 1945. Sergio ha sei anni e vive solo con la madre Nives, donna autonoma e coraggiosa che lo cresce mentre il padre è in guerra. Quando la guerra termina e il padre torna a casa, Sergio lo percepisce come un intruso. Intanto gli italiani in Istria non fanno in tempo a gioire della liberazione dai tedeschi che apprendono dell’incorporazione di Trieste e di tutta l’Istria nell'area di influenza sovietica. Il clima si fa presto teso: gli Jugoslavi si abbandonano a violenze, saccheggi e uccisioni di italiani fascisti o presunti tali. Nives non vuole rinunciare alla propria identità italiana e inizia un’attività clandestina di resistenza che la separerà dal figlio. Senza notizie della madre, Sergio fugge verso Venezia in cerca della salvezza: un cammino avventuroso, segnato da stenti e sofferenze, durante il quale padre e figlio impareranno ad amarsi e a capire che la sola salvezza sta nell’essere uniti.

L’AUTORE Stefano Zecchi insegna Estetica all’Università degli Studi di Milano ed è stato docente in alcune Università straniere, tra cui quelle di Parigi, Erlangen e Calcutta. Romanziere e saggista, tra i suoi libri ricordiamo: Sillabario del nuovo millennio (1993), Il brutto e il bello (1995), L’artista armato (1998), Capire l’arte (1999), L’uomo è ciò che guarda. Televisione e popolo (2005), Le promesse della bellezza (2006), e i romanzi Estasi (1993), Sensualità (1995, premio Bancarella 1996), L’incantesimo (1997), Fedeltà (2001, premio Grinzane Hanbury), Amata per caso (2005) e Il figlio giusto (2007).

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