giovedì 16 dicembre 2010

Occupazione femminile per tornare competitivi




WOMENOMICS
Katty Kay , Claire Shipman

«Non è più (o non solo) una questione di pari opportunità... Puntare sull’occupazione femminile rappresenta un vantaggio competitivo e, in tempi di recessione, può accelerare l’uscita dalla crisi»: così recitava poco tempo fa il Corriere della Sera in un articolo sull’analista di Goldman Sachs che ha coniato il termine Womenomics. Sui giornali di tutto il mondo e sul web lo ritroviamo ormai come una parola d’ordine. E così, dopo decenni di lotta femminista, scopriamo che gli economisti pensano che il potere economico è «rosa»!
Ma se le imprese ai cui vertici ci sono donne registrano utili maggiori, allora perché le donne (tutte le donne) che lavorano si pongono ogni mattina la domanda cruciale: famiglia o carriera? Quale che sia il ruolo professionale, la tipica esperienza femminile è la dolorosa contrapposizione tra il successo e la serenità. Come se uno escludesse la possibilità dell’altra. Ma dev’essere per forza così?

LE AUTRICI Claire Shipman e Katty Kay, giornaliste di successo e mamme soddisfatte, garantiscono di no. Per loro non è stato così e non dev’essere così nemmeno per noi. Per questo, passo dopo passo, ci insegnano a costruire l’equilibrio lavoro-famiglia-tempo libero, a individuare priorità e a cogliere opportunità, a non aver paura di chiedere più flessibilità, a non cadere giorno per giorno nella trappola dei sensi di colpa. In queste pagine troveremo le 9 regole per negoziare il nirvana ossia un mondo in cui poter lavorare quando vogliamo, dove vogliamo, come vogliamo; la strategia della volpe ovvero come lavorare meglio e non di più, imparando a dire dei no strategici che «aiuteranno i nostri capi a crescere» e i pochi, ragionati sì che compenseranno i molti no.
In fondo, suggeriscono Shipman e Kay, noi per prime siamo ancora poco consapevoli del nostro potere economico e della Grande Occasione che questo momento di congiuntura sfavorevole ci offre. Perché, oltretutto, le statistiche dicono che siamo le principali acquirenti di gran parte dei prodotti, e quindi ne determiniamo il successo sul mercato. Se il modello lavorativo maschile (l’unico che abbiamo mai conosciuto) scricchiola significa che stiamo entrando nell’Era Womenomics.

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