giovedì 13 gennaio 2011

Una storia vera, clamorosa, commovente, ingiusta.

a febbraio su







LETTERA AL MIO BAMBINO RAPITO
di Sarah Ghazi

Una storia vera, clamorosa, commovente, ingiusta.
Una storia con due vittime: una donna e suo figlio. Sarah Ghazi è una donna libanese che vive in Italia. Il suo compagno, libanese anch’esso, si è trasformato da normale musulmano in un estremista islamico. Oltre ad averla costretta al burqa e alla morte civile, è riuscito a rapire il loro unico figlio, Marco, e ad affidarlo a una zia di Beirut. Sarah quindi non vede suo figlio da cinque anni perché la famiglia del compagno, forte anche di una sentenza del tribunale islamico, l'ha dichiarata una persona indegna di essere madre. Oggi Sarah si è liberata dal burqa e del compagno fondamentalista. Ma non è ancora riuscita a rivedere il figlio. La battaglia legale per riallacciare quel cordone ombelicale spezzato è ancora sospesa e resa complicata dal coinvolgimento di ambasciate, diritto internazionale e fondamentalismi vari. Lettera al mio bambino rapito è il racconto, giorno dopo giorno, di questa vicenda tanto incredibile quanto coinvolgente. Comincia con la felice infanzia di Sarah in una Beirut appena ricostruita dopo la guerra, col viaggio in Italia per studiare medicina, lo sbocciare di un amore che poi si trasforma in prigione, sevizie e negazione dei diritti umani, fino al peggiore degli incubi: il rapimento e la privazione del diritto di essere madre. Una storia terribile e straordinaria, il cui finale è ancora tutto da scrivere.

L’AUTRICE Sarah Ghazi è un nome di fantasia dietro il quale si cela una giovane donna libanese che vive nel Nord Italia.

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