MIA FIGLIA FOLLIA
di Savina Dolores Massa
Maddalenina, in testa un ridicolo fiocco rosa, vive emarginata in un paesino, col sostegno economico della pensione d’invalidità «per matti». Alle nove del mattino, nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, l’orologio a cucù della camera da letto le dà una risposta tanto attesa, tre nomi: Graziano Lucente, Quirico Malannata, Rocco delle Spezie. Ora Maddalenina sa. Adesso può finalmente realizzare il suo progetto di vita: mettere al mondo una bambina. L’approccio ai tre futuri improbabili mariti non sarà privo di peripezie, fra regolari sparizioni di ceri votivi dalla chiesa, il barbiere di paese indeciso se scacciare la matta o servirla, la vecchia e guaritrice muta Maria Carta (malgrado tutto eletta a confidente). Intanto la pancia inspiegabilmente si gonfia e un sogno, forse, prende letteralmente forma.
L'AUTRICE
Savina Dolores Massa, di Oristano, scrittrice, finalista con la silloge di racconti Isolamatamara al premio letterario A. Gramsci ed. 2006, è giunta nella rosa dei finalisti al Premio Letterario Calvino 2007 con il romanzo Undici, pubblicato dalla casa editrice Il Maestrale. Autrice del racconto Semidio dedicato alla figura de Su Cumponidori di Oristano. Scrive poesie, racconti, romanzi, teatro, canzoni. Finalista o vincitrice di numerosi premi letterari, tra i quali: (due edizioni del Premio Internazionale Letterario di Poesia il Fiore; Premio internazionale città di Montieri; Premio La città dei sassi a Matera – sez. Poesia; Premio Marguerite Yourcenar; Premio internazionale di Poesia città di Procida; etc.) . Suoi lavori sono recentemente stati pubblicati nella rivista El Ghibli rivista online di letteratura della migrazione. Dal mese di settembre 2010 è in libreria il suo ultimo romanzo Mia figlia follia (ed. Il Maestrale). Fondatrice, assieme al musicista Gianfranco Fedele e all’attore Alessandro Melis, della Compagnia Teatro Jazz Hanife Ana con la quale ha messo in scena numerosi lavori, tra i quali 1+1 (che odore può avere un disegno), tratto dal romanzo Undici; Mi sono visto di spalle che partivo - omaggio alle cattive strade di Fabrizio De Andrè; Ti darò notizie di una rosa - dalle lettere di Antonio Gramsci; il monologo “È nata ‘na creatura”, tratto dal romanzo Mia figlia follia. Attiva nell’Associazione Culturale pARTIcORali della sua città.
Cura il Blog d’arte Ana la Balena.
Amante della tradizione poetica orale, il suo lavoro sulla voce nasce dall’incontro con i registi Marco Parodi e Mario Faticoni, dei quali è stata allieva negli anni 2004, 2005, 2008. Del dono della scrittura ringrazia la vita che ha vissuto.
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