lunedì 28 febbraio 2011

La fede di Edison Cavani, el Matador...


QUELLO CHE HO NEL CUORE
di Edison Cavani
Il centravanti del Napoli non è solo un grande atleta, è un atleta di Cristo. Edinson Cavani, bomber uruguagio, da diversi anni ha abbracciato la fede cristiana ed è entrato a far parte di quel gruppo di “sportivi professionisti di tutte le discipline che hanno in comune l’amore per Gesù Cristo e lo riconoscono come Signore e Salvatore della loro vita. Questi sportivi si assumono la responsabilità di vivere una vita cristiana concorde alla volontà di Dio nel mondo dello sport”, come spiega il sito ufficiale degli Atleti di Cristo www.atletidicristo.org. Come Legrottaglie della Juventus, Lucio dell’Inter, Kakà del Real Madrid e tanti altri professionisti top, Cavani non fa mistero della sua fede e cerca di conciliare la sua vita professionale con il suo credo religioso, vivendolo quotidianamente, dalla chiesa allo spogliatoio. In questo libro Cavani racconta come si è avvicinato a Gesù e come questo incontro ha cambiato in meglio la sua vita.

L’AUTORE Edison Cavani (Uruguay, 1987) è il bomber del Napoli soprannominato El Matador dalla curva del San Paolo.
Quello che ho nel cuore. Vita, calcio e fede

venerdì 25 febbraio 2011

Quali incroci hanno cambiato la vita di Bill Gates o di Stallone...







DESTINI INCROCIATI
di Giacomo Zito

Il punk britannico sarebbe mai esistito se le trasgressioni dei Sex Pistols non avessero incontrato la matita di Vivienne Westwood? Stallone avrebbe inventato il mitico Rocky se Chuck Wepner, pugile bianco senza speranze, non avesse resistito quindici round alla furia di Muhammad Alì? Bill Gates avrebbe costruito il suo impero informatico senza il genio e la passione del volo di Gary Kildall? Jeff Koons sarebbe mai diventato uno degli artisti più controversi di oggi se non avesse conosciuto Cicciolina con le sue labbra di ciliegia?
Questi e tanti altri sono gli incontri raccontati qui, distillato e approfondimento dell’omonima, fortunata serie di Radio 24, che esplora le vite di personaggi noti del mondo dello spettacolo, della letteratura, dello sport, della moda, della politica, dell’arte alla ricerca di quegli intrecci del destino senza i quali nulla sarebbe stato possibile, o tutto sarebbe stato diverso. E insieme alle storie di «coppie del destino» rivivono le città, le epoche, le atmosfere più o meno lontane nel tempo e nello spazio. Dalla Cuba della Rivoluzione dove è nato il mito del Che alla New York vertiginosa del funambolo Petit, dalla Palermo del dopoguerra di Franco e Ciccio alla Londra anni Settanta di David Bowie, Biba, Sid Vicious.
Come su un tavolo da biliardo, i protagonisti di queste storie scivolano uno verso l’altro, si scontrano, prendono una nuova direzione, tornano indietro se incontrano un ostacolo, o proseguono dritti sulla loro traiettoria. E il lettore è coinvolto in questo gioco: chi incontra chi? la vita di chi cambia?

L'AUTORE Giacomo Zito (Palermo, 29 luglio 1963) è un attore e doppiatore italiano. Ha contribuito, negli anni '80, a consolidare il movimento delle radio private commerciali lavorando per Radio Peter Flowers, Radio Montestella, Radio Milano International. Alterna la sua carriera di attore e doppiatore con quella di imprenditore nel settore della comunicazione e della cultura. Oggi è voce di Sky Cinema, per la quale doppia gli speciali giornalistici. È voce di rete di Discovery Channel. Come doppiatore ha prestato la voce a Robert Downey Jr. nella serie Ally McBeal e sostituito Claudio Moneta (non disponibile per incidente) nel doppiaggio del comandante Shepard nel videogioco Mass Effect 2. E per diversi anni è stato socio della cooperativa ADC. È tra i più noti speaker pubblicitari. Sua, tra le altre, la voce di Coca Cola, Burn, Powerade, Nissan, Gillette, Cornetto, Clear.

giovedì 24 febbraio 2011

Wikileaks,ultimo dispaccio: il cofondatore lascia Assange

a marzo su:





INSIDE WIKILEAKS
di Daniel Domscheit-Berg

Wikileaks negli ultimi tre anni ha letteralmente sconvolto il mondo dell’informazione e le sue regole producendo più scoop del Washington Post negli ultimi trenta, dal video sull'uccisione di civili iracheni da parte di elicotteri Apache americani, alla recente diffusione di una ingente mole di dispacci riservati della diplomazia USA. Tutti documenti che non sarebbero mai venuti alla luce senza Wikileaks. Ma cosa c'è dietro questo sito creato nel 2006 dall'hacker australiano Julian Assange, i cui server custodiscono come in una cassaforte inespugnabile i dossier segreti inviati da gole profonde a cui viene garantito il più completo anonimato? Chi vaglia e decide cosa deve essere reso pubblico e cosa no? Quali nuovi scoop si prepara a diffondere? E chi è Assange, questo enigmatico e controverso Robin Hood dell'informazione, bestia nera del Pentagono e di molti governi e servizi segreti, che predica l'assoluta trasparenza ma la cui vita e attività restano avvolte in una cortina impenetrabile di mistero? Daniel Domscheit-Berg è la persona più adatta per condurci dietro le quinte di Wikileaks e svelarci per la prima volta i molti segreti del suo fondatore. L'informatico tedesco infatti è stato per tre anni il numero due dell'organizzazione, che ha lasciato nel 2010 per via di contrasti insanabili con Assange, di cui era il braccio destro e che poi ha accusato di una gestione dittatoriale e poco limpida del sito che ne ha tradito la vocazione e lo spirito originari. Proprio perché continua a credere fermamente nel progetto, Domscheit-Berg ha deciso di raccontare la storia di Wikileaks come nessuno l'ha mai letta. E vuole essere sicuro che i futuri informatori sappiano in che mani stanno per consegnare i loro segreti.

L'AUTORE Daniel Domscheit-Berg (conosciuto con lo pseudonimo di Daniel Schmitt ) (nato nel 1978) è un attivista informatico tedesco. E' meglio conosciuto per il suo lavoro di portavoce in Germania per Wikileaks. Prima di lavorare con Wikileaks, Domscheit-Berg faceva parte di un gruppo di hacker tedeschi del Chaos Computer Club. Ha aperto un nuovo sito web sul genere di Wikileaks, chiamato OpenLeaks, divenuto pubblico il 26 gennaio 2011.
fonte: Wikipedia

Il dolore delle donne è “un compagno di vita"






MALAMORE
di Concita De Gregorio

Si chiama “Malamore. Esercizi di resistenza al dolore” il libro di Concita De Gregorio. La scrittrice e giornalista, direttore de L’Unità, indaga nella quotidianità del mondo femminile, sul rapporto con gli uomini e la violenza. E se - scrive Concita De Gregorio - il dolore delle donne è “un compagno di vita, un nemico tanto familiare da esser quasi amico”, occorre allora trasformarlo in forza.

Le donne provano la temperatura del ferro da stiro toccandolo. Brucia ma non si bruciano. Respirano forte quando l’ostetrica dice «non urli, non è mica la prima». Imparano a cantare piangendo, a suonare con un braccio che pesa come un macigno per la malattia, a sciare con le ossa rotte. Portano i figli in braccio per giorni in certe traversate del deserto, dei mari sui barconi, della città ai piedi su e giù per gli autobus. Le donne hanno più confidenza col dolore. Del corpo, dell’anima. È un compagno di vita, è un nemico tanto familiare da esser quasi amico, è una cosa che c’è e non c’è molto da discutere. Ci si vive, è normale. Strillare disperde le energie, lamentarsi non serve. Trasformandolo, invece: ecco cosa serve. Trasformare il dolore in forza. Ignorarlo, domarlo, metterlo da qualche parte perché lasci fiorire qualcosa. È una lezione antica, una sapienza muta e segreta: ciascuna lo sa.

L'AUTORE Concita De Gregorio è cresciuta a Livorno, si è laureata all'Università di Pisa in Scienze Politiche ed ha iniziato la professione nelle radio e tv locali toscane, passando poi al Tirreno dove, per otto anni, ha lavorato nelle redazioni di Piombino, Livorno, Lucca e Pistoia.
Nel 1990 è passata al quotidiano la Repubblica, dove si è occupata di cronaca e politica interna.
Nel 2002 ha pubblicato Non lavate questo sangue, diario dei giorni del G8 a Genova e un racconto per la rivista letteraria di Adelphi. Nel 2006 ha pubblicato per Mondadori Una madre lo sa, tra i finalisti del Premio Bancarella 2007.
Il 22 agosto 2008 viene ufficializzata la nomina a direttore del quotidiano L'Unità.
[Fonte: Wikipedia]

mercoledì 23 febbraio 2011

Il paese e gli uomini sono rimasti identici a se stessi






“UN PAESE SENZA TEMPO“
di Concita De Gregorio

Con questo libro la De Gregorio presenta un quadro della politica italiana degli ultimi due decenni, senza tuttavia seguire un percorso cronologico lineare. Il paese e gli uomini sono rimasti identici a se stessi, nello scorrere dell’ultimo ventennio, immersi nei loro intrighi e fissati nelle loro ossessioni. Primo fra tutti il cavaliere Berlusconi. Concita De Gregorio riesce a delineare con umorismo i personaggi della politica italiana nelle loro caratteristiche salienti, nel loro agitarsi e nelle loro chiacchiere. Con vivacità l’autrice ricostruisce sedute parlamentari, incontri, interviste, movimenti di piazza e anche macchiette di deputati. Gli uomini della sinistra sono presentati con maggior partecipazione umana, ma anche a loro non vengono risparmiate delle critiche. Il conflitto di interessi di Berlusconi è passato in secondo piano perché D’Alema sperava in un accordo sulla Bicamerale. Il mondo della politica appare soprattutto come il luogo degli intrighi, del farsi e del disfarsi delle alleanze a seconda dell’utile e dell’interesse dei singoli e del partito. Tra tutte le figure un gran numero di pagine è inevitabilmente dedicato a Berlusconi. Le sue ossessioni: giustizia e informazione scandiscono un ritornello che sempre si ripete da vent’anni e in merito a cui il Cavaliere mente spudoratamente, dichiarando la propria innocenza e presentandosi come una vittima. Il tema della giustizia ha toccato anche gli uomini della DC che hanno tentato di far passare leggi bavaglio per la stampa. Il paese, procedendo a ritroso nel tempo, presentava già le caratteristiche attuali vent’anni fa. Gli uomini cambiano, ma la sostanza non muta. I personaggi politici non sono esenti da tratti ridicoli e meschini che tentano di nascondere dietro falsi ideali. La sinistra e i movimenti sembrano attrarre la simpatia della giornalista che li ritrae con minor sarcasmo: Walter il buono, D’Alema l’intelligente. A Prodi e Bertinotti l’autrice riserva osservazioni più spinose e meno bonarie. Gli uomini politici si ha davvero l’impressione che costituiscano una casta privilegiata. Nel libro non mancano anche accenni al paese reale, come avviene ad esempio nella pagina sui precari, ma quanto a speranze per i giovani il quadro politico offre scarse possibilità di farsi delle illusioni.

L'AUTORE Concita De Gregorio è cresciuta a Livorno, si è laureata all'Università di Pisa in Scienze Politiche ed ha iniziato la professione nelle radio e tv locali toscane, passando poi al Tirreno dove, per otto anni, ha lavorato nelle redazioni di Piombino, Livorno, Lucca e Pistoia.
Nel 1990 è passata al quotidiano la Repubblica, dove si è occupata di cronaca e politica interna.
Nel 2002 ha pubblicato Non lavate questo sangue, diario dei giorni del G8 a Genova e un racconto per la rivista letteraria di Adelphi. Nel 2006 ha pubblicato per Mondadori Una madre lo sa, tra i finalisti del Premio Bancarella 2007.
Il 22 agosto 2008 viene ufficializzata la nomina a direttore del quotidiano L'Unità.
[Fonte: Wikipedia]

Il capitalismo è entrato in un'epoca di distruttività radicale.

a marzo su :



IL GRANDE SACCHEGGIO
di Piero Bevilacqua

Il capitalismo è entrato in un'epoca di distruttività radicale. Dissolve le strutture della società, cannibalizza gli strumenti della democrazia, desertifica il senso della vita.

Viviamo in una delle più paradossali società che la storia umana abbia mai edificato nel suo lungo cammino. Una ricchezza straripante che dilaga dappertutto e la condanna alla marginalità degli uomini e delle donne che la producono. Oceani di beni intorno a noi, che non servono però a dare tempo di vita, non ci liberano dalla precarietà, ci gettano nell'insicurezza, obbligano a un lavoro crescente, a rapporti umani definitivamente mercificati e privi di senso. Il culto dell'individualismo esorta al consumismo solitario di prodotti effimeri, degrada l'ambiente che abbiamo intorno, danneggia l'habitat sociale comune, è in conflitto con l'interesse generale. Paradossalmente, mentre spinge alla solitaria soddisfazione di ognuno, compromette alla radice la possibile felicità di tutti. È altra invece la direzione di marcia richiesta da un approdo più avanzato di civiltà. L'utilizzo dei beni comuni richiede non il possesso, ma la condivisione d'uso, non la predazione individuale, ma il godimento collettivo. Tale nuova dimensione pubblica della ricchezza deve oggi trovare il linguaggio che l'esprime, le parole capaci di raccontarla.

L'AUTORE Piero Bevilacqua è ordinario di Storia contemporanea all’Università di Roma La Sapienza. Ha fondato e diretto la rivista “Meridiana” e ha pubblicato, tra l’altro, Venezia e le acque (n.e., Roma 20002), La mucca è savia. Ragioni storiche della crisi alimentare europea (Roma 2002), Prometeo e l’Aquila. Dialogo sul dono del fuoco e i suoi dilemmi (Roma 2005), L’utilità della storia. Il passato e gli altri mondi possibili (Roma 2007).

martedì 22 febbraio 2011

Saviano scava dentro alcune delle ferite che affliggono il nostro Paese



Uscirà per Feltrinelli
VIENI VIA CON ME
di Roberto Saviano

Il libro nasce dai monologhi dello scrittore seguiti da milioni di telespettatori.

Otto capitoli, otto storie, un ritratto unico dell'Italia di oggi firmato dall'autore del bestseller internazionale Gomorra. Roberto Saviano scava dentro alcune delle ferite vecchie e nuove che affliggono il nostro Paese.

Il mancato riconoscimento del valore dell'Unità nazionale, il subdolo meccanismo della macchina del fango, l'espansione della criminalità organizzata al Nord, l'infinita emergenza rifiuti a Napoli, le troppe tragedie annunciate. Accanto alla denuncia c'è anche il racconto – commosso e ammirato – di vite vissute con onestà e coraggio: la sfida senz'armi di don Giacomo Panizza alla 'ndrangheta calabrese, la lotta di Piergiorgio Welby in nome della vita e del diritto, la difesa della Costituzione di Piero Calamandrei. Esempi su cui possiamo ancora contare per risollevarci e costruire un'Italia diversa. Ideato e condotto da Roberto Saviano e Fabio Fazio, Vieni via con me è stato l'evento televisivo dell'anno, più seguito delle partite di Champions League e dei reality show. Ora Vieni via con me è un libro che rende di nuovo accessibili al pubblico queste storie in una forma ampiamente rivista e arricchita. Facendole diventare, ancora una volta, storie di tutti.

L'AUTORE Roberto Saviano.

lunedì 21 febbraio 2011

L'assalto alle bellezze d'Italia






VANDALI
di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella

“C’è qualcosa d’immorale nel non voler soffrire per la perdita della bellezza, per la Patria rotolante verso chi sa quale sordido inferno...”
Guido Ceronetti

Dal degrado di Pompei e delle altre aree archeologiche al diluvio di cemento abusivo, dal traffi co di tesori rubati alla crisi dei musei. Perché il Paese con più siti Unesco “patrimonio dell’umanità” sta distruggendo la sua unica ricchezza: l’arte, la cultura, il paesaggio?
La serrata denuncia di uno scempio. E di una politica troppo concentrata su se stessa per occuparsene. Il tempio di Apollo a Selinunte ingabbiato per 11 anni dalle impalcature solo perché nessuno le smonta. La meravigliosa campagna veneta di Palladio e del Giorgione “intossicata, sconquassata, rosicchiata, castrata”, come dice il poeta Andrea Zanzotto, da un caos di villette, ipermercati e capannoni. I mosaici di Pompei che si sgretolano perché l’ultimo mosaicista è in pensione da un decennio mentre il commissario compra mille bottiglie di vino “pompeiano” da 55 euro l’una e ne spende 103mila per censire 55 cani randagi. La tenuta agricola di Cavour tra le risaie vercellesi cannibalizzata dai teppisti. L’inestimabile villaggio preistorico di Nola affogato nell’acqua perché la pompa non funziona. La tracotanza di un abusivismo che, di condono in condono, è salito a 4 milioni e mezzo di alloggi nei quali vivono 11 milioni di italiani.
Le uniche ricchezze che abbiamo, il paesaggio, i siti archeologici, i musei, i borghi medievali, la bellezza, sono sotto attacco. Un incubo culturale, un’angoscia economica. Eravamo i primi al mondo nel turismo: siamo precipitati per competitività al 28° posto. E il portale italia.it, costato milioni di euro, è 184.594° fra i siti web più visitati del pianeta.
Una classe dirigente seria sarebbe allarmatissima. La nostra no. Anzi, la cattiva politica è tutta concentrata su se stessa. I suoi riti. Le sue risse. E si tiene stretti tutti i privilegi. Le sole auto blu costano due volte e mezzo l’intero stanziamento per i Beni culturali, dimezzato in 10 anni. E con le doppie pensioni da parlamentare e deputato regionale c’è chi prende 10 volte lo stipendio di un archeologo…

GLI AUTORI
Sergio Rizzo è inviato ed editorialista del “Corriere della Sera”. È autore con Franco Bechis di In nome della rosa. La storia della casa editrice Mondadori (1992) e, con Bruno Tabacci, di Intervista su politica e affari (2007). Da Rizzoli ha pubblicato Rapaci (2009) e La Cricca (2010). Con Gian Antonio Stella ha pubblicato La Casta (2007) e La Deriva (2008).

Gian Antonio Stella (Asolo 1953) è inviato ed editorialista del “Corriere della Sera”. Da Rizzoli ha pubblicato L’orda (2002), Odissee (2004), Avanti popolo (2006) e con Sergio Rizzo i bestseller La casta (2007) e La deriva (2008). Tra le opere narrative, Il maestro magro (2005), La bambina, il pugile, il canguro (2007) e Carmine Pascià (2008).

Il Grande Scomunicato, volto infame, testa fina...

a marzo su:




IL GRANDE SCOMUNICATO
di Luca Di Fulvio

Come una favola moderna: nel tempo che non c’è, in un luogo che non sai se esiste, c’erano una volta ventiquattro mentecatti e il più malvagio dei dittatori, il Grande Scomunicato, volto infame, testa fina, chierico errante dalla mostrificata cattiveria.
È lui il protagonista dell’ingegnoso romanzo di Luca Di Fulvio. Commedia umana che muove da una lucida immagine iniziale: i puri mentecatti – in dodici coppie, donne e uomini in numero eguale – vivono fuori dal mondo, in un deserto sconosciuto. Come potrà il loro Paese diventare simile a quello di tutti noi? Come potrà un intento corrosivo e sarcastico edificare un impero da una minuscola civiltà e procedere alla consunzione di un’armonia?
La trama dell’autore si incentra sulla scellerata parabola del Grande Scomunicato, giunto nella terra dell’ingenuità di cui diventerà re al termine di un esilio. Ed è un’allegoria raccontata con lo spirito di un moralista francese. Passano volti, personaggi, ricordi. Ci sono storie d’amore, tradimenti, rivoluzioni e nascite. Ma un’illuminista certezza guida la narrazione: è impossibile raccontare gli uomini senza fare i conti con la loro imperfezione. E un ottimismo sincero segue la scoperta amara: se nessuno sta sul piedistallo, c’è ancora lo spazio per un taccuino minimo capace di far sorridere e di meravigliare. Di commuovere, anche, per le vicende degli umani, reietti o deficienti, che pure è impossibile non amare almeno un po’. Così come è impossibile non affezionarsi ai personaggi dai nomi parlanti di questa favola: Lafemmina, Rubezia, Mastro Tagliabue, Luis Veloce, Agustin della Battaglia. Tutti, senza eccezione, hanno qualcosa di nostro. Sono ritratto e alterazione grottesca. Tutti agiscono, si contrappongono, si alleano nelle vicende – ascesi e rovina – di uno Stato immaginario (ma non troppo) che in questa storia vive, come in un sogno, il tempo di una vita. Quella del Grande Scomunicato, ovviamente. Deus ex machina, alpha e omega, il protagonista che non ti scordi e a cui, senza volerlo, ci troviamo un po’ ad assomigliare.

L'AUTORE Luca Di Fulvio è nato nel 1957 a Roma, dove vive e lavora.
Diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, entra a far parte della comunità teatrale americana “Living Theatre” e si trasferisce con loro per sei mesi a Londra.
Successivamente lavora con Andrej Waida ne “L’affare Danton”, con Mario Maranzana. Fonda con Pino Quartullo la compagnia teatrale “La Festa Mobile”. Oltre a numerosi spettacoli di successo, realizzano il cortometraggio “Exit” vincitore della Concha de Oro al Festival di San Sebastian e nomination agli Oscar.
È vincitore del Premio Under 35 e segnalazione speciale dell’Istituto del Dramma Italiano con l’atto unico “Solo per amore” scritto con Carla Vangelista.

venerdì 18 febbraio 2011

«Un’altra c’è, quasi sempre. E più lui nega, più è probabile.







PUOI TROVARE DI MEGLIO
di Francesca Moro

«Un’altra c’è, quasi sempre. E più lui nega, più è probabile.

Sull’altra esistono due autorevoli scuole di pensiero e a oggi non si è avuta la prevalenza di una. La prima sostiene che sia meglio essere piantate per una strafiga, così almeno non si passa il tempo a chiedersi cosa aveva più di noi, perché la cosa è sotto gli occhi di tutti, che di solito non mancano di farlo notare. L’esempio a cui si ispira è la paradigmatica vicenda Aniston-Pitt-Jolie, dove lui lascia la prima moglie per la donna più bella, più tosta, più impegnata e più fertile del mondo. La seconda prevede che entri in scena una donna dichiaratamente inferiore, più brutta, più scema, più insignificante. Il maestro del genere è Hugh Grant che tradisce Liz Hurley con una prostituta. A voi la scelta. Il mio consiglio è di optare per la seconda scuola. A tutti i costi. Ci sarà almeno un difettuccio a cui aggrapparvi. E se non lo vedete voi, sicuramente se ne accorgeranno le vostre amiche, anche in brainstorming se necessario.

In linea di principio, quando scoprite dell’altra evitate sempre di parlarne con lui. Se proprio dovete tirarla in ballo, fatelo sempre usando il suffisso “etta”. Per esempio: la tua segretarietta (anche se fosse Sottosegretario alla Difesa), la tua attricetta (infischiatevene se ha vinto la Palma d’Oro a Cannes), la tua sciacquetta (qui il suffisso è già compreso nel prezzo)».

Forte di decine di testimonianze, un manuale di auto-aiuto divertentissimo e dalle incontestabili verità. Per ripartire alla grande nel gioco dell’oca dell’amore.

L'AUTRICE Francesca Moro È nata secondo l’oroscopo cinese nell’anno della Scimmia. Mamma orgogliosissima di una splendida bambina di quattro anni, divide il suo tempo tra l’azienda editoriale in cui lavora e gli amici con cui aggredisce i giorni pieni e i giorni vuoti della sua vita. Vanta una carriera di ballerina classica stroncata da una laurea in economia e commercio e una curiosità per il mondo che la porta a viaggiare nei luoghi e nei pensieri delle persone che incontra.

Da Miss Italia a volontaria ad Haiti...

presto su:






LA VITA E' UNA
di Martina Colombari

Fotografi che ti chiamano, estranei che ti ammirano,
fan che ti acclamano, persone ossequiose che fanno gli zerbini.
E quando torni a casa, un marito che commenta:
“Vallo a dire agli operai della Breda, che sei stanca”.

DA MISS ITALIA A VOLONTARIA NEL CUORE DISPERATO DI HAITI, LA STRAORDINARIA AVVENTURA DI UNA RAGAZZA QUASI NORMALE.

Martina ha solo sedici anni quando viene eletta Miss Italia nel 1991.
La sua vita da adolescente della provincia romagnola è stravolta: passerelle, copertine, interviste e la relazione con il campione di sci Alberto Tomba.
Non sarà facile tenere i piedi per terra evitando le trappole del mondo scintillante e infido in cui è entrata, ma le soddisfazioni non mancheranno: programmi in tv e radio, ruoli cinematografici, tanti incontri importanti da Sean Penn a Berlusconi. Aggiungiamo il colpo di fulmine con l’ex difensore del Milan Alessandro Costacurta, con cui coronerà il sogno di un matrimonio felice e della maternità, e la sua storia diventa quella di una ragazza che dalla vita ha avuto tutto – bellezza, successo, amore. Ma nell’autunno 2007, di fronte alle immagini della Repubblica di Haiti devastata dalla povertà ecco il colpo di scena: Martina parte per l’inferno tropicale. Lavora fianco a fianco con i volontari della Fondazione Rava impegnati nel tentativo di dare sollievo alle vittime di tanta miseria. Affronta la fatica, l’orrore degli obitori, il dramma di un Paese dove l’ottanta per cento della popolazione vive con meno di due dollari al giorno e un bambino su tre non arriva a compiere cinque anni. In Italia raccoglie fondi, promuove campagne, intensifica il suo impegno dopo il terribile terremoto del gennaio 2010. E capisce che se anche ha fatto molta strada da quel palco del 1991, il viaggio è appena cominciato.
In questo suo primo libro Martina si racconta in modo franco, scanzonato e orgoglioso, privo di paure e compromessi. L’autobiografia di una combattente nata, che ha saputo crescere negli affetti, nel lavoro, nella solidarietà, ma che ancora riconosce ogni mattina nello specchio la ragazza che è sempre stata. Quella per cui la vita è una, da vivere senza risparmio.

L'AUTRICE Martina Colombari (Riccione 1975) nel 1991 è stata la più giovane Miss Italia di tutti i tempi. Ha recitato per il cinema, la televisione e il teatro. Il suo sito web è www.martinacolombari.it.

giovedì 17 febbraio 2011

Sprechi e privilegi nello Stato libero di Sicilia

Copertina:EUR 14,00
Prezzo: EUR 11,47
Risparmi: EUR 2,53





LA ZAVORRA
di Enrico Del Mercato, Emanuele Lauria
Sprechi e privilegi nello Stato libero di Sicilia

Prefazione di Gian Antonio Stella

La Regione Sicilia conta 3.500 geometri e ingegneri assunti 23 anni fa per il disbrigo di pratiche di sanatoria che non sono mai state esaminate; ha un parlamento i cui membri si fregiano del titolo di onorevole e guadagnano quanto i senatori della Repubblica, con un bonus da 6.400 euro annui spettante agli ex deputati a titolo di aggiornamento culturale; permette che gli amministrativi vadano in pensione anticipata anche con meno di 25 anni di servizio, guadagnando una cifra fino al 108 per cento dell’ultimo stipendio; concede all’ex segretario generale di mettersi a riposo a 47 anni per accudire il papà malato e subito dopo gli consente di fare l’assessore regionale; ammette che l’ex presidente dell’agenzia per i rifiuti, con i suoi 41.300 euro al mese – 1.358 al giorno –, si guadagni la palma di pensionato pubblico più ricco d’Italia: una cifra dietro l’altra, una pagina dietro l’altra, ed ecco ricostruito nel dettaglio il caso-scandalo della Regione Sicilia a cominciare dal 1946, con la creazione dello Statuto autonomista, fino ai giorni nostri. La Sicilia è di fatto la prima forma di federalismo e la più avanzata finora esistente in Italia con competenze esclusive in tema di tasse, personale, urbanistica, perfino di ordine pubblico. Una autonomia speciale indicata come esempio anche dalla Lega che ha prodotto negli anni una incredibile macchina che divora soldi e produce privilegi altrove sconosciuti.

GLI AUTORI
Enrico del Mercato è nato a Napoli nel 1963. È stato cronista parlamentare al "Giornale di Sicilia" e attualmente è caposervizio della politica a "la Repubblica" di Palermo, per la quale ha firmato inchieste sulla politica e l'economia nell'isola.

Emanuele Lauria è nato a Palermo nel 1970. È stato cronista parlamentare al "Giornale di Sicilia" e attualmente si occupa di politica ed economia nella redazione palermitana di "la Repubblica". Ha firmato decine di inchieste sui costi della politica e sugli sprechi della pubblica amministrazione.

mercoledì 16 febbraio 2011

Quando conosci la tua vittima...







L'ALLIEVA
di Alessia Gazzola

Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po’ distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l’istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall’affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all’omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta.
Stavolta, quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un’aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima.

L'AUTRICE Alessia Gazzola è nata a Messina nel 1982. Medico chirurgo, dal 2007 si sta specializzando in Medicina legale. Ha scritto il suo primo racconto all’età di cinque anni e da quel momento non ha più smesso di scrivere, ma L’allieva è il primo suo romanzo a essere letto da qualcuno che non sia la madre. Vive e lavora a Messina con il marito e un numero imprecisato di cani.

martedì 15 febbraio 2011

La “Cenerentola di San Remo”







IO CANTO DA SOLA
di Jessica Brando

La “Cenerentola di San Remo”, così dolcemente soprannominata per la mancata esibizione nel corso della terza serata del Festival della musica italiana, Jessica Brando si è classificata seconda tra le giovani proposte di quest’anno facendosi notare non solo per le contestazioni. La sua storia è straordinaria almeno quanto la sua voce e ha deciso di raccontarla al pubblico con la naturalezza con la quale riesce a fare tutto quello in cui si cimenta e la possiamo leggere nelle pagine di questo libro che svela i sogni, le aspirazioni e l’impegno di una giovane ragazza, una giovane artista mossa dalla passione di riuscire a realizzare le sue aspirazioni e le sue doti. Un’ispirazione per tutti i ragazzi che cercano la forza e il coraggio di coltivare i loro sogni nel cassetto.

L’AUTRICE Jessica Brando all’età di 9 anni si iscrive all’accademia di Kledi a Roma grazie alla quale vince una borsa di studio per la Washington School of Ballet negli Stati Uniti. Nel 2008 firma un contratto con la EMI Music Italy e nell’ottobre 2009 “dà alle stampe” il suo primo disco. Attualmente studia al liceo classico e al Conservatorio.

Tutti pronti? Inizia il Festival di Sanremo

prenotalo su:







IL FESTIVAL DE SANREMO: PAROLE E SUONI RACCONTANO LA NAZIONE
di Facci Serena - Soddu Paolo - Piloni Matteo

Il 30 gennaio 1964 Gigliola Cinquetti, accollata in un abitino acqua e sapone e lanciando occhiate maliziosamente candide, debuttò a Sanremo: Non ho l'età, ideata da professionisti di lungo corso come Nisa, Panzeri e Colonnello, non era solo l'efficace confezione melodica di un testo esile con un buon attacco. Era il frammento di un più complessivo discorso sulla nazione e in questo caso una delle risposte alla sfida dell'autodeterminazione femminile e della libertà sessuale. Quella serata non è che un tassello di una foto di famiglia lunga 60 anni nella quale riconosciamo volti e voci diventati monumenti nazionali incontestati (da Nilla Pizzi a Domenico Modugno, da Mina a Vasco Rossi) discussi (da Claudio Villa a Orietta Berti fino a Toto Cutugno), alcuni dimenticati, altri ancora freschissimi. La tradizione era iniziata nel 1951: l'Italia non riusciva a rielaborare le ferite del recente passato e preferiva alludere a sé stessa ricomponendo come poteva, con leggerezza quasi frivola, reminiscenze da melodramma o realismo da chansonnier, pezzi di una nazione che aspirava alla democrazia e alla modernità. Il Festival è arrivato indenne, sorvolando mille traversie, fino a questi giorni: non è solo audience, kermesse, dietrologie e pettegolezzi, noia o passione; è anche uno dei momenti in cui una fibrillante democrazia occidentale si racconta e si interroga.

Vizi e misteri di un ricco signore...

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NOTTI PRIVATE
di Kris Saknussemm

UN NOIR D’ECCEZIONE, CHE SPOSTA LE REGOLE DEL GENERE.
Birch Ritter è un detective della omicidi, tormentato, divorziato da poco, con un passato pieno di segreti, ombre, fantasmi e sensi di colpa. È chiamato a indagare su un caso di suicidio diverso da qualunque altro gli sia mai capitato di vedere (e li ha visti tutti): un ricco costruttore edilizio, poco dopo aver cambiato il testamento a favore della giovane moglie appena sposata, cosparge la propria Mercedes di benzina, si incatena all’interno e dà fuoco alla macchina. Grazie a un biglietto da visita che gli fornisce un collega coinvolto con lui in una pericolosa storia di ricatti, Ritter entra in contatto con Genevieve, una donna che dice di occuparsi di ombre, dei misteri che, nel cuore degli uomini, occupano lo spazio fra la tenebra e la luce. Per esplorare quello spazio, Ritter frequenta sempre più spesso la villa di Genevieve, implicata nel suicidio del costruttore e in un altro, ugualmente oscuro, di un impiegato del catasto. Nella villa, Ritter ha strane visioni, eventi inspiegabili cominciano a verificarsi, e Genevieve prende il controllo su di lui, attraverso giochi erotici simili a torture estreme.
Notti private è una finestra spalancata su un universo fantastico e inquietante in cui la perversione diviene la norma, un incubo noir che sposta i confini del genere.

L'AUTORE Kris Saknussemm, scrittore, pittore e sculture, ha raggiunto il successo con un romanzo di fantascienza, Zanesville.
Divide il suo tempo tra la campagna della regione di Melbourne, in Australia, e la costa ovest degli Stati Uniti.

lunedì 14 febbraio 2011

Dalla seduzione all’aggressività al dominio...

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HO AMATO UN MANIPOLATORE
di Caroline Bréhat


“Ho lottato a lungo contro me stessa, tormentata da continui ripensamenti, combattuta da impressioni e sensazioni contraddittorie. Ora tutto questo è finito. Ora so che Julian, anche se sembra tutto dolcezza e sensibilità, è animato da una pulsione distruttiva. E lascio a un’altra il triste privilegio di amarlo.” “Il libro racconta con rara efficacia il turbine di violenze psicologiche e di seduzione che sperimentano tante vittime dell’amore.” Il mondo di Caroline cambia improvvisamente quando intervista Julian Jones, un cantante impegnato: si ritrova così nel vortice di una grande, sconfinata passione, come mai le era sembrato di vivere prima di allora, come un sogno che diventa realtà. Julian è un principe azzurro non solo bello e seducente, ma anche intelligente e sensibile, al punto che dopo pochi mesi di idillio i due si sposano senza esitazioni.
I problemi iniziano subito dopo, quando la tenerezza del marito rivela una profonda fragilità, con imprevedibili cambiamenti d’umore: l’uomo passa dalla seduzione all’aggressività al dominio, e il sogno di Caroline si incrina.
Un giorno, lei vede per strada un uomo che picchia sua moglie, si riconosce nella malcapitata e improvvisamente si scopre prigioniera di un mostro.
È l’inizio della rinascita per una donna, moglie e mamma, il coraggio di una scelta portata avanti con tenacia, attraverso il divorzio e i giudizi taglienti della gente, fino a ritrovare la libertà. Un libro-denuncia che racconta la storia vera di una donna maltrattata dall’uomo che aveva scelto, una testimonianza lucida e forte per imparare a difendersi dai ladri d’amore.

L'AUTRICE Caroline Bréhat oggi è divorziata e vive con sua figlia a New York.

Ventotto grandi sapienti dell’antico Egitto

Copertina:EUR 10,50
Prezzo: EUR 9,45
Risparmi: EUR 1,05






I GRANDI SAGGI DELL’ANTICO EGITTO
di Christian Jacq

Un viaggio alla scoperta dei segreti della civiltà egizia.
Da Imhotep, il geniale architetto della prima Piramide, fino a Ermete Trismegisto, ultima reincarnazione di Thot, il dio della conoscenza. In questo libro Christian Jacq presenta ventotto grandi sapienti dell’antico Egitto, molti dei quali poco conosciuti, e permette così di comprendere i diversi aspetti della civiltà dei faraoni, i suoi valori e i suoi capolavori.

L’AUTORE Christian Jacq (Parigi 1947) è egittologo, saggista e romanziere. Ha scritto più di quaranta libri dedicati alla civiltà dell’antico Egitto, e ha ottenuto il successo mondiale nel 1995 con il romanzo Ramses. Alla saga di Ramses ha fatto poi seguito quella della Pietra di Luce.